Sono penultimi nella Eastern Division, per anni loro terra di conquista, al momento in cui scriviamo escono da una serie di 5 sconfitte consecutive. Sono ricaduti a 5 partite dalla prima (Baltimore Orioles) dopo che con una rimonta strepitosa si erano riportati da meno 9 a meno 3.5. Sono gli Yankees la squadra che negli ultimi 10 anni ha vinto di più, anzi ha dominato: nel 1994 erano primi nella Division dopo anni ma furono fermati dalli sciopero dei giocatori. Da quell'anno sono sempre andati ai playoff, arrivando alle World Series 6 volte e perdendo la finalissima solo 2 volte. Le ultime 2. Si perché è evidente che la sconfitta nel 2001 contro i Diamondbacks in cui militavano Randy Jhonson e Curt Schilling è l'inizio della parte discendente della parabola e secondo noi il punto più basso non è stato la caduta contro i Red Sox in gara 7 che ha annullato la "Maledizione del Bambino": tempi più duri stanno per arrivare.
I nervi cominciano a saltare come dimostra la squalifica al manager Torre ed al rilievo Quantrill per aver colpito un avversario con un lancio, ma la colpa non è della squadra come è attualmente ma di chi l'ha costruita, portando alle estreme conseguenze la logica di acquisire sempre giocatori sul mercato dilapidando il patrimonio del vivaio. Chi sostiene la politica di Stainbrenner, l'attuale proprietario in carica dal 1973, ricorda i recenti successi, chi è contrario ricorda gli anni bui dal 1982 al 1993 in cui gli Yankees non hanno mai partecipato ai playoff dopo 5 anni di vacceh grasse ed una World Series vinta nel 1978.
Come detto, secondo noi è proprio ad un declino simile a quello degli anni 80 che stiamo assistendo. Vediamo come si spiega l'attuale rendimento: il loro attacco è devastante come sempre (quarto in assoluto nelle Major per OPS, media bombardieri e terzi per media arrivo in base): ma migliori di loro sono Boston Red Sox e Baltimore Orioles, loro principali avversari nella corsa ai playoff. I dolori arrivano però quando si parla di lanciatori: la media pgl dei pitcher di Joe Torre è la 22-sima della MLB e non cambia molto se si guarda separatamente a rilievi e partenti. Proprio qui risiedono le maggiori perplessità riguardo alla condotta di mercato degli Yankees: andiamo a vedere il rendimento dei singoli lanciatori: Jamey Wright dopo una stagione eclatante ad Atlanta a New York è stato un disastro (6.67 di media pgl) e onestamente non capiamo come il front office degli Yankees abbia abboccato ad un'esca così evidente da parte dei Braves, Kevin Brown era già abbastanza messo male prima di arrivare dai Dodgers due anni fa ( aveva già 39 anni e brutti infortuni alle spalle) e si conferma ormai al crepuscolo (5.14 di media pgl), Randy Johnson non sta andando malissimo (3.92 di media pgl) ma anche lui ha passato i 40 e la sua media di strike out per inning è clamorosamente calata. L'unico degli acquisti recenti che sembrava azzeccato era Carl Pavano ma anche lui sta deludendo con 4.18 di media pgl e un record di 4 vittorie e 3 sconfitte. Le poche note positive arrivano dal solito Rivera e da Tanyon Sturtze che sono rilievi: nessuno dei partenti ha una media pgl inferiore a 3.90. Ma se si guarda la carta d'identità si vede anche che questa squadra non ha futuro: tra i lanciatori tutti hanno 33 anni o più tranne Chien Ming Wang (24) e Pavano (27). Tra i position player a parte Robinson Cano, un seconda base esordiente di 22 anni con ottimi numeri, il più giovane è Alex Rodriguez (29). Quest'anno la miglior novità è un cavallo di ritorno, il redivivo Tino Martinez che ha già battuto 12 fuoricampo: ma questo allo stesso tempo è la conferma del perdurare della crisi di Jason Giambi, reduce da un 2004 disastroso e da cui la Nike ha appena annunciato il divorzio come testimonial. Ricordiamo che Giambi aveva pubblicamente ammesso di aver fatto uso di steroidi negli anni scorsi ed è coinvolto nel famoso scandalo Balco.
A peggiorare la situazione, già abbastanza brutta, ci sono due fatti: il serbatoio delle minors è quasi vuoto, specie dopo che Torre vi ha già attinto per Cano e Wang. Secondo fatto gli Yankees sono già due anni che pagano delle grosse multe a causa del superamento del tetto salariale. Insomma creare un circolo virtuoso che permetta ai Bronx Bombers di sostituire giocatori in declino e quindi senza mercato, ma con contratti onerosi come Bernie Williams e Jason Giambi, sembra una specie di miracolo. Aspettiamoci qualche anno di purgatorio, come negli anni 80, prima che gli Yankees riescano a produrre ancora dei Jeter, dei Pettitte o dei Bernie Williams.
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