Giornata di scelte per i tre manager italiani delle squadre che difenderanno i nostri colori nella Coppa dei Campioni che scatterà domani in Maremma: per l’Italia, Le Colonie di Maremma Grosseto (padrone di casa e campione in carica) e l’Italeri Fortitudo Bologna (campione d’Italia); per la Repubblica di San Marino, la T&A.
Mauro Mazzotti, dopo gli accertamenti medici di Luca Bischeri, ha deciso di puntare sull’azzurro per il ruolo di ricevitore (ricoperto in questa stagione solo per 20 riprese), tagliando così il dominicano Valera, ancora discontinuo nel box di battuta (175 di media battuta in regular season) e al momento meno importante difensivamente rispetto ai connazionali Gutierrez e Zamora che scenderanno quindi regolarmente in campo rispettivamente all’interbase e in terza. Sul monte di lancio ci sarà Jaime Navarro, assente per infortunio la scorsa stagione nella esaltante settimana di Rotterdam e tornato su buoni livelli nelle ultime due apparizioni (Nettuno e Godo), dopo l’espulsione rimediata a Modena qualche settimana fa. Resterà a guardare, dunque, il rilievo Miniel. Sul monte, dopo Navarro (che partirà domani contro il Balashika), toccherà a Oberto, mentre per la terza partita (sulla carta la più agevole, contro gli sloveni Kraniskj) se la giocheranno, in base anche all’impiego nelle due sfide precedenti, Ginanneschi, Luciani e Cerbone. Già sicuro il nome del pitcher per l’eventuale semifinale: Riccardo De Santis. Per il resto, a completare il diamante, Ramos e Sgnaolin; Ermini, De Santis, Lollio e De Franceschi per i tre posti da esterno e quello di dh.
Marco Nanni ha invece dovuto tagliare obbligatoriamente lo slugger Wady Almonte (289 di media battuta e 9 punti battuti a casa), out per uno stiramento. L’esterno poteva anche essere rischiato, ma Landuzzi (ricevitore da alternare dietro il piatto con il giovane Monari) non è al meglio e quindi la società felsinea ha deciso di confermare per la Coppa, Kelly Ramos che giocherà insieme a Matos e Nunez. Problemi di formazione, quindi, per Nanni che potrà contare però sul monte di lancio su Todd Incantalupo (oltre ai vari Betto, Bazzarini, Morreale, Milano e Ghesini, fuori invece Cueto), ma dovrà fare di necessità virtù per le altre posizioni: in diamante dovrebbe rientrare Liverziani, che chiuderà i varchi insieme ai ‘soliti Dallospedale, Pantaloni e Nunez. All’esterno, invece, rimane in dubbio capitan Frignani e a disposizione rimangono così i soli Landuzzi, Urueta e Bonci. Dh Monari o Dall’Olio, anche se il tesseramento del veterano potrebbe spingere sull’erba Liverziani.
Infine, anche Doriano Bindi dovrà inventarsi una linea di esterni, puntando sui veterani Colicchio e Lonfernini. Infatti, a causa dell’infortunio dell’interbase Azuaje e il rendimento scadente del monte di lancio, il manager che l’anno scorso portò i Titani in finale di campionato, dovrà tagliare l’esterno Casimiro, spostare in diamante Salazar (che nasce comunque interno) e confermare i due lanciatori Figueroa ed Heredia. Con loro, a completare la rotazione, Casseri, Martignoni, Newman, Nyari, Bruera, Romani e Vagnetti. In diamante Rovinelli, Bissa o Benvenuti, Sheldon e Salazar. All’esterno, quindi, Finetti, Lonfernini e Colicchio. Per il ruolo di designato, ovviamente, Max De Biase con i giovani Suardi e Albanese che cercheranno un po’ di spazio alle spalle del catcher titolare Parisi.
Per Bologna e San Marino, rotazione difficile da programmare e decifrare. Il derby ci sarà all’ultima giornata e potrebbe rivelarsi decisivo per l’approdo in semifinale che si giocherà ovviamente il giorno dopo. L’Italeri esordirà domani contro il Neptunus e poi giocherà mercoledì contro la squadra materasso (sempre sulla carta), gli spagnoli del Puerto Cruz. La T&A, invece, avrà un debutto morbido, e poi i due scontri di fuoco. Difficile capire come i due manager vorranno giocarsi i lanciatori (per il Bologna potrebbe lanciare subito Matos, riproponibile così in finale, poi bisognerebbe decidere chi mandare contro il San Marino e chi tenere per l’eventuale semifinale; i Titani invece si presenteranno sì con due lanciatori stranieri, ma rischiano di avere quattro ‘finali una dietro l’altra), anche perché ci sono da tenere in conto una semifinale e una finale. Sotto questo aspetto, oltre alle avversarie del girone, l’urna per il Grosseto è stata sicuramente più favorevole.
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