Un weekend dove le antiche rivalità riaccendono puntualmente i già bollenti animi dei tifosi ed infiammano i dug-out. Eccoli, finalmente, i grandi derby metropolitani insieme alle tante attesissime sfide tra grandi squadre di altrettante città, tanto vicine ma sempre acerrime antagoniste.
Fior di match sono andati in scena, anche se ha davvero stregato il dirompente swing di Larry Walker. A 37 anni suonati (ma soprattutto alla sua quarta apparizione stagionale a causa di un fastidioso risentimento inguinale che lo ha allontanato dal diamante per ben 68 partite) Walker ha spedito per ben 3 volte nella stessa serata la pallina fuori del campo, regalando la vittoria ai Colorado Rockies per 10-8 sui Cleveland Indians al primo supplementare. L’ultimo dei 3 homerun, deciviso, proprio al decimo inning. E’ la terza volta in carriera che Walker (che ha chiuso con 4 valide e 5 punti battuti a casa) riesce a centrare un fantastico tris in una gara.
Desta senz’altro stupore, tra le stracittadine in programma ieri, il rotondo 13-0 con cui gli Anaheim Angels hanno massacrato i Los Angeles Dodgers in trasferta, sotto un fuoco di valide (22 contro 4). Esplosivi nel box Darin Erstad (primo homer del 2004, 4 punti ed altrettante valide), Washburn e Turnbow 4 hits ciascuno, 3 invece per Anderson, Guillen e Molina. Fuoricampo numero 18 per Vladimir Guerrero.
Espugnano un esauritissimo US Cellular Field, senza troppi problemi, i Chicago Cubs (7-4 sui Chicago White Sox). Protagonista della soleggiata sfida, Mark Grudzielanek che ha battuto il suo primo fuoricampo su Mark Prior.
Sulla costa pacifica, i San Francisco Giants dominano il derby contro gli Oakland Athletics battendoli 6-4 sul proprio terreno. Jason Schmidt contribuisce in modo determinante al settimo successo dei Giants con la decima vittoria sul mound davanti ai quasi 50.000 del Network Associates Coliseum. Ventesima salvezza per Matt Herges.
La ‘Grande Mela rimane invece a bocca asciutta. E’ stata rinviata per pioggia la gara inaugurale delle ‘Subway Series tra New York Yankees e New York Mets che daranno vita quindi domenica prossima ad uno straordinario double-header. Si prevede, ovviamente, il ‘sold out.
Superando le barriere nazionali, occupiamoci anche del derby canadese Toronto Blue Jays Montreal Expos. Efficaci i lanci di Josh Towers che guida alla vittoria per 3-1 i Blue Jays con 7 riprese e solo un punto concesso agli Expos: per questi ultimi potrebbe essersi trattato dell’ultima serie disputata a Toronto, vista la decisione di trasferire prossimamente la franchigia in un’altra città.
Poteva essere una notte storica se Mike Lowell all’ottavo inning non avesse battuto un doppio, interrompendo la no-hit del ventiquattrenne destro Dewon Brazelton, fino a quel momento perfetto (alla fine saranno sole 2 le valide concesse). Ma il 2-0 con cui i Tampa Bay Devil Rays hanno superato i Florida Marlins è sicuramente da ricordare. Era infatti dal 1899 che una squadra non raggiungeva la media di .500, dopo aver avuto un record negativo con 18 sconfitte all’attivo. Per Piniella&Co. è la quattordicesima affermazione su 15 gare.
Un convincente settebello per i Texas Rangers (3-1 sugli Houston Astros) con Kenny Rogers che viene toccato valido solo 3 volte in partita dopo aver eliminato 13 battitori consecutivi (il primo a castigarlo proprio Beltran, che segna anche l’unico punto degli Astros, a 24 ore dal suo trasferimento a Houston dai Kansas City Royals).
Manny Ramirez e Pedro Martinez danno coraggio ai Boston Red Sox che liquidano 12-1 i Philadelphia Phillies in una gara omologata all’ottava ripresa, causa pioggia. Ventesimo fuoricampo e 5 RBI per Ramirez (cui risponde sull’altro fronte Jim Thome con l’homerun numero 25), Pedro Martinez superlativo in pedana, due doppi di Kevin Youkilis (4 RBI) e homer anche per David Ortiz che danno il via al sesto ad un ‘big inning con ben 8 punti segnati.
Con 10 strike-outs ottenuti, Johan Santana trascina i Minnesota Twins nel successo 6-3 sui Milwaukee Brewers. Il mancino è il re della American League per maggior numero di strike-outs (100).
Un 2-1 di misura per i Detroit Tigers sugli Arizona Diamondbacks firmato da Jason Johnson che permette solo una valida agli avversari, alla settima debacle di fila. Singolare il fatto che per completare le nove riprese regolamentari siano servite meno di due ore, 1 ora e 54 minuti per la precisione.
Shut-out dei Baltimore Orioles sugli Atlanta Braves: un 5-0 maturato grazie alla splendida performance del rookie Daniel Cabrera (4 valide), di Melvin Mora (homer) e Larry Bigbie, autore di 3 doppi.
Un fuoricampo e 4 punti battuti a casa (3 dei quali grazie ad un doppio) fanno di Scott Rolen l’autentico trascinatore dei St. Louis Cardinals nel 5-2 sui Kansas City Royals. E’ la quinta volta che Rolen in questa stagione riesce a battere 4 RBI in un solo incontro e comanda la speciale graduatoria (75).
Contro i Seattle Mariners svettano i San Diego Padres che difendono il 3-2 da un ultimo tentativo di pareggiare: fatale un errore sulle basi del pinch-runner Bocachica toccato a casa base dal catcher Humberto Quinterno.
Anche la NATIONAL LEAGUE è scesa in campo. Un grande slam al settimo inning con 2 out del pinch-hitter Wily Mo Pena finalizza la grande rimonta dei Cincinnati Reds che, sotto 4-0 fino ad allora, riescono a ribaltare completamente il risultato debellando per 6-4 i Pittsburgh Pirates. Vincente Acevedo, mentre Danny Graves ottiene la ventinovesima salvezza in 36 opportunità.
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