E’ iniziata ufficialmente la seconda fase del World Baseball Classic. Due gironi distinti per continuare a godersi lo spettacolo: il primo con base ad Anaheim, in California, vede protagonisti le qualificate Corea, Messico, Giappone e Stati Uniti, mentre nel secondo, in programma a San Juan, figurano le promosse Cuba, Venezuela, Repubblica Dominicana e Portorico, in attesa di assistere agli scontri di semifinale al Petco Park di San Diego.
Il World Classic continua a riservare altre emozioni e sorprese: di sicuro nessuno, neanche i più patriottici fan dei padroni di casa, potevano supporre che Portorico rifilasse alla Repubblica Dominicana un sonoro 7-1. Al di là del risultato è singolare che una squadra che ha nell’attacco il suo punto di forza e che annovera battitori del calibro di Moises Alou, David Ortiz, Miguel Tejada ed Albert Pujols produca in una intera partita solo 6 battute valide.
Oltre ad una difesa sempre attenta, merito dell’impresa va senz’altro al monte di lancio dei padroni portoricani: Javier Vazquez, partente e vincente di questa gara, ha concesso solo 3 valide in 5 inning lanciati tra cui il fuoricampo da un punto di Adrian Beltre al secondo che ha portato i dominicani sul parziale di 1-0. I rilievi sono decisamente risultati all’altezza del pitcher neo-acquisto dei Chicago White Sox: così Jose Santiago ha concesso solo 2 valide e una base per ball, Kiko Calero solo una base per ball e J.C. Romero che ha disputato l’intero inning conclusivo una sola valida. Il tutto senza che lo ‘score dei dominicani si muovesse da quel 1 rimediato ad inizio partita.
Di tutto altro tenore la gara delle mazze di Portorico, nonostante avessero di fronte un certo Bartolo Colon (Cy Young 2006). Le 13 valide prodotte, con un buon numero di doppi, fruttano la bellezza di 7 punti e una invidiabile posizione in classifica.
Nell’altra gara del girone, Cuba come da copione ha facilmente la meglio su un Venezuela che conferma il preoccupante stato di forma mostrato nella prima parte del WBC. Nei primi 4 inning la nazionale che solo pochi mesi trionfava nelle Caribbean Series metteva a segno solo due valide (saranno 5 in totale). Il discorso a favore dei cubani si chiudeva già al sesto inning quando un ‘back-to-back (due fuoricampo consecutivi) di Frederich Cepeda ed Ariel Pestano, ai danni del rilievo Giovanni Carrara appena entrato, contribuisce a fissare la gara sul provvisorio 6-0. Nell’inning successivo, la reazione d’orgoglio del Venezuela produce solo un doppio di Edgardo Alfonso seguito da un fuoricampo di Andy Chavez che fisseranno il risultato sul definitivo 7-2.
In programma nel primo raggruppamento anche la sfida tra due mostri sacri del baseball mondiale come USA e Giappone. Il match è stata all’altezza delle aspettative: vibrante, equilibrato fino all’ultimo inning, un autentico spettacolo. Ichiro Suzuki gela subito (siamo al terzo lancio della gara) il partente Jake Peavy con un fuoricampo che porta i nipponici in vantaggio. Nella frazione di gioco successiva il singolo di Mumenori Kawasaki frutta altri due punti, ma qui inizia la rimonta statunitense: il fuoricampo di Chipper Jones suona la sveglia anche se per raggiungere l’agognato pareggio bisognerà attendere il sesto inning quando il prima base dei Chicago Cubs, Derrek Lee, si esibirà in un fuoricampo da due punti che porterà il parziale della gara sul 3-3.
Gli Stati Uniti, al nono inning, si assicurano sorpasso e partita grazie ad un singolo a basi piene di Alex Rodriguez che fisserà l’incontro sul definitivo 4-3. Il Giappone paga, oltre ad un numero minore di valide prodotte (saranno 8 contro le 12 degli USA) una maggior disattenzione in difesa. I due errori della squadra nipponica, soprattutto quello al nono inning del seconda base Nishioka, che consente a Randy Winn di arrivare salvo in prima base su una volata di sacrificio, costano molto cari alla squadra del Sol levante che ora è costretta ad inseguire una strepitosa Corea che intanto continua a vincere partita su partita.
E proprio i coreani sembrano essere la vera rivelazione di questi WBC: ieri affrontavano il Messico nell’altra gara del Girone 1 e con un inizio al fulmicotone ed una difesa di ferro si sono aggiudicati il match. Gli unici due punti a favore degli asiatici sono stati realizzati infatti al primo inning, grazie ad un fuoricampo di Seung-Yeop Lee che colpisce il lanciatore partente Rodrigo Lopez. Per vedere un’altra valida bisognerà attendere il terzo inning quando il Messico prova a scuotersi con un altro ‘home-run, stavolta da un punto, di Luis A. Garcia. La Corea da parte sua produrrà, in tutta la gara un doppo di Jong Beom Lee nella parte bassa di questo inning e poco più. Dal terzo inning il risultato resta invariato. I lanciatori della Corea chiuderanno il match con un totale di 9 strike out. Anche i messicani, nonostante la sconfitta, possono ritenersi soddisfatti della prestazione fornita. Solo 5 valide ed 1 base per ball concesse a fronte di 5 strike out prodotti. Niente male anche se non è stato sufficiente per fermare gli avversari.
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