Tripletta questa sconosciuta. Per vedere la prima della classe con all’attivo ‘soltanto 4 vittorie bisogna addirittura risalire al campionato edizione 1993, ma solo perché quello fu l’ultimo torneo disputato con la formula delle due sole gare a week-end (allora furono Nettuno, Parma e Milano a centrare l’en-plein). Basta questo rilievo statistico per spiegare l’equilibrio ormai in vigore nella lega italiana dalla passata stagione e che questo campionato, oltretutto monco, non pare aver nessuna intenzione di interrompere.
Il secondo week-end lungo stagionale era atteso soprattutto per l’esordio dei campioni d’Italia in carica, reduci dal riposo osservato in occasione del turno inaugurale. Ebbene, dai blocchi di partenza è scattata un’Italeri ancora in rodaggio nonostante ai tricolori vada attribuita la scusante di aver affrontato una Telemarket Rimini tornata competitiva ai massimi livelli. Bologna può e deve migliorare sotto diversi punti di vista, da un attacco che ha sofferto molto contro lo staff di lanciatori proposto da Romano (16 valide complessive di cui appena 2 nella gara di venerdì sera) ad una difesa balbettante (6 errori tutti pagati a caro prezzo) ma può abbozzare un sorriso per un monte di lancio che in garatre ha riabbracciato il ritorno di un buon Betto formato partente e la ritrovata vena di Milano in veste di rilievo. Con la vittoria di sabato sera al ‘Mondiale di Rimini, l’Italeri ha evitato un cappotto dai risvolti psicologici pesanti ma dall’altra parte la Telemarket, nonostante la tripletta sfuggita, può dichiararsi soddisfatta per quanto dimostrato nel trittico contro i campioni in carica. In attesa di raggiungere la miglior forma nel box di battuta, i neroarancioni hanno saputo battere al momento giusto sfruttando le occasioni concesse dall’Italeri ma quel che ha maggiormente impressionato è la tenuta di un mound tornato finalmente lungo con l’arrivo di Marchesano e che ha esibito ancora una volta un Cabalisti in formato gigante (una vittoria e una salvezza ma soprattutto una sola valida concessa nei quasi 11 inning lanciati contro Godo e Bologna). E non va dimenticato che la Telemarket deve ancora completare il suo mosaico con l’attesissimo Lou Lucca (arrivo previsto tra oggi e domani, esordio più che probabile giovedì sera all’Europeo di Parma) e il ritorno di Garcia Bellizzi (prima decade di maggio).
A tirare il gruppone a braccetto con i Pirati, in attesa dello scontro diretto in programma nel prossimo turno, c’è il Cantine Ceci&Negri dei giovani, che si candida sempre di più come mina vagante del campionato. Dopo la sbandata di Toriaco contro gli ex compagni di Modena nell’anticipo di giovedì (ben 16 le valide picchiate dai canarini contro il mancino di Catanoso), Parma è andato a prendersi la doppietta al ‘Torri di Modena nonostante l’assenza di Montes in garauno (gran rilievo vincente di Salsi) e grazie ad una gran prova nel box dell’ex Canate in garatre (3/4 con un triplo e un fuoricampo). Dall’altra parte il giovane oriundo della Comcor Matt Marrone non ha ripetuto lo splendido esordio di Nettuno ma Modena si può consolare con un box che pare già in ottima forma (32 valide nel week-end), condizione essenziale per supportare un mound con qualche difficoltà di troppo. Una curiosità. Il derby emiliano ha finito per mettere in vetrina due ex grossetani: Rafael Ozuna ha chiuso con un bel 5/11 mentre Nelwin Sforza ha battuto altri due homer dopo quello di Nettuno.
E a proposito di Grosseto, il Colonie della Maremma ha sfiorato una pesantissima tripletta ai danni della T&A San Marino, finendo per cedere in extremis garatre. Forse motivati anche dalle polemiche della passata stagione, i maremmani si sono presi una parziale rivincita sui titani grazie all’homer decisivo di Lollio e nonostante il pur volitivo Navarro sia ancora lontano dalle prestazioni stellari ante-infortunio. Schiacciante la vittoria in garadue dove Oberto ha dimostrato di poter raccogliere la pesante eredità di Rollandini mentre come già successo a Parma, Riccardo De Santis è calato sulla distanza permettendo ad una coriacea T&A di ribaltare la terza partita anche grazie al non felice rilievo di Ginanneschi. Se il line-up di San Marino alla lunga farà quadrare i conti, i problemi maggiori sul Titano al momento sembrano arrivare invece da quello che l’anno scorso era un punto di forza, ovvero il monte di lancio. Per la formazione di Mazzotti invece qualche problema da risolvere in diamante, dove non c’è più Torcato spostato in campo esterno ma dove continua ad arrivare qualche errore di troppo.
Degna di lode infine l’impresa della De Angelis Godo, che dopo aver conquistato la prima storica vittoria in A1 a spese della Telemarket, è andata a conquistare una preziosa doppietta a domicilio nel derby delle matricole con la Orel Anzio. Naufragati al cospetto di un super Sangilbert, i ravennati si sono rifatti con gli interessi vincendo di misura le due gare del sabato grazie soprattutto alle ottime partenze di Cristian Mura e del sempre più convincente Cody Cillo. Per la formazione di Zoli una doppietta che potrebbe assumere un valore decisivo in chiave salvezza.
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