Il campionato 2005 si era chiuso all’insegna di un equilibrio che aveva regnato sovrano durante la regular season e che si era riproposto anche nella finale scudetto con Bologna vincitrice su San Marino solo dopo la settima partita. E il 2006, è scattato nuovamente con lo stesso profilo, visto che dopo le prime tre partite nessuna squadra si trova a punteggio pieno. Nessun team ha vinto tre partite. L’unica, potrebbe essere Bologna che dopo il turno di riposo esordirà però sul difficile diamante dell’acerrima nemica Rimini. E una tripletta, onestamente, appare difficile.
Il clou della prima giornata si è giocato a Parma con il primo scontro diretto fra due formazioni che si giocheranno l’accesso ai playoff (che sulla carta, si giocheranno ancora sei società come nel 2005). L’ha spuntata per un lancio il Parma che ha vinto l’anticipo tv di giovedì sera al nono inning con un fuoricampo da tre punti dell’ex maremmano, Rafael Ozuna su Marc Cerbone, che ha permesso alla formazione di Catanoso di rimontare il 4-1 imposto dal Grosseto (il punto del 4-2 era arrivato prima del fuoricampo del dominicano). Dopodichè una vittoria a testa. Venerdì, Alvaro Montes ha tenuto bene il monte di lancio e il proprio attacco ha saputo sfruttare al meglio una difesa del Grosseto a dir poco imbarazzante e un Jaime Navarro assolutamente fuori forma (4 valide e 6 basi ball in 3.1 riprese lanciate, per la prima volta da quando è in Italia, sostituito a ripresa in corsa). A tarpare i propositi di rimonta del team di Mazzotti ci ha poi pensato Di Roma, eccezionale anche giovedì sera, letale nel ruolo di rilievo lungo da utilizzare in due incontri. A pagarne le spese, però, la terza partita, dove Corradini non è riuscito a bloccare le mazze a dir poco arrabbiate (15 valide fra cui un fuoricampo e un triplo di uno scatenato Andrea De Santis) di un Grosseto apparso forse già troppo sicuro della propria forza, ma Mazzotti dovrà registrare bene alcuni spostamenti in diamante (dilemma Torcato
), visto che 9 errori in tre partite non sono un ruolino da squadra scudetto. Da segnalare l’ottimo Ozuna nel Parma, mentre Torcato, Gutierrez e Valera andranno rivisti.
A Nettuno subito sugli scudi la coppia di lanciatori stranieri, Sanchez e il veterano Ventura, che hanno concesso al povero Modena solamente una valida. Mentre l’attacco ha dimostrato di poter essere uno dei migliori del campionato, soprattutto per la profondità del lineup messo in campo da Bagialemani (basti pensare che Gasparri, che l’anno scorso chiuse con 281 di media battuta e 30 punti battuta a casa, occupa il nono posto). A proposito di lanciatori, bene anche gli altri nuovi ‘indiani, gli ex siciliani Arias e Pezzullo che insieme a Billisi hanno portato a casa la gara del pomeriggio. Maluccio, invece, i ‘vecchi, visto che Costantini e Ricci hanno subito il ritorno degli uomini di Labastidas in garatre. Fra le fila emiliane, positiva la prestazione del pitcher Matt Marrone (8.2 riprese lanciate senza concedere punti), ma è chiaro che senza il braccio di Nava la stagione del Modena sarà in salita. Nel box, da una parte male Villero (0 valide in tre partite) e dall’altra Liniak (1/11). Da rivedere Guzman (3/13) e McNamara (3/12), mentre è apparso in grande spolvero Casolari (6/10).
La finalista del campionato 2005 ha dovuto sudare le proverbiali sette camice per portare a casa due vittorie contro la matricola Anzio che si è imposta in garauno con il ritorno vincente in A1 dell’esperto Sangilbert a cui ha dato una consistente mano il rilievo Florian (San Marino con il solo Heredia, in attesa dell’arrivo del secondo lanciatore straniero). Nelle gare del sabato, i ‘titani hanno rimontato per due volte i laziali potendo contare sul monte sull’apporto del solito Newman, in campo in tutte e tre le partite, e del closer Nyari. L’anno passato il bullpen fu una delle armi vincenti del San Marino di Bindi e il 2006 è partito sulla stessa falsariga, visto che sia Casseri che Martignoni avevano subito le mazze dell’Anzio. Il San Marino, per altro, ha rinforzato e non poco il proprio lineup, molto più profondo e potente rispetto al passato: basti pensare che Sheldon, quarto o terzo nell’ordine di battuta del 2005, ha iniziato il 2006 come settimo. L’Anzio è apparso già in forma nel box di battuta (10 valide per incontro), ma sia Richetti (closer a Bologna) che Rodà non sembrano dare garanzie come partenti per le gare del sabato.
Infine, a Godo, doppietta del Rimini, anche qui non senza fatica. La squadra di Romano ha vinto la prima gara agli extrainning e il lanciatore vincente è risultato Bartolucci, il terzo pitcher della serata dopo i due stranieri. Bene, tutti e quattro i lanciatori d’oltre oceano schierati dalle due squadre. Trejo ha confermato le buone cose fatte vedere l’anno scorso, mentre Looney, Hamilton e Romero hanno esordito in maniera positiva. In garadue ancora lanciatori sugli scudi, ma la citazione la merita l’intramontabile Cabalisti, che ha rilevato Patrone lanciando 4 riprese senza concedere valide. In garatre, rimonta dei ravennati sullo sfortunato rilievo di Del Bianco. Per altro il Godo ha giocato con un solo straniero in campo, il ricevitore Taveras (manca ancora Carvajal, mentre per ora la società ha deciso di non ingaggiarne un terzo), mentre nel Rimini mancavano l’esterno Crociati (sostituito molto bene da Buda, match-winner in garauno con un fuoricampo all’11°) e l’attesissimo Lucca.
Ultima nota sui fuoricampo: la prima giornata ha confermato che le palle di questa stagione volano di più. Le cuciture sono meno evidenti e la palla prende maggiore velocità. In due anni a Grosseto, Rafael Ozuna ha battuto la palla 7 volte oltre la recinzione. In tre gare con il Parma, già due homer. Se son rose
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