Imbattuta e straordinariamente vincente. Ecco la Corea che non t’aspetti, unica formazione del World Baseball Classic a mantenere casto e puro il proprio ruolino di marcia impreziosito da cinque meritati successi. E’ rimasto deluso chi pensava, come i 22.000 dell’Angel Stadium di Anaheim, che gli Stati Uniti avrebbero avuto vita facile.
Con un perentorio 7-3 la corazzata di Sik Kim (che aveva conquistato il bronzo ai Giochi di Sydney) ha invece steso gli assi a stelle e strisce battendo di più (10 valide contro 9), costringendoli a sbagliare (3 errori della difesa USA) ma soprattutto sfruttando al meglio la propria rotazione dei lanciatori (6). Mentre Dontrelle Willis sul mound americano soffriva come non pochi.
E così è stato costruito il capolavoro coreano grazia anche al prima base Seung-Yeop Lee autore di un fuoricampo (il quinto del torneo) subito all’avvio delle ostilità, seguito tre inning dopo da Hee-Seop Choi slugged che entrato come pinch-hitter con due uomini in base e due outs ha scaraventato oltre il limite all’esterno destro il primo lancio – una veloce – di Dan Wheeler.
E’ stata lì la svolta del match che permette adesso alla Corea di guardare tutti gli altri dall’alto della vetta del girone e sognando la semifinale, Giappone permettendo.
Dopo meno di 24 ore dallo stop contro Portorico, si riscatta la Repubblica Dominicana ai danni di Cuba con lo stesso risultato con cui la Corea ha sconfitto gli USA (7-3). Allo Hiram Bithorn Stadium di San Juan, sorretto da uno stellare Odalis Perez sul monte di lancio, l’attacco dei dominicani esplode in tutta la sua potenza approfittando anche di due errori cubani.
Perez, lanciatore mancino in forza ai Los Angeles Dodgers, per quasi 5 riprese ha tenuto a bada i campioni del mondo in carica concedendo solo 3 valide, mettendo a segno 3 strike-outs e fermando ogni corridore sul cuscino di prima base.
Al terzo inning Miguel Tejada ha legnato un gran doppio che ha permesso la segnatura di 2 punti, poi anche lui a casa base insieme ad Albert Pujols per il 4-0. Al quarto, ancora un doppio di Ronny Paulino che corre poi verso il 5-0 su un errore del prima base Ariel Borrero. Entra in scena David ‘Big Papi Ortiz ed è subito fuoricampo (6-0). Il 7-0 sarà siglato da Wily Taveras.
Dal canto suo, Cuba segnerà il suo primo punto solo nella penultima ripresa ed altri 3 punti al nono e conclusivo inning quando Fernando Rodney infila il terzo strike su Joan Carlos Pedroso mettendo fine alla partita con le basi cariche.
Infine, vince nettamente anche il Venezuela che rifila un cappotto (6-0) a Portorico che esce quindi battuto per la prima volta al WBC.
Due tremendi fuoricampo venezuelani stendono i padroni di casa: uno da 2 punti sul partente Joel Pineiro da parte di Endy Chavez, un utility utilizzato dai New York Mets in grande spolvero nelle ultime 48 ore. L’altro, un grande slam siglato da Victor Martinez all’esterno destro, regala al Venezuela il 6-0: succede tutto al settimo inning quando esplode fuori dal dug-out tutta la gioia della squadra e del suo allenatore Luis Sojo che a New York, con gli Yankees, aveva imparato l’arte di fare la guerra e di vincere.
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