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Nettuno-Rimini, una sfida dal sapore antico

Se queste prime cinque giornate di regular season hanno già dato qualche piccolo indizio su come andranno le cose da qui al 10 settembre, è nelle ultime quattro di andata che il campionato entra veramente nel vivo.
La sfida clou di questo fine settimana non può che essere quella dello Steno Borghese, tra i padroni di casa della Danesi Nettuno e la capolista Telemarket Rimini. La lunga storia degli scontri tra tirrenici e romagnoli in tempi recenti cominciò nell'ormai lontano 1988, quando l'embrione di quel gruppo che poi vinse tutto in campo nazionale ed internazionale cedette la finale scudetto per 4 a 0 ai pirati. Ma nettunesi e riminesi incrociarono le armi in finale anche nel '90, quando l'allora Scac riportò il tricolore dopo diciassette anni, nel '93 e consecutivamente dal 1998 al 2002. Si tratta dunque di una sfida dal sapore particolare. Le due squadre arrivano a questo big match in condizioni abbastanza simili, almeno in apparenza. La formazione neroarancio è capolista solitaria dopo un inizio lanciato, come non si vedeva da molti anni, e le quattro vittorie ottenute contro Bologna e Grosseto lo stanno a dimostrare. Il Nettuno invece pare sia riuscito finalmente a trovare la quadratura del cerchio dopo un inizio stentato. L'arrivo di Martin Sanchez e lo spostamento di Sampson a rilievo sta donando le necessarie garanzie per la gara del venerdì sera. La squadra di Bagialemani viene poi da sei vittorie consecutive ottenute contro le due neopromosse, adesso è attesa da un trittico terribile che vede in sequenza anche le difficili trasferte di Grosseto e Bologna, e che rappresenterà una sorta di prova del nove.

In Emilia c'è un'altra sfida da brivido. Il Ceci&Negri Parma senza far stravedere si trova in una posizione di classifica ottima, ed è pronta ad ospitare una Prink Grosseto che molti danno già in crisi. Certo, la classifica al momento per la formazione di Medina è un tantino deficitaria, trovarsi a 9 vittorie e 6 sconfitte dopo che lo scorso anno la regular season si era rivelata una cavalcata trionfale suona strano, senza dimenticare che dopo Parma e Nettuno prima della fine del girone di andata c'è ancora da incontrare il San Marino. Ma al di là di giudizi affrettati che potrebbero essere al limite pronunciati dopo il giro di boa, l'impressione ricavata è che in casa grossetana qualche cosa effettivamente non stia funzionando al meglio.

Saliamo ancora in classifica e troviamo quella che ormai non è più nemmeno una sorpresa, la T&A San Marino può anzi concretamente approfittare di questi due scontri diretti per guadagnare ulteriormente terreno sulle quarte. Ospita in casa la Palfinger Reggiana, reduce da due bruttissime sconfitte contro il Paternò ed in lotta per la salvezza. La formazione del Titano da qui alla fine del girone di andata se la vedrà anche contro Trieste, Rimini in casa (in un derby più che mai significativo per la classifica) e Grosseto fuori.

L'opportunità di allungare ce l'ha anche l'Italeri Bologna, che oggi anticipa in casa e venerdì e sabato andrà a far visita al Fiume Modena. In casa felsinea c'è attesa per vedere all'opera il nuovo lanciatore Figueroa, che affiancherà Matos nella prima partita e che di fatto con due pitcher stranieri uniforma l'Italeri alle altre squadre di A1. A chiudere la giornata ci pensa uno scontro salvezza tra i due fanalini di coda del girone, i Warriors Paternò con le due vittorie di Reggio si sono riportati ad una sola partita di distanza dalle due terzultime. Di fronte troveranno l'Acegas Trieste che ha appena cambiato allenatore dopo le tre sconfitte interne contro il Nettuno. Una tripletta in un senso o nell'altro potrebbe risultare pesantissima per la lotta alla permanenza nella massima serie.

Mauro Cugola

Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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