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All Star Game, l’American League trionfa in extremis per 3-2

Pittsburgh consegna alla storia la settantasettesima edizione della All Star Game con l’American League ancora una volta vincente sulla National per 3-2. Il tutto al termine di una gara bella, tirata ed emozionante come solo questo particolare evento, la ‘classica di mezza estate”, sa dare. La National continua così a fallire l’appuntamento con il successo (oramai non vince dal 1996, 6-0 al Veterans Stadium di Philadelphia).
Mentre la American gioisce per la decima volta consecutiva. Una striscia che non si interrompe da un decennio, fatta eccezione per il pari del 2002 a Milwaukee: da quel momento chi vince l’All Star Game ha il vantaggio di disputare in casa l’eventuale gara7 delle World Series.
All Star Game quindi sempre di più un’esclusiva della American League che però resta in svantaggio nel computo complessivo delle vittorie (41 infatti sono quelle della National, 34 per l’American, più 2 pareggi).
Eppure stanotte le cose sembravano volgere a favore di Lo Duca e compagni che sono rimasti in vantaggio fino al nono inning quando un triplo del seconda base Michael Young (Rangers) ha portato a casa i due punti del definitivo sorpasso. Ma andiamo con ordine: lanciatori partenti Brad Penny (Dodgers) per la NL e Kenny Rogers (Tigers) per la AL, entrambi hanno tenuto per 2 inning subendo un fuoricampo da un punto, Guerrero (Angels) per la AL e Wright (Mets) per la NL, durante la seconda ripresa.
Al terzo Roy Halladay (Blue Jays) si inventa un lancio pazzo che costa il punto del momentaneo 2-1 per la NL. Il risultato non si sbloccherà fino al fatidico nono inning quando, ad un solo out dal vittoria per la NL, il closer Trevor Hoffman (Padres) viene colpito duramente dal potente triplo Michael Young, nominato MVP. Finisce 3-2, in gloria, per la AL.
Immancabile nella classicissima sfida di luglio, anche l’Home Run Derby giunto alla 21esima edizione e vinto da Ryan Howard autore di ben 23 fuoricampo (8 al primo round, 10 in semifinale e 5 in finale) che hanno sbaragliato la concorrenza di atleti del calibro di David Wrights (22), Miguel Cabrera (15) e David Ortiz (13).

Andrea Tolla

Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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