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Può una pallina cambiare un Campionato?

I giocatori e gli “addetti ai lavori” ne parlano dall'inizio del Campionato.
La Wilson A 1010 HS1-SST utilizzata da questa stagione e che ha soppiantato la SSK, è una pallina che “fa fatica a viaggiare lontano“?
Prima di scrivere qualcosa, Baseball.it ha voluto attendere di avere qualche dato statistico consolidato.
Il termine della Regular Season, nonchè l'attesa per le Finali delle IP Baseball Series, ci consentono di analizzare i dati sui 17993 turni validi alla battuta dei 174 battitori che si sono alternati nel box.
Prima di affrontare i dati nudi e crudi conviene però dare qualche piccola informazione a coloro che sono poco avezzi alle procedure federali.
La pallina da gioco da utilizzare nei Campionati della FIBS viene decisa attraverso una gara che la Federazione, generalmente, indice ad inizio quadriennio.
Negli anni scorsi la pallina utilizzata è stata la SSK BB190 mentre nel 2004 l'appalto è stato vinto dalla Rus International di Roma fornitrice appunto della famigerata Wilson A 1010 HS1-SST che a prima vista e al tatto evidenzia una cucitura diversa nonchè una pelle più liscia.


In tutti i casi, quello che abbiamo voluto capire, sentendo anche il parere di chi la usa in campo, è se effettivamente questa nuova pallina ha cambiato i valori tecnici del Campionato e se gli allenatori e i giocatori si sono adeguati modificando, ad esempio, la strategia del gioco.
Per quanto riguarda il primo punto, che qualcosa sia cambiato rispetto agli anni scorsi è più che evidente.
Se veramente la pallina “viaggia meno” o, come asserisce qualcuno, “gli mancano quei 40-50 centimetri sulle battute lunghe” il primo dato da analizzare è quello relativo ai fuoricampo e i numeri parlano chiaro.
Il 2004 ha registrato un calo assoluto degli homerun nell'ordine del 47,4% a fronte di un 2,4% in meno di turni validi.
In soldoni 113 fuoricampi contro i 215 dell'anno precedente.
Valore minimo dal 1999: anno nel quale Baseball.it ha iniziato la raccolta dei dati statistici della massima serie e che vide, dalla quinta giornata di Campionato, l'avvento delle mazze di legno al posto di quelle d'alluminio.
Ad oggi, così come dal 1999, nessuna formazione di A1 era mai rimasta a secco in questa particolare statistica, record negativo che nel 2004 è stato raggiunto dalla retrocessa Elettron Anzio con, appunto, 0 fuoricampi in 54 incontri.
Le conferme arrivano anche dal manager degli attuali Campioni d'Italia Mauro Mazzotti che, prima di tutto, “stronca” la nostra raccolta dei dati.
C'è poco da fare dei calcoli, che la pallina non viaggia è sotto gli occhi di tutti. Io mi sono limitato a fare qualche somma all'inizio del Campionato e i dati non danno scampo. E' stata fatta una scelta di scarsa qualità e i risultati si vedono: un bel passo indietro. Chi è sul campo lo ha capito subito, basta vedere cosa succede in allenamento dove i fuoricampo, in genere, sono numerosi. L'unico dato positivo è che abbiamo “perso” meno palline.


Con un giudizio così netto e risoluto ci sarebbe da andare poco avanti, invece proseguiamo con la nostra analisi, chiamando in aiuto gli allegati all'articolo che vi potranno dare un quadro più completo.
E' molto interessante, ad esempio, vedere se è cambiata la “pesantezza” delle valide.
Con 259 millesimi, la media battuta del Campionato 2004 registra il minimo “storico” così come la media bombardieri conclusasi a 339 millesimi contro il 381 del 2003.
Sostanzialmente inalterato invece il rapporto dei doppi e dei tripli rispetto alle valide totali.
Le battute da due basi negli ultimi 5 campionati hanno variato tra il 17,4% e il 18,8%, con 17.1% il 2004 si posiziona al minimo ma non distante dagli anni precedenti.
Stesso discorso per le battute da 3 basi.
Come nel 2000 e 2001, i tripli in questa stagione hanno pesato per il 3,3% delle valide totali.
Come detto precedentemente, il crollo statistico si è registrato sui fuoricampo che hanno inciso per un 2,4%, ben distante dal 4,2% del 2003 (minimo storico) e dal 5,1% del 2001 (massimo valore negli ultimi 6 campionati).
Diverso il pensiero del manager modenese Paglioli che conferma la diversità della pallina ma indica l'innalzamento tecnico come responsabile principale del calo dei fuoricampi.
Onestamente, non mi sembra ci siano problemi con le nuove palline e che la minore incisività in battuta sia imputabile alla loro lentezza, anche perché quest'anno ho visto fuoricampo lunghissimi.
Farei invece un ragionamento diverso: senza ombra di dubbio l'attuale campionato è più difficile rispetto a quello dell'anno scorso, c'è stato da lottare anche con le ultime della classifica e i risultati sono stati in bilico fino alla fine.
Insomma, il livello è decisamente migliorato con lanciatori molto più forti che in passato, per cui gli attacchi soffrono di più. E' vero, comunque, che i lanciatori del Modena hanno subito notato delle
differenze nelle palline. In particolare il tipo di cucitura, la consistenza ed anche il peso, e hanno dovuto fare uno sforzo per abituarsi alle nuove caratteristiche
“.
Sulla stessa linea il pitcher bolognese, nonchè recordman di vittorie in A1, Rolando Cretis:
Impugnando la pallina la cosa più evidente è che le cuciture sono più marcate rispetto alle SSK. Per i lanciatori è, certamente, un vantaggio. Sul fatto che la palla viaggia meno ne parliamo dall’inizio del torneo. Un ipotesi potrebbe essere che la palla ha densità diversa rispetto all’SSK, che da 0-50 metri le risposte sono quasi identiche e dai 50 ai 100metri diverse. E’ un’idea, non avendo le specifiche tecniche della palla. Da parte mia posso dire che se la colpisci bene viaggia, eccome, vedi il fuoricampo che ho preso dal parmigiano Caravita con la palla che non scendeva più
In effetti “a vista” pare che l'uscita della pallina dal contatto con la mazza avvenga normalmente ma, nella parabola di discesa, abbia un vero e proprio calo di prestazione cadendo, ad un certo punto, per la verticale.
Se ciò dovesse essere vero, dovremmo registare un deciso aumento delle eliminazioni al volo, dato statistico non memorizzato da Baseball.it e quindi difficilmente verificabile.


Dal punto di vista dei lanciatori i dati confermano invece le prestazioni degli anni precedenti.
Leggero calo della media di strike out in 9 riprese (6,58 nel 2004 contro il 6.96 dell'anno scorso mentre è leggermente aumentata la media di basi per ball nelle 9 riprese (3.75 contro 3.43).
E' molto più difficile invece, riuscire a capire se le squadre hanno cambiato l'atteggiamento offensivo.
Anche le dichiarazioni dei protagonisti non ci aiutano.
L'esterno grossetano Roberto De Franceschi dice che “dal punto di vista difensivo, quest’anno ho cambiato ruolo quindi ho dovuto necessariamente fare adattamenti. Conosco quasi tutti i battitori del nostro campionato e mi posiziono secondo le loro caratteristiche. Concedo più rispetto a quelli più potenti ed agli slugger mancini, altrimenti gioco chiudendo verso il diamante. Comunque spesso mi è capitato di vedere palline prese bene rimanere in aria e produrre innocue volate“.
C'è comunque da notare un deciso incremento del gioco sulle basi.
Con i battitori di potenza in difficoltà è normale che i manager aggirino il problema sfruttando maggiormente la “corsa tra i cuscini”.
Sia le rubate che i colti rubando registrano infatti un incremento assoluto di 843 tentativi globali con oltre 22 tentativi ogni 100 inning giocati, 6 in più rispetto all'anno scorso.
Non è detto quindi che sia totalmente negativo il calo deciso dei fuoricampo in Campionato.
Se questo obbligherà i manager a forzare maggiormente il gioco sulle basi a vantaggio di un maggiore atletismo e conseguentemente della spettacolarità, allora potremmo anche “sopportare” una pallina che viaggia meno assistendo quindi a meno fuoricampo.
Probabilmente è un eresia per gli spettatori meno esperti che non scambierebbero con nulla al mondo un lunghissimo homer di oltre 150 metri ma è forse altrettanto vero che, il non potersi affidare ai battitori di potenza e ai punti conseguiti con le “battuta extrabase”, ci farebbe assistere ad un campionato più equilibrato e quindi avvincente.


LINK
La pallina ufficiale 2004
L'elaborazione dei dati di Baseball.it

Alessandro Labanti

Webmaster e responsabile del dominio Baseball.it

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