Corso tecnici a Cuba

Due settimane nell'isola, si parte il 25 ottobre da Roma

6 Settembre 2004 Mauro Cugola Varie

Come ogni anno, il Nettuno Baseball Club nella persona di Ruggero Bagialemani organizza, alla fine del campionato di baseball, un corso per tecnici ed appassionati per conoscere metodi di allenamento e strategie in quel di Cuba, giunto alla quarta edizione.
Il programma di quest'anno prevede due settimane di permanenza a L'Avana, con partenza da Roma il 25 ottobre e con l'opportunità di decidere la permanenza per una, due o tre settimane. Il pacchetto comprende viaggio aereo con volo di linea andata e ritorno, trasferimenti da e per l'aeroporto, hotel in pensione completa e trasferimenti per le lezioni, tenute da Ezechiel Gonzales e Umberto Casamayor dello staff della Danesi Nettuno, José Castillo (meglio conosciuto come Tata), Ismael Amida, Walter Quintana e altri tecnici dell'isola.
Oltre al programma teorico, saranno previste delle escursioni di gruppo nelle più belle località dell'isola, che saranno decise sul posto.
I costi per i tre pacchetti sono i seguenti:
1a settimana – partenza da Roma 25/10, ritorno a Roma 2/11 – costo 1.150 euro
2a settimana – ritorno a Roma 9/11 – costo 1.300 euro
3a settimana – ritorno a Roma 16/11 – costo 1.500 euro
Per informazioni e prenotazioni, si può chiamare il 339/1671616.

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Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.