60 ma non li dimostra. Sembra ieri il 1946, quando l’appena fondato Milano cominciava ad assaporare il gusto di quello strano sport ‘Made in USA che le avrebbe regalato otto scudetti tricolori, tre Coppe dei Campioni, tre Coppe Italia, due Coppa delle Coppe, una Supercoppa europea. Sembra ieri, eppure il Milano Baseball compie quest’anno 60 anni. E domenica sarà un giorno speciale, la celebrazione di un compleanno indimenticabile: una grande festa che il club meneghino sta preparando sul diamante dello storico Kennedy di via Olivieri, teatro di tanti successi e che ha onorato tanti campioni italiani e stranieri.
Ci saranno giocatori di tutte le generazioni, dai pionieri di ‘quel Milano di sessant’anni fa
(Doriano Donnabella ed Emanuele Chiapasco sono gli unici due rappresentanti della squadra originaria del 1948) ai giovani talenti del Duemila. Da Guerci ad Allara, da Pasotto a Brusati, eppoi ancora Novali, Passarotto, De Regny, Spinosa, Fraschetti tanto per citare qualche nome.
L’anniversario della fondazione del Milano Baseball 1946 si snoderà durante quasi tutto l’arco della giornata di domenica e saranno tanti gli appuntamenti che si succederanno al Kennedy.
Alle 13 scenderanno in campo per primi i non vedenti: i Thunder’s Five, campioni d’Italia per il secondo anno consecutivo, affronteranno una selezione di atleti provenienti da tutta Italia in una partita di esibizione.
Per onorare Gigi Cameroni, il grande tecnico rossoblù scomparso il 31 agosto scorso e a cui è dedicata tutta la giornata dei 60 anni, verrà organizzato un Memorial che prevede alle 15.30 una partita di baseball di cinque inning tra il Milano e una Rappresentativa delle altre squadre allenate da Cameroni: il Bollate, la Juve, gli Old Rags Lodi, il Sanremo, il Senago e il Genova. E proprio il Genova, che Gigi ha guidato anche quest´anno (nonostante le già problematiche condizioni di salute), sarà presente al completo: dopo la partita di Coppa Italia che giocherà domenica mattina a Modena, la squadra si trasferirà a Milano per partecipare al Memorial.
A seguire la consueta sfida di slow-pitch tra ex-giocatori del Milano che concluderà la giornata sul diamante del Kennedy.
In serata, invece, nell’aula magna del Centro scolastico ‘Piero Sraffa in via F.lli Zoia, 130 (nei pressi del Kennedy) si svolgerà la parte ufficiale della celebrazione con discorsi, premiazioni e cena a cui interverranno giocatori e dirigenti protagonisti di questi primi sessant’anni di attività rossoblu. Anche il presidente della FIBS, Riccardo Fraccari, ed il Presidente del Comitato Provinciale del CONI Milano, Filippo Grassia, hanno assicurato che parteciperanno alla celebrazione. Una serata allietata dalla presenza della cantante Paola Folli (figlia di Giancarlo, grande lanciatore del Milano degli anni Cinquanta-Sessanta) e da Faso, presente anche in veste di ex presidente dell’Ares Milano. Nell’occasione sarà anche disponibile l’aggiornamento del libro sulla storia del Milano.
E domenica sera ci sarà anche un ospite d’eccezione: Ken Wolff, uno dei primi americani della storia del Milano, che torna in Italia dopo 44 anni proprio in occasione della grande festa rossoblu. Wolff ha giocato nell’Europhon del 1962 vincendo lo scudetto. Sarà lui a rappresentare tutti gli stranieri della storia del Milano, assieme a Joel Lono che è lo straniero che vanta il maggior numero di presenze in maglia rossoblu (142). Con loro dovrebbe essere presente un altro straniero d’Italia, come David Sheldon.
"Quando si raggiungono traguardi importanti come questo, viene naturale fermarsi, girarsi e pensare a tutti coloro che non sono più con noi. Basta un nome, Gigi Cameroni, per raccoglierli tutti, per rivedere il lunghissimo cammino che ci ha portato dove siamo oggi dice Marco Giulianelli, l’attuale Presidente del Milano Baseball 1946, alla vigilia dell’atteso evento – E’ doveroso rivolgere un pensiero alle nostre radici, dedicandogli un giorno speciale come stiamo facendo, ma deve essere un attimo perchè il nostro sguardo non può che essere rivolto al futuro. Rifletto spesso sulla grande distanza che separa il Milano Baseball di oggi non solo da quello delle Coppe dei Campioni (eventi degli anni ´70), ma anche dalle odierne società di serie A1. In questi momenti, capisco come una grande tradizione, l´esempio delle tante persone per merito delle quali oggi abbiamo una eredità difficile, ma bellissima, da portare avanti riesca a darci la forza per costruire l´anniversario dei prossimi 60 anni".
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