La Danesi con la tranquillità di chi non ha nulla da perdere

L'obiettivo principale della stagione, l'ingresso nei play off come riscatto dalla deludente esclusione dello scorso anno, pur a fatica ma è stato raggiunto all'ultima giornata del girone regolare. Adesso, con la consapevolezza di non aver proprio nulla da perdere contro la Prink, la Danesi Nettuno si prepara ad affrontare una semifinale che la vede decisamente sfavorita. Ma quello di poter giocare con una maggiore tranquillità alla fine potrebbe anche trasformarsi in un vantaggio per i verdazzurri. “A patto che loro compiano l'imperdonabile errore di sottovalutarci – dice il manager del Nettuno, Ruggero Bagialemani ma sarebbe da pazzi farlo in semifinale e quando di fronte ti trovi il Nettuno. Certo, se in qualche modo riusciamo a vincere una delle due partite loro potrebbero perdere molta della loro sicurezza. Comunque sono indubbiamente i favoriti, ed è anche giusto che sia così per quello che hanno fatto vedere durante la stagione regolare, riuscendo a fare meglio di tutti“.
In ogni caso, l'allenatore che è riuscito nell'impresa di far classificare quarta una squadra che vanta il terzultimo attacco della serie A1 (meglio solo delle due retrocesse) e spesso decimata da infortuni di ogni tipo le prime tre partite le vedrà dalla tribuna, a causa della squalifica rimediata in garauno contro l'Italeri.
Ma quella di Bagialemani in panchina non sarà la sola assenza. La tegola di questa importantissima vigilia ha il nome di Anthony Billisi. Nella seconda partita casalinga contro il Bologna, il lanciatore italoamericano è stato costretto ad uscire dopo appena una ripresa per dei dolori al braccio. La sua presenza allo Iannella per le prime due partite è in forse, e dunque rotazione per le prime due gare di semifinale quasi obbligata con Pena in garauno e in tutta probabilità Diego Ricci per la seconda. Per il resto, con il dubbio di Mastrantonio un po' acciaccato, il resto della squadra scenderà in campo in formazione tipo.

Mauro Cugola

Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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