Per migliorare la scorsa stagione ci vorrebbe una sola parola, scudetto. La T&A San Marino però non ha nessuna intenzione di passare alla storia come la meteora del 2005 e ha costruito la squadra ripartendo dai punti di forza di quella che si è arresa solo in garasette della finale tricolore, e cercando di eliminare i punti deboli. Manca ancora il lanciatore partente straniero, ma il diesse Max Carlini e il presidente Stefano Macina hanno di che essere soddisfatti.
L’organico biancazzurro infatti ha un potenziale altissimo, soprattutto nel box, dove sono arrivate mazze pesanti e produttive. Partendo proprio dal diamante, conferma piena per Rovinelli, Bissa, Sheldon e Azuaje, una cerniera difensiva affidabile e concreta, così come dietro il piatto di casa base ci sarà Parisi, riscattato dal Parma, e in campo esterno Ettore Finetti. Le novità: come dh e alternativa in prima è arrivato l’italo-argentino Maximiliano De Biase, una delle sorprese positive della scorsa stagione con la casacca del Trieste e nazionale azzurro; ed ecco una coppia di esterni tutta nuova, Carlos Casimiro, miglior fuoricampista del 2005 con il Paternò, e l’ex major-leaguer (2002, Detroit Tigers) Oscar Salazar, già in procinto di arrivare l’anno scorso. Questo dunque il line-up base della T&A, decisamente lungo e competitivo. Non mancheranno poi rincalzi affidabili ed esperti come Colicchio, capitan Lonfernini e i giovani Benvenuti, Albanese e Suardi.
Ed eccoci al monte di lancio, dove è arrivato da Reggio Emilia il mancino dominicano Luis Heredia, rilievo di un partente ancora da scegliere. Non ci sarà più la speranza azzurra Maestri, che tenta il grande salto americano nel Singolo A dei Chicago Cubs, al suo posto il talentuoso Lorenzo Romani da Roma e il rientrante Bill Horn. Confermati invece Massimo Casseri, Luca Martignoni, Pete Nyari e David Newman. Possibilissimo un innesto oriundo dell’ultim’ora, così come potrebbe tornare John Mangieri se non andrà a buon fine la trattativa in ballo con una squadra di Triplo A.
Con una rosa di questo tipo, è facile immaginare gli obiettivi della squadra del confermatissimo Doriano Bindi, manager dell’anno per il 2005: un posto al sole nei play-off, con la speranza di tornare in finale e giocarsela ancora una volta fino in fondo.
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