Categories: Punto e a capo

Corto… e bello

Terza giornata e finalmente si vede sui ruolini la prima tripletta, del Colonie Grosseto ai danni dell´Orel Anzio, ma nello stesso tempo il segno inequivocabile che anche questo campionato è bello ed equlibrato come quello del 2005.
E dopo tre giornate è già il momento di individuare i segnali che sono emersi da questo primissimo scorcio di stagione. La sorpresa più grande probabilmente è quella rappresentata dal Comcor Modena. Si parlava di una formazione che non poteva aspirare a nulla che non fosse una salvezza sofferta, ed invece i "canarini" sono tornati dalla difficile trasferta in casa della T&A San Marino con due vittorie, lasciando al contrario molti dubbi sull´effettivo valore della formazione del Titano. La partenza di Maestri ha aperto un "buco" in un bullpen che, ma siamo sempre nel campo delle ipotesi, l´utilizzo delle nuove palline ha ulteriormente accentuato. Si cominciano a rivedere i fuoricampo, e nel contempo un lanciatore come Casseri fatica a ripetere le prestazioni dello scorso anno. Sicuramente i vicecampioni d´Italia sono la sorpresa, ma in negativo, di questo inizio.
Danesi Nettuno e Telemarket Rimini sono invece le conferme rispetto alla vigilia. La prima dispone della migliore coppia per il venerdì sera, quella rappresentata dal duo formato da Sanchez e Ventura, con la consacrazione di Costantini partente per garatre. Il lavoro negli anni di Bagialemani, che ne ha centellinato le presenze permettendogli di crescere con calma, si comincia a vedere. In riva al Tirreno si assiste allo splendido momento di un veterano come Casolari e del rientro col botto di Leo Mazzanti, ma si aspetta anche qualche segnale da elementi ancora in letargo invernale, Guzman su tutti, zero valide nel weekend e anche i primi fischi del pubblico spazientito. I romagnoli dal canto loro attendono la visita del Nettuno con la consapevolezza che i rinforzi mirati del mercato invernale si sono rivelati quelli giusti. Il primato in classifica ne è il segno inequivocabile, gli ultimi innesti di Lucca e del pitcher Marchesano aggiungono ulteriore sostegno a chi vuole i neroarancio sicuri finalisti.
Ma non tutti stanno come le due regine degli anni ´90. In casa Grosseto, ad esempio, la no-hit di De Santis per adesso ha mandato in secondo piano gli interrogativi sulle prestazioni di Torcato e sull´assenza di Gutierrez, e la trasferta di Modena dirà sicuramente di più sul valore attuale dei maremmani. Così come il Ceci&Negri Parma, se vuole veramente recitare un ruolo da protagonista e scrollarsi di dosso l´etichetta di semplice outsider, dovrà evitare molti degli errori e delle ingenuità che sino ad adesso l´hanno costretta a brucianti sconfitte.
Chi ride poco è l´Orel Anzio. Ultimo posto in classifica, quattro sconfitte per un punto nelle prime due giornate. Il triplo ko allo Iannella se non altro ha regalato qualche segnale positivo. Il nuovo lanciatore Farina avrà sì problemi di controllo, ma una volta risolti potrebbe donare qualche certezza, soprattutto sulla rotazione e restituendo a Richetti il ruolo di rilievo, quello che sinora è mancato alla formazione di Morville per poter battagliare veramente alla pari con tutti e conservare il vantaggio che si acquisiva.
Chi non ride per niente è l´Italeri Bologna. Penultima con un bilancio di quattro sconfitte e due vittorie, rimediate sì contro due formazioni candidate per i play off come Nettuno e Rimini e per giunta in trasferta. Ma è bene anche non dimenticare che la situazione non è certo tale da permettere sonni tranquilli ed anzi occorre scuotersi subito se si vogliono centrare i play off. La stagione infatti è ancora più corta, 48 partite anziché 54. Occorre non dimenticarsi nemmeno questo.

Mauro Cugola

Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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