Arriva alla fine di una sofferta partita il lascia passare per la finale del Trofeo Civelli per l’Italia. Gli azzurri hanno battuto la Repubblica Ceka per 11-10 in una gara più tesa che bella, con diversi errori da una parte e dall’altra. L’Italia ha legittimato la vittoria in virtù del maggior numero di battute valide (14-11) e del minor numero di errori commessi (4-5). Bella, comunque, la reazione della squadra di Holmberg che sotto di 5 punti, contro un avversario di sicuro valore, non si è persa d’animo ed è riuscita a ribaltare il risultato. I ceki sino alla sesta ripresa si erano dimostrati squadra tosta e quadrata che sembrava concedere poco. Il cambio di ritmo dell’Italia che al sesto è riuscita a toccare con maggior continuità i lanci di Toufar, che fino a quel punto aveva ammutolito le mazze azzurre con una buona veloce mixata con un cambio efficace, ed hanno messo sotto pressione la difesa avversaria che ha iniziato a sbagliare. Buone le prove nel box di Sparagna tre su quattro con 2 pbc, Liddi 2 su 5 e due pbc, Ugolotti 1 su 3 e 2 pbc. La difesa, invece, che contro gli USA era stata impeccabile, ha commesso troppi errori ed ha condizionato la prova dei pitcher (da ricordare, anche, che la Repubblica ceka utilizzava mazze in alluminio). Degna di nota la salvezza di Alessandro Frau che ha chiuso con freddezza l’incontro, la vittoria è andata al mancino Leoni.
Senza cercare scuse c’è da dire che, forse, gli azzurri hanno pagato il giorno di sosta. Contro gli Stati Uniti erano in condizione, concentrati in difesa e continui nel box. Ieri sera la squadra è andata a fasi alterne, sia in difesa che nel box. Nel nono inning, poi, è subentrata la paura di vincere e qualche giocata non è stata impeccabile. La nota positiva della semifinale è stata la capacità di reazione della squadra. Non era facile ribaltare il risultato, ma i ragazzi di Holmberg non si sono buttati giù ed hanno giocato con grinta. La forza e l’unità del gruppo è, forse, il valore aggiunto di questa squadra a cui non manca certo il talento. Unità del gruppo rafforzata da un episodio accaduto al termine del match. Il manager Holmberg dopo il discorso di rito a fine gara ha ricordato ad un giocatore che doveva scontare la punizione per un mancanza al codice di comportamento interno e quindi doveva ‘sciropparsi qualche giro di campo. Come il ragazzo ha iniziato a correre tutta la squadra si è accodata al compagno correndo con lui, lasciando di stucco tutto lo staff tecnico.
Oggi alle 15.30 l’Italia scenderà in campo nella finale contro Cina Taipei che nell’altra semifinale ha battuto la selezione regionale friulana guidata da Da Re per 15-3. Il partente per l’Italia sarà Filippo Mori.
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