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Grosseto contro Bologna: ci può essere un'altra finale?

E' stata una strana 'regular season'.
Perchè non saprei come altro definire il fatto che una squadra che può schierare in battuta Buccheri, Chiarini, Di Pace e Liu Rodriguez possa finire con una media battuta di 250. E nemmeno saprei come commentare il fatto che la terza classificata (Parma) chiuda con qualcosa come 87 errori. Negli ultimi 5 campionati solo una squadra era riuscita ad accedere ai 'play off' con più errori: il Grosseto 2002 (106). Parma ha chiuso con 22 sconfitte e la quarta (Nettuno) si qualifica con addirittura 24. Sempre guardando agli ultimi 5 anni, il massimo numero di sconfitte con cui si è arrivati alla post season è stato di 21 (2000 e 2001).
A parte queste considerazioni, è evidente comunque che il verdetto delle prime 54 partite della stagione è inappellabile. Parma e Nettuno avanzano alla seconda fase con pieno merito.

Che si giocherà una finale tra Prink Grosseto e Italeri Bologna appare tanto scontato da far almeno sorgere il dubbio che, alla fine, ci sarà una sorpresa. In fondo, le 2 sfide di semifinale sono classiche del nostro baseball, molto sentite dai tifosi. Le classiche situazioni, insomma, nelle quali tutto può succedere.

La Ceci & Negri Parma per superare il turno deve puntare tutto sul monte di lancio. A livello di lanciatori italiani probabilmente dà più affidabilità della Fortitudo, alle prese con i problemi fisici di Betto, Milano e Corradini, con un Cretis che contro Parma ha già perso nettamente in 'regular season', Bazzarini che ovviamente è tutto da verificare nelle gare che contano e Cerbone reduce dalla sua stagione nella “Northeast League”: media pgl 4.67 in 86.2 riprese lanciate da partente con gli Aces. Per offrire un termine di paragone, diciamo che nella stessa lega l'ex Modena e Codogno John Kelly ha messo assieme per North Shore (prima di sbarcare in Triplo A con Seattle) una media di 2.60 in 83 riprese e lo scorso anno Marchesano è rimasto sotto i 3 vincendo la finale con la maglia di Brockton.
Specie se la serie va oltre la quinta partita, Parma ha le sue carte da giocare. Olenberger e Massimino (a parte qualche giornata storta) hanno dimostrato di poter dare alla loro squadra 6 o 7 riprese di qualità e i mancini Newman e Salsi sono rilievi quasi sempre affidabili. Già più da interpretare sono le possibilità di Roberto Corradini, Bova e Facchin.
Tutto questo a patto che Rafael Medina lanci ai livelli che ha raggiunto con la nazionale di Panama agli ultimi Mondiali e alla Qualificazione Olimpica, cosa che per la verità in campionato ha fatto abbastanza raramente e certamente mai con Bologna. A Medina per battere Matos serviranno prestazioni super, perchè difficilmente il suo attacco gli potrà garantire molti punti contro un pitcher che è trai leader della media 'pgl'. Matos è un lanciatore abbastanza scorbutico, nel senso che alterna giornate in cui la sua palla veloce 'fischia' oltre le 90 miglia ad altre in cui si affida quasi esclusivamente agli effetti. Il suo movimento alla Luis Tiante (o, per rimanere ad un 'bolognese', alla Rick Landucci) e la facilità con cui alterna 'slider' e 'split finger' lo rendono comunque un cliente indigesto per tutti.
Un'altra variabile che peserà per Parma come un macigno sulle possibilità di compiere il 'miracolo' è il rendimento della difesa. Se non sarà quasi perfetta dietro i lanciatori, appunto un miracolo servirà agli uomini di Catanoso per vincere.

La Danesi Nettuno contro il Grosseto mi sembra invece onestamente una vera e propria vittima sacrificale.
Specie se Rollandini torna in piena efficienza, la Prink si fa decisamente preferire per la qualità (Navarro, Rollandini e De Santis contro Pena, Billisi e Diego Ricci) dei partenti; meno differenza c'è come qualità (Ginanneschi, Coppola, Badii e Luciani contro Masin, Costantini, Salciccia e Mariani) dei rilievi. Ma bisogna sempre tener conto del fatto che i pitcher nettunesi sfideranno un attacco che batte ben più di 300, mentre i loro colleghi maremmani cercheranno di domare mazze che non sono mai andate in stagione oltre 250. Addirittura, prima dell'ultima giornata avevano media 239 e solo le retrocesse Rho ed Anzio avevano fatto peggio.
Va bene che i 'play off' sono un altro campionato, ma una qualificazione del Nettuno al posto del Grosseto sarebbe forse qualcosa di più di una sorpresa.

Riccardo Schiroli

Nato nel 1963, Riccardo Schiroli è giornalista professionista dal 2000. E' nato a Parma, dove tutt'ora vive, da un padre originario di Nettuno. Con questa premessa, non poteva che avvicinarsi alla professione che attraverso il baseball. Dal 1984 inizia a collaborare a Radio Emilia di Parma, poi passa alla neonata Onda Emilia. Cresce assieme alla radio, della quale diventa responsabile dei servizi sportivi 5 anni dopo e dei servizi giornalistici nel 1994. Collabora a Tuttobaseball, alla Gazzetta di Parma e a La Tribuna di Parma. Nel 1996 diventa redattore capo del TG di Teleducato e nel 2000 viene incaricato di fondare la televisione gemella a Piacenza. Durante la presentazione del campionato di baseball 2000 a Milano, incontra Alessandro Labanti e scopre le potenzialità del web. Inizia di lì a poco la travolgente avventura di Baseball.it. Inizia anche una collaborazione con la rivista Baseball America. Nell'autunno del 2001 conosce Riccardo Fraccari, futuro presidente della FIBS. Nel gennaio del 2002 è chiamato a far parte, assieme a Maurizio Caldarelli, dell'Ufficio Stampa FIBS. Inizia un'avventura che si concluderà nel 2016 e che lo porterà a ricoprire il ruolo di responsabile comunicazione FIBS e di presidente della Commissione Media della Confederazione Europea (CEB). Ha collaborato alle telecronache di baseball e softball di Rai Sport dal 2010 al 2016. Per la FIBS ha coordinato la pubblicazione di ‘Un Diamante Azzurro’, libro sulla storia del baseball e del softball in Italia, l’instant book sul Mondiale 2009, la pubblicazione sui 10 anni dell’Accademia di Tirrenia e la biografia di Bruno Beneck a 100 anni dalla nascita. Dopo essere stato consulente dal 2009 al 2013 della Federazione Internazionale Baseball (IBAF), dal giugno 2017 è parte del Dipartimento Media della Confederazione Mondiale Baseball Softball (WBSC). Per IBAF e WBSC ha curato le due edizioni (2011, 2018) di "The Game We Love", la storia del baseball e del softball internazionali.

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