Due a zero e palla al centro. Boston sfrutta a dovere il fattore campo e batte ancora St.Louis, sfruttando il sempre più incredibile Schilling e tre giri di mazza al momento giusto. Il pitcher dei Red Sox, infatti, lascia le solite briciole al line-up avversario (quattro valide e un punto non pgl in sei inning), ma quel che più stupisce è lo spirito di sacrificio e la voglia di vincere di questo ‘vecchietto, che da ieri è il primo lanciatore della storia ad aver vinto una partita di World Series con tre squadre diverse: Philadelphia, Arizona e Boston. La macchia di sangue sulla sua caviglia destra, comunque vada a finire, resterà l’icona della post-season della squadra di Francona: ‘Questa mattina dirà Schilling dopo la partita non riuscivo né ad appoggiare il piede né tantomeno a camminare. Ma i miei compagni mi hanno incoraggiato in tutti i modi, dicendomi che ce l’avrei fatta e che non potevo mancare. Al resto ha pensato il nostro staff medico, davvero incredibile, perché non avrei mai creduto di essere qui a commentare un’altra vittoria.
Sì, perché nonostante quattro errori (un altro record, stavolta negativo, per i Red Sox, prima squadra a commetterne per due partite consecutive di World Series), Schilling ha dominato il line-up dei Cardinals, apparsi spenti e quasi rassegnati fin dall’inizio. Non è un caso probabilmente che la squadra di Larussa ha 6/6 in casa ma 1/7 in trasferta, con cinque sconfitte consecutive. Stavolta è sembrata mancare la rabbia, la determinazione e la voglia di rimettere in gioco la serie che comunque in garauno aveva più volte riaperto il discorso. Non così per Boston, che invece ha capitalizzato a dovere tutte le sue occasioni, conquistando i suoi sei punti tutti con due out, dimostrando di avere più risorse quando i suoi big, Ramirez e Ortiz, non fanno la differenza.
La cronaca si apre già al primo inning, quando Morris, sul monte con tre soli giorni di riposo, elimina Damon e Cabrera ma poi concede due basi ball a Ramirez e Ortiz. Tocca a Varitek, che piazza un gran triplo al centro: 2-0. L’unica vera occasione di St.Louis al 2°, quando con Sanders e Womack in base, Larussa prova il batti e corri ma la linea di Matheny è raccolta in tuffo da Mueller, che tocca Sanders e completa il doppio gioco. Al 4° invece è proprio un errore di Mueller (che ne commetterà tre) a regalare il punto del 2-1 ai Cardinals dopo il doppio di Pujols, ma la risposta di Boston è immediata grazie al doppio di Bellhorn, che batte a casa Millar (colpito) e Mueller (doppio) per il 4-1. Schilling è in pieno controllo e proprio quando Francona, dopo il sesto assalto di St.Louis, decide di chiudere la sua partita, i Red Sox mettono in cassaforte la gara: singoli di Nixon e Damon, e tanto per cambiare con due eliminati ‘legnata di Cabrera contro il ‘mostro verde: 6-1. La sfida finisce praticamente qui, perché all’8° i Cardinals provano a riaprirla ma non vanno al di là di una volata di sacrificio di Rolen (6-2), e il closer Foulke può traghettare in porto la vittoria senza difficoltà.
Ora la serie si trasferisce a St.Louis, dove i ‘cardellini non hanno mai perso in questa post-season. Basterà il cambio di ambiente a ribaltare l’inerzia di queste World Series? Domani sera la risposta, quando il vincitore di garasette Suppan proverà a ripetere l’impresa riuscitagli contro Clemens anche contro Pedro Martinez. Una cosa è certa, il divertimento non è ancora finito.
L'esterno classe 1998, originario di Newtown in Pennsylvania, è arrivato fino in triplo A, mettendosi…
La prima giornata disputata a Bologna è stata dominata dalla Fortitudo, mentre a Parma l’Oltretorrente…
Il ventinovenne venezuelano di passaporto spagnolo ingaggiato dal club ducale. Il GM Fochi “Lo utilizzeremo…
A partire dal 1° gennaio 2025, il main sponsor della squadra felsinea ha cambiato denominazione…
Il Presidente del Parma insignito dalla sezione parmigiana dell'Unione Nazionale Veterani dello Sport del prestigioso…
Cerimonia nella sala consiliare del Comune di Nettuno, alla presenza dei familiari, delle autorità, del…