Difficile dire adesso dove potrà arrivare la Telemarket edizione 2006. Non tanto dal punto di vista qualitativo, visto che gli uomini attualmente a disposizione del manager Mike Romano possono sicuramente permettere ai Pirati di battagliare per la griglia play-off, quanto per una questione di organico attualmente incompleto. E visto che all’appello mancano ancora tre dei cinque stranieri da inserire nel roster (a questo proposito sono attese novità a breve), l’ago della bilancia potrebbe decisamente pendere dalla parte giusta qualora i nuovi arrivi si rivelassero all’altezza della situazione. Il motivo di questo ritardo equivale anche al problema più grosso che sta accompagnando questo insolito approssimarsi al play-ball della banda neroarancione: il campo di gioco. Dalla fine dello scorso novembre, quando il vicino fiume Marecchia esondò a seguito delle forti piogge cadute in quel periodo sulla Romagna, il diamante dei Pirati è stato ricoperto da un notevole strato di melma che lo ha reso del tutto inutilizzabile. Il tutt’altro che tempestivo intervento da parte del Comune per l’effettuazione dei lavori di bonifica sta infatti tuttora condizionando gli allenamenti della Telemarket e ha di fatto impedito alla società di via Monaco di completare il parco stranieri, senza contare che al momento non è dato sapere con certezza se l’impianto sarà agibile per il primo turno casalingo di campionato che vedrebbe di scena a Rimini i campioni d’Italia dell’Italeri Bologna. Per il momento di sicuro c’è la staffetta mancina sul monte per gara-uno. Insieme a Francisco Trejo, autore l’anno scorso di un ottimo campionato ed unico ad essersi guadagnato la conferma tra i cinque stranieri della passata stagione, ci sarà lo statunitense Brian Looney, che dovrebbe rivestire i panni del partente dall’alto della sua più che decennale esperienza in Triplo A facendo compiere un significativo salto di qualità al mound neroarancione che conterà ancora su Patrone, Cabalisti, Bartolucci e Del Bianco, oltre ad un oriundo sulle cui tracce i dirigenti riminesi sono da diverso tempo. Poche ma importanti le novità sul mercato italiano. Il ritorno di Matteo Baldacci e l’arrivo da San Marino del promettente Spinelli dietro al piatto, oltre all’ingaggio dello svincolato Gigi Carrozza, uno che non ha certo bisogno di presentazioni, nel ruolo di prima base, hanno di fatto liberato due spot occupati l’anno scorso da stranieri come Antigua e Hage, permettendo così alla società di affidarsi ad un trio ‘all stranger in seconda, terza ed interbase, cosa mai successa in passato nella formazione dei Pirati. Ancora tutto da decidere invece il destino dell’ormai ex modenese Tamburro, sulle piste del quale sembra essersi inserito all’ultimo momento anche il Grosseto. Intoccabile il reparto esterni con Buccheri, Crociati e Chiarini sempre pronti a dare potenza e velocità sulle basi oltre a costituire la solita certezza in fase difensiva. Nonostante la concorrenza altamente competitiva, l’obiettivo è come al solito quello di non mancare all’appuntamento con la post-season, magari senza soffrire fino all’ultima pallina come successe l’anno scorso.
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