Nel gennaio di quest'anno la CBC Distribution and Marketing Inc di St.Louis, società che offre ai suoi clienti gli strumenti per gestire campionati di cosiddetto fantasy sport, ha indetto una causa contro un contratto di esclusiva firmato tra la Major League Player Association (MLBPA) e la Major League Baseball (MLB) per l'utilizzo e lo sfruttamento commerciale delle informazioni biografiche e statistiche dei giocatori.
Fino all'anno scorso la CBC aveva un accordo con la MLBPA per poter utilizzare questi dati in cambio di una percentuale sui guadagni. Nel dicembre scorso però l'associazione giocatori ha firmato con la MLB un accordo da 50 milioni di dollari per l'esclusiva dello sfruttamento commerciale di questi dati, compresa la rivendita a terzi.
Secondo la CBC questo contratto porterà alla chiusura di molte delle circa 300 società che utilizzano i dati per fornire servizi, spesso gratuiti. Questo perché la MLB potrà offrire i servizi in proprio, come già peraltro faceva, e allo stesso tempo impedire l'attività ad altri.
La società di St. Louis ha quindi intentato causa motivandola con la tesi che i dati, dal momento che la partita è finita, diventano fatti storici e quindi di pubblico dominio.
Di fatto la CBC sta cercando di confutare un principio che lei stessa ha utilizzato per anni, acquistando i diritti di sfruttamento dei dati dalla MLBPA e quindi di fatto accettando che i dati non fossero di pubblico dominio, ma di proprietà dei giocatori.
Nondimeno il problema posto, anche limitandosi a parlare di baseball, è serio e non riguarda solo il fantasy baseball: basti pensare alla miriade di siti web che offrono le statistiche di tutti i giocatori della storia della MLB ed i tabellini delle singole partite. Il tutto, spesso, gratuitamente. Questo accordo di esclusiva in linea di principio potrebbe portare alla sparizione di tutti questi siti o alla loro estinzione per mancanza di aggiornamenti, nel caso il divieto di utilizzo fosse applicato solo ai dati raccolti dopo l'accordo tra MLB e MLBPA.
Molti di questi siti web come www.baseball-almanac.com o www.baseball-reference.com danno accesso libero a dati che sono la storia del baseball e cosa sarebbe il baseball senza la sua storia, senza che la sua storia possa essere di pubblico dominio?. Ci pare quindi che la pretesa di utilizzare i dati in esclusiva sia prima di tutto poco lungimirante e neghi lo scopo stesso, sia culturale che commerciale, per cui si organizzano eventi sportivi.
Da un punto di vista pratico invece questa pretesa appare abbastanza difficile da realizzare: le statistiche ufficiali sarebbero presto affiancate da una miriade di statistiche non ufficiali visto che non sarà possibile proibire agli spettatori di tenere i loro scorer mentre guardano le partite. Inoltre, ammesso che questa proibizione fosse legale, se si proibisse di compilare scorer allo stadio come si potrebbe agire sugli spettatori televisivi ?
Generalizzando poi la questione si aprono scenari inquietanti. Negare la possibilità di utilizzare i dati e quindi di raccoglierli rappresenterebbe una vera e propria negazione della libertà di informazione e di circolazione delle opinioni. Non siamo certo esperti in campo legale ma esigere da chiunque veda una partita di Major League di poter raccontare che Barry Bonds ha battuto un fuoricampo o che Derek Jeter nelle ultime 10 partite è sempre arrivato in base, solo dopo aver avuto esplicita autorizzazione, è come negare la possibilità di parlare della trama di un film dopo che lo si è visto. Se si confutasse la tesi della CBC per conseguenza si dichiarerebbe legittimo pretendere il pagamento di royalties per raccontare qualunque cosa si sia vista, basta che chi l'ha prodotta lo pretenda.
La prima udienza della causa è fissata per quest'estate, ragion per cui i nostri lettori che attingono direttamente ai siti di informazione USA vedranno l'argomento cominciare ad affiorare sulla stampa nei prossimi mesi, visto che fino ad ora l'eco della notizia non è stata delle maggiori, dopo che l'annuncio iniziale dato dalla Associated Press era stato ripreso da molti organi di stampa.
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