Scatta questa sera il primo ‘Italian Baseball Week (l'Italia esordirà venerdì alle 21 a Parma contro la Cina Taipei, diretta Tv RaiSportSat). Baseball.it ha intervistato il presidente della Fibs, Riccardo Fraccari.
Presidente, inizia l'IBW. Come è nato e cosa si aspetta da questa manifestazione?
‘È nata dall'esperienza dell'anno scorso, quando Cuba ha svolto una serie di amichevoli in Italia e con il torneo Preolimpico di Nettuno. C'è stato un grande seguito di pubblico e questo ci ha fatto pensare che la gente ha voglia di vedere la Nazionale in campo in Italia. Quindi abbiamo deciso di puntare sugli Azzurri, di investire sulla Nazionale che con questo torneo chiude un lungo ciclo importante di impegni svoltisi nel nostro Paese: il Mundialito di Nettuno nell'agosto scorso, il Trofeo Civelli, il Mundialito di Parma e chissà che non avvengano altre iniziative ora in cantiere. Questo torneo offre sicuramente la possibilità di crescita ai nostri atleti che potranno giocare insieme ancora una settimana. L'IBW è stato premiato pure dalla Rai che trasmetterà in diretta quattro partite dell'Italia: anche la Tv di Stato vuole vedere la Nazionale è questo è un ottimo segnale. Mi auguro – prosegue Fraccari – di rivedere gli stadi pieni come nel 2004. La rosa dell'Italia è incompleta, diciamo sperimentale, mancano gli atleti di San Marino e Grosseto, non ci saranno alcuni infortunati come La Fera. Non siamo al meglio, ma spero di poter competere con le altre nazionali. Ma la cosa che mi preme veramente è rivedere gli stadi pieni per capire se investire ancora di più su questa manifestazione e farla diventare annuale (il progette prevedere attualmente che l'IBW si svolga ogni due anni, ndr).Sperarimo nella clemenza del tempo, che ci conceda una settimana di bel tempo. Infine, vorrei ricordare che il 31 agosto, durante Italia-Cuba a Parma verrà ritirata ufficialmente la maglia della Nazionale numero 7 di Silvano Ambrosioni.
L'esclusione del baseball e del softball dalle Olimpiadi di Londra nel 2012 che ripercussioni avrà sul movimento italiano? Come pensate di muovervi?
‘La Federazione Internazionale dovrà cercare di riportare il baseball alle Olimpiadi, quello è un compito loro. Ogni singola Federazione nazionale, invece, dovrà cercare delle soluzioni per sopperire alla copertura economica che verrà a mancare. Lo dovrà fare cercando dei progetti alternativi, come il Mondiale professionistico, il World Baseball Classic.
A proposito di Mondiale Pro: che Italia vedremo?
‘La migliore possibile, anzi la più competitiva, questo è l'imperativo che la Major League ha dato ogni Federazione.
Quindi è possibile che scendano in campo 24 atleti provenienti dalla Major League e nessuno proveniente dalla nostra serie A1?
‘Sì, potrebbe essere anche così. In più, anche lo staff tecnico sarà composto in parte da manager e coach scelti dalla Major. Loro pagano tutto, coprono tutte le spese e alla sigla del contratto hanno posto determinate condizioni.
Restando sulla Nazionale: è soddisfatto dei risultati raccolti dalla squadra di Faraone?
‘Sono sempre abituato a dire la verità: l'Italia che ha partecipato agli Europei era priva di alcune pedine importanti presenti alle Olimpiadi, come Marchesano, Olenberger e Milano. L'Italia vista fino al quarto inning della finale è stata positiva e a quel punto della gara eravamo stati più pericolosi noi. Logico, che in quel momento mi aspettassi qualcosa di meglio. È una partita irripetibile. Il risultato finale, purtroppo, non rispecchia la differenza di valori, il dislivello fra la Nazionale italiana e quella olandese si è ridotto. Certo, se volessimo nasconderci dietro a un dito potremmo dire che eravamo arrivati quinti l'ultima volta e che quindi abbiamo fatto meglio, ma non possiamo neanche dire che il livello del baseball italiano è in calando. Il movimento ad oggi sta bene, siamo campioni d'Europa nel softball, i club hanno vinto tutto a livello continentale nei due sport. Attualmente ci sono tre Nazionali Under 12 e tre under 15 impegnate a Parma, la P.O. sta giocando contro l'Accademia, una selezione dei Cadetti è a Boston. La vitalità del movimento è rappresentata da questo. Il movimento è vivo. Il nostro lavoro prosegue e dovrà accelerarsi in vista degli impegni di marzo con il WBC, con una pianicazione dei programmi che inizieremo a fare già a settembre.
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