Sarebbe bastata un'occhiata distratta alle prime due partite dell'Italia ai mondiali juniores per capire che gli azzurrini di Holmberg erano pronti per mettere a segno un colpaccio. Una risicata sconfitta contro la Corea, poi mezza partita alla pari con Cuba: stavolta, gli azzurri hanno approfittato in pieno del primo match del torneo contro una squadra “terrestre” e hanno inflitto a Panama una lezione che i centroamericani non scorderanno facilmente. Un 8-2 che non lascia dubbi: l'Italia in campo a Taipei era un gruppo decisamente superiore a quello avversario, pur dotato di sei giocatori tutti già sotto contratto con squadre di Major League. Una partita strepitosa da parte del lanciatore Matteo Modica, un attacco finalmente in grado di mostrare tutto il suo valore e una difesa che ha concentrato gli errori che contano in una ripresa, fortunatamente innocua: sono gli ingredienti di una vittoria da cerchiare in rosso negli annali.
L'inizio è auspicio di buone cose a venire. Santolupo fa vedere subito che l'Italia è in campo per girare la mazza, e sul conto di 3-0 apre la gara con un solido singolo. Liddi esegue con perfezione il sacrificio e Schiavoni spara un triplo che vale l'1-0. Segue De Simoni, che porta a casa l'italo-argentino con un singolo, e per i nostri avversari è già tempo di visita sul monte. Le mazze azzurre danno fastidio al partente panamense Guerra (viene dall'organizzazione dei Red Sox) molto più del violentissimo scroscio di pioggia che si abbatte durante il successivo turno di battuta di Pandolfi e disturba forse l'azzurro, che viene eliminato al volo.
Va bene lo stesso, due punti servono a respirare. Anche perchè Modica è deciso a non concedere nulla. Scarica la tensione con un dura battaglia contro il primo battitore affrontato, Rocha, che finisce strikeout; da allora non si volterà più indietro. Panama prova a reagire al terzo: come già nelle prime gare, la difesa azzurra si prende l'ormai caratteristico momento di rilassamento, e i nostri avversari impattano proprio mettendo pressione sugli azzurri. Con Barroso in seconda Liddi perde tempo sulla battuta interna di Durango e non arriva nessun out, poi un doppio gioco non va a segno e, con corridori in prima e terza, Panama va per la doppia rubata. Sparagna rischia il tiro in seconda, sbaglia mira e manda la palla in esterno centro; per Barroso segnare il 2-1 è una passeggiata. Nel quarto Modica e Pandolfi pasticciano su un tentato pick-off in prima: Saavedra arriva fino in terza e attraversa comodamente il piatto sulla volata di sacrificio di Rodriguez. Modica, però, non si lascia scuotere: chiude con il k su Almanza il quarto, come già aveva fatto con Rosero alla fine del terzo.
L'attacco azzurro ringrazia e decide che è ora di scavare il solco definitivo. Al terzo l'errore di Rosero è presagio di guai a venire per Panama ma, con Scalera in seconda, i nostri avversari evitano Schiavoni mandandolo in base per ball e De Simoni finisce out. Al quarto il match prende una volta per tutte il binario azzurro, con la forte complicità degli interni di Panama. Apre Pandolfi, che dopo un inizio di torneo così così scarica la sua potenza in un gran doppio; Sparagna mette palla per terra, il prima base del Riccione ha qualche incertezza nella partenza dalla seconda ma si trova la strada liberissima quando il terza base Rosero spedisce la palla in esterno. L'azione successiva potrebbe sembrare agli spettatori tv meno attenti un replay della rete taiwanese che trasmette il torneo, ma non è così: bunt di Retrosi e assistenza alle stelle del lanciatore Guerra. Sparagna va comodamente a casa, come poi farà anche Retrosi dopo il pregevole bunt di Campanini e il singolo di Santolupo. Per il manager panamense la partita di Guerra è già finita, ma anche il rilievo Munoz viene accolto dalla fucilata di Liddi, che finisce proprio addosso all'interbase Barroso, e dal doppio di Scalera, che trasforma lo score in 6-2.
Il treno azzurro è partito, tocca solo a Modica a questo punto non farlo deragliare. Il lanciatore nettunese non ci pensa nemmeno, vuole trasformare questo 5 settembre in una giornata storica per il nostro baseball: continua a sfiorare la perfezione, e quando ce n'è bisogno riceve l'aiuto di Santolupo (ottimo al quinto a prendere in corsa l'insidiosa volata di Barroso), di Retrosi (che si salva con uno spettacolare tuffo in zona di foul al settimo) e coralmente degli interni, bravi a realizzare tre out consecutivi al sesto inning e ad impedire a Rocha di segnare.
Le nostre mazze, poi, sanno che bisogna battere il ferro finchè è caldo, e in questo caso bisogna insistere nel mettere in gioco la palla e far lavorare gli interni panamensi. La teoria diventa pratica al quinto: De Simoni batte valido, poi due errori consecutivi dell'interbase Barroso permettono all'esterno parmigiano di segnare e a Sparagna di arrivare in terza. Ma oggi non lasciamo ai centroamericani neanche le briciole: Campanini batte una volata all'esterno sinistro lunga abbastanza per mandare a punto anche Sparagna.
E' 8-2, Panama più che alle corde è già al tappeto, con il conteggio che si avvicina al dieci. Dal terzo all'ottavo inning i nostri avversari non riescono a battere neanche una valida, poi si rendono conto che l'unico modo per arrivare in base è smorzando la palla: una vera e propria ammissione di impotenza, che serve a portare corridori in prima e terza all'ottavo. Ma stavolta, sul secondo tentativo di doppia rubata, gli azzurrini fanno ottima guardia. Sparagna tira in seconda e riceve la palla di ritorno da Scalera: Durango è out al piatto, una vera e propria beffa che si unisce al danno, già pesantissimo di per sè per Panama. La presa di Cumberbatch in esterno centro al nono, sulla pericolosa volata di Schiavoni, è una flebile lucina tra le ombre dei nostri avversari: noi, invece, chiudiamo con un preciso doppio gioco che manda in paradiso il dugout azzurro. Una gioia chiaramente leggibile nelle parole di Modica: “E' stata una bellissima partita – dice il lanciatore azzurro – la squadra mi è stata accanto fin dal primo inning e la concentrazione è stata altissima, sia in campo che dentro al dugout. Loro erano ottimi battitori, soprattutto i primi cinque; lottavano su ogni palla, erano durissimi, ma con l'aiuto della difesa ne siamo usciti fuori nel modo migliore. Ora c'è il Sudafrica, speriamo di non fermarci“. Anche perchè ora i quarti sono ad un passo. Continuate così.
PANAMA 001.100.000 = 2 (3 bv, 6 e)
ITALIA 200.420.00x = 8 (10 bv, 3 e)
PANAMA: Rocha 4, Rosero 5, Sarvedra 7, Cumberbatch 8, Rodriguez 3, Almanza 9, Carrillo 2, Barroso 6, Durango DH
ITALIA: Santolupo 9 2/5, Liddi 5 0/4, Scalera 6 1/4, Schiavoni 9 1/4, De Simoni DH 2/4, Pandolfi 3 1/3, Sparagna 2 2/4, Retrosi 7 0/4, Campanini 4 1/2
Lanciatori
Guerra (P)
Munoz
Arauz
Modica (W) 9 rl 2 p 0 pgl 3 bv 6 k 3 bb
Note
Doppi: Scalera, Pandolfi
Triplo: Schiavoni
Punti battuti a casa: Schiavoni, De Simoni, Santolupo, Scalera, Campanini, Retrosi
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