Ormai manca poco più di una settimana al play-ball della 76esima All-Star Game al Comerica Park ma solo poche ore sono trascorse dall’annuncio dei roster ufficiali della American e della National League.
Eppure al di là della spettacolarità dello show, della evidente parata di grandi campioni, della tradizionale attesa per il classico appuntamento di ‘midsummer che interrompe per un attimo la frenesia delle Majors, la sfida è apertissima e soprattutto gli staff tecnici si stanno attrezzando al meglio per realizzare il massimo risultato.
Così, mentre i tifosi si giocano le ultime chances per eleggere via mail e cellulare l’ultimo giocatore delle due formazioni stellari tra 10 nominativi (con i partenti che sono già stati definiti), i manager della American e della National League pescano i migliori coaches sulla piazza pur di portarsi a casa la sfida di Detroit del 12 luglio.
Terry Francona, allenatore dei Boston Red Sox campioni in carica e quindi chiamato a guidare la All-Star Team della American League, ha scelto due debuttanti (ma di classe) come coach per assisterlo durante la prossima All Star Game. Alan Trammel è una vera e propria icona di Detroit (allena i Tigers da 3 stagioni), nel 1984 è stato MVP delle World Series partecipando a ben 6 All-Star Game durante la sua carriera ventennale. L’altro è Ken Macha, attuale manager degli Oakland Athletics con cui ha ottenuto nelle sue due prime stagioni un record di oltre 90 vittorie (ha iniziato il 2005 con una percentuale di 187-137).
Sul fronte della All Star Tean della National League, Tony La Russa (navigato skipper dei St. Louis Cardinals) farà davvero di tutto per ribaltare il pronostico che vede favorita la AL vincente da 8 edizioni. La Russa ha annunciato di aver scelto Felipe Alou, manager dei San Francisco Giants (nel 1995 guidò alla vittoria la NL per 3-2) e Ned Yost, attuale skipper dei Milwaukee Brewers. La Russa li ha definiti ‘outstanding managers ma arrivati in fondo alla propria carriere in modo completamente diverso. Dal punto di vista tecnico, La Russa ha sottolineato che Alou è stato assolutamente straordinario per molti anni mentre Yost è stato bravissimo nei suoi primi anni e lo sarà ancora per gli altri anni a venire.
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