Siamo all'atto finale, che era attesissimo anche perchè tutto il mondo del baseball aveva previsto fin dall'alba della stagione che lo scudetto se lo sarebbero giocato Prink Grosseto ed Italeri Bologna (in quest'ordine perchè si comincia giocare a Grosseto; lo specifico perchè in queste situazioni la gente è particolarmente permalosa…). Ma che è atteso soprattutto perchè lo spettacolo si annuncia di livello notevole.
Fare pronostici è difficile. Tra le 2 squadre c'è tutto sommato equilibrio e sarebbe azzardato individuare una 'favorita' al buio. Quel che si può utilmente fare è cercare di capire cosa potrebbe fare la differenza tra le 2 formazioni, dimenticando che le cifre di 'regular season' possano servire da termine di paragone. I 'play off' (la finale in particolare) sono un campionato a parte, nel quale si gioca in condizioni anche ambientali (molto più pubblico, quindi rumore, e temperatura decisamente più bassa, visto che siamo in pieno autunno, specialmente a Bologna) rispetto a gran parte della stagione.
Iniziamo l'analisi con il monte di lancio. Bella forza, si dirà. Nel baseball è notoriamente l'ago della bilancia. Proprio per questo iniziamo da questo settore, che dà una bella lunghezza di vantaggio al Grosseto. Considerando in parità Navarro e Matos, la coppia formata da Rollandini e Riccardo De Santis si fa senza ombra di dubbio preferire a quella formata da Cerbone e Cretis.
Questo però è solo l'inizio dell'argomentazione. Ritornando a Navarro e Matos, conterà parecchio la loro capacità di recupero. Sono gli unici lanciatori che hanno un impiego prestabilito (gara 1, 4 e 7), quindi possono lanciare venerdì 8, martedì 12 (con 3 giorni di riposo) ed eventualmente sabato 16 (altri 3 giorni di riposo).
I lanciatori italiani hanno invece l'opzione di allungare i tempi di recupero. Rollandini o Cerbone lanceranno facilmente gara 2 sabato 9 e quindi potrebbero tornare sia mercoledì 13 (3 giorni di recupero) che venerdì 15 (e qui si torna a 5 giorni di recupero), lasciando la gara del mercoledì ad un quarto partente (Lino Luciani o Betto) che diventa un ulteriore fattore di cui tenere conto. La questione si complica se consideriamo De Santis e Cretis, che lanceranno lunedì 11 a Bologna e che quindi non saranno certamente disponibili prima di gara 6, in programma venerdì 15 a Grosseto. In caso di necessità, le 2 squadre vorranno rischiare di uscire di scena avendo utilizzato lanciatori di questo livello una sola volta?
Per rispondere è necessario valutare i rispettivi 'bull pen'. Grosseto conta su Badii, Coppola e Ginanneschi; Bologna su Incantalupo (almeno fino a martedì), Corradini, Milano e su Bazzarini, unico braccio destro del gruppo. Betto e Luciani li abbiamo già nominati “quarti partenti”. Se eravamo tutti preparati a dire che questo era un altro vantaggio per Grosseto, dobbiamo allo stesso tempo riconoscere che il rendimento delle semifinali ci dovrebbe far sorgere almeno qualche dubbio.
Un fattore determinante sarà la corsa sulle basi. L'Italeri che ho visto quest'anno non è una squadra che “lascia succedere le cose”. I bolognesi corrono molto, specie quando il catcher avversario si rivela vulnerabile. E Bischeri è vulnerabile, da questo punto di vista, anche se il suo rendimento è in crescita. In 'regular season' la sua percentuale di colti rubando è stata del 21.7%, alle Olimpiadi del 28.5% e nelle semifinali è salita ad un 75% che non può essere un dato indicativo in senso assoluto (si tratta di 3 colti rubando su 4 tentativi) ma che può certamente indicare un'inversione di tendenza.
A parti invertite entra invece in gioco il “fattore Antigua”. Contro il dominicano si corre in effetti piuttosto poco. In semifinale Parma lo ha fatto una volta e il risultato è stato un out; in 'regular season' i tentativi sono stati 41, dei quali 21 stroncati, per una percentuale del 51.21%.
A livello di attacco le 2 rivali si equivalgono. Nessuna ha particolari “buchi” da difendere ed entrambe garantiscono un buon mix di esperienza, potenza e capacita di battere al momento giusto.
In difesa invece si lascia preferire Bologna. Almeno, questo sembrerebbe il verdetto delle semifinali: 1 errore in 4 partite contro 8 in 5, con il terza base Carvajal a commetterne ben 3 e l'interbase Ozuna a quota 2. Va da sè che, con tutto il rispetto per Andrea De Santis, la mancanza di un esterno come Francia rende il Grosseto una squadra diversa da quella che ha giocato fino alla pausa per le Olimpiadi.
I 2 manager arrivano con esperienze diverse alla finale. Il grossetano Medina ha vissuto eventi simili quando era a Parma (campionato e Coppa) ma da coach e non da manager. Mauro Mazzotti guida la Fortitudo alla seconda finale consecutiva, dopo aver conquistato uno scudetto con la maglia di Rimini nel 1999.
Quindi? Lo ripeto: un pronostico non lo faccio.
Concludo dicendo che ben difficilmente questa serie di finale si fermerà a 5 partite, come accaduto nel 2002 e 2003. E ricordando che, grazie a Rai Sport Satellite (gara 1 in diretta dalle 22.15, gara 2 in differita lunedì sono solo l'antipasto) e al 'play by play' di tutte le gare, offerto da questo sito in collaborazione con la FIBS, la finale è finalmente un evento alla portata di tutti gli appassionati.
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