Dopo tre anni consecutivi di dominio dei Minnesota Twins, nella passata stagione la Central Division di American League ha visto un dominio per tre quarti di campionato da parte dei Chicago White Sox, che in seguito si aggiudicheranno le World Series, salvo poi nell’ultimo terzo di campionato, assistere ad una straordinaria rimonta, fallita proprio all’ultimo dei Cleveland Indians. Curioso notare che la stessa Division che ha visto protagonista la franchigia destinata a vincere l’anello, annoveri tra le sue fila la squadra con il peggior record del 2005 di tutte le Majors, i Kansas City Royals, che chiudono l’anno con sole 56 vittorie.
Chicago White Sox (99-63): Le ultime World Series vinte erano targate 1917, poi tanti anni bui, compreso quel 1919 che segnerà per sempre la Storia di questa franchigia con un brutto episodio di partite vendute. Il segreto della vittoria del ‘South Side va senz’altro ricercato nel gruppo, nell’unità di intenti ed in un roster perfettamente equilibrato. Difficile migliorarsi in fase di mercato, ma i White Sox ci hanno comunque provato: rinunciato ad una ‘bandiera come il battitore designato Frank Thomas, e detto addio all’esterno Aaron Rowland, ed ai lanciatori Damaso Marte, Orlando Hernandez e Luis Vizcaino, Chicago si appresta a dare il benvenuto al pitcher Javier Vazquez, al prima base battitore designato Jim Thome, ed all’esterno Rob Mackowiak. Lasciano la franchigia anche l’altro battitore designato Carl Everett ed il catcher Raul Casanova, ottima la riconferma del prima base free agent Paul Konerko. A voler proprio essere puntigliosi resta qualche dubbio sui rilevi sinistri per il monte di lancio, ma la squadra di Ozzie Guillen sarà ancora tra le protagoniste della prossima stagione.
Cleveland Indians (93-69): L’ultima operazione di mercato di questa squadra risale a circa quattro giorni fa quando ha acquistato il veterano prima base Eduardo Perez (.255 media battuta con 11 fuoricampo lo scorso anno a Tampa Bay). Qualche giorno prima è stato formalizzato l’accordo con l’esterno Todd Hollandsworth con un contratto per le Minors e l’invito a partecipare agli Spring Training per valutare il giocatore. Per il resto gli addii ai lanciatori Bob Howry, Kevin Millwood e Scott Elarton, rimpiazzati da Paul Byrd e Jason Johnson, lacia qualche perplessità, anche se è indiscutibile il valore dei nuovi pitchers. Da valutare i probabili arrivi dei lanciatori Steve Karsay, Danny Graves e del seconda base Lou Merloni, ma nel complesso il mercato di Cleveland non appare esaltante.
Minnesota Twins (83-79): Restare così lontani dalla vetta dopo essersi aggiudicati il ‘pennant per gli ultimi tre anni di fila ha fatto male alla dirigenza dei Twins che stà correndo ai ripari. Da leccarsi i baffi l’acquisto del terza base Tony Batista, che torna negli USA dopo una stagione passata in Giappone. Ottimi gli arrivi del seconda base Luis Castello e dell’esterno Rondell White. Salutano i Twins lasciandosi dietro non poche preoccupazioni i lanciatori per ora non rimpiazzati adeguatamente ed il battitore designato Matthew LeCroy. Resta sempre vivo l’interesse per il catcher Mike Piazza, e per il battitore designato Frank Thomas ma sono ancora più ‘rumors che trattative avviate.
Detroit Tigers (71-91): Anche per la prossima stagione i Tigers sembrano destinati a restare dietro le tre franchigie che sono finite avanti la scorsa stagione. Gli arrivi dei lanciatori Todd Jones e Kenny Rogers sono per ora gli unici movimenti di rilievo in entrata a fronte delle cessioni del pitcher Jason Johnson, degli esterni Rondell White e Bobby Higginson e del seconda base Fernando Vina. Circa venti giocatori svincolati, tra cui il lanciatore Matt Mantei (ex Red Sox), sono stati invitati a partecipare agli Spring Training per essere valutati ed eventualmente messi sotto contratto. Buone notizie per i rinnovi contrattuali del lanciatore Mike Maroth e del terza base Brandon Inge che hanno firmato il prolungamento rispettivamente per due ed una stagione.
Kansas City Royals (56-106): La più brutta stagione nella storia di questa franchigia (ad eccezione del 1981 che si chiuse con 50 vittorie ma si giocarono solo 103 partite), ha generato un autentico terremoto nel roster. Per evitare di essere la peggior squadra delle Majors anche quest’anno sono arrivati Joel Peralta, Mark Redman, Scott Elarton, Joe Mays, Elmer Dessens e Bobby Madritsch a potenziare un monte di lancio che ha visto salutare D.J. Carrasco, volato in Giappone, Shawn Camp, Chris Demarca e Sonah Bayliss. Sugli esterni saluta Matt Diaz ed arriva il 38enne Reggie Sanders. Cambio della guardia in prima base dove Doug Mientkiewicz sostituisce il partente Ken Harvey. Arrivano anche il catcher Paul Bako, ed i seconda base Mark Grudzielanek ed Esteban German.
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