Saranno indicati sul roster con una sigla ben evidente e nel line up con un asterisco. Dovranno essere almeno cinque, tutti in campo, i cosiddetti "Asi" ovvero atleti di scuola italiana che da questa stagione rappresentano una vera e propria novità. Forse la più significativa oltre all´esordio della "Ibl". Frutto di scelte fatte dal Coni per incrementare i vivai e che la Federbaseball ha sposato arrivando gradualmente alla stagione che va ad aprirsi e che prevede questo obbligo. Non sono mancate polemiche e aspettiamoci qualche "scivolone" iniziale da parte delle società, anche se la circolare attività agonistica è chiarissima in questo senso. Intanto chi sono gli "Asi": l’atleta italiano nato e residente in Italia e tesserato per la prima volta in Italia. L’atleta italiano, diciamo per comodità l´oriundo ovvero con doppio passaporto che non rientra nella situazione precedente diviene ‘Asi" dopo 6 anni di tesseramento nel baseball, anche non consecutivi. Sono "Asi" anche quegli stranieri che per quattro anni hanno svolto attività nelle categorie giovanili come previsto dalla delibera del consiglio federale 39 del 31 gennaio 2004 e che hanno acquisito tale status la stagione scorsa. Il resto? Dichiarazioni e verifiche, perché in assenza del previsto numero di "Asi" indicato "L’arbitro non darà inizio alla gara qualora non sia rispettato il numero minimo richiesto". Non solo, "la presenza in campo di un numero di Asi inferiore a quello previsto (…) o la mancanza dei requisiti per essere definito come Asi, comporta la perdita della gara oltre ai provvedimenti disciplinari". Insomma, si fa sul serio e nella massima serie il vincolo è di cinque "Asi" sempre in campo con un incontro riservato al lanciatore di scuola italiana, in A2 e B il vincolo è di sei, in C1 e under 21 di sette, incluso il lanciatore. Oltre l´aspetto "ragionieristico" della vicenda, con tanto di tabella della Fibs che indica per un roster di 24 quanti "Asi" debbono essere inseriti e via via a scendere, ricordando che si arrotonda per eccesso e quindi se ci sono 17 giocatori gli "Asi" dovranno essere 9, il discorso è anche di natura tecnica. Cosa cambierà per le otto squadre in corsa nella massima serie? In alcuni casi c´è chi ha giocatori dalla lunga militanza come "oriundi" che automaticamente sono "Asi" ma è chiaro che essendo – e giustamente – la norma molto restrittiva, sara´ necessario avere quella che nel calcio chiamano "panchina lunga". Anche per inserire un pinch-runner, del resto, non basterà più avere nel dug out un corridore particolarmente veloce, perché se deve prendere il posto di un "Asi" dovrà essere tale anche lui. Questo avrà da un lato un´incidenza evidente anche sulle scelte dei tecnici, dall´altro consentirà a qualche giovane di buone speranze di giocare più di quanto ha fatto finora. Al tempo stesso porterà inevitabilmente a qualche esordio in A/1 "facile" e non così meritato. In ogni modo la norma è questa e il presidente della Fibs, Riccardo Fraccari, nell´intervista pubblicata dal sito federale non ha usato mezzi termini: "La normativa sugli ASI è stata scritta condividendo le indicazioni del CONI sulla necessità di tutelare i vivai e allo scopo preciso di incentivare gli investimenti sui settori giovanili. E´ un fatto che la presenza di giocatori italiani ma di scuola straniera stava diventando esagerata anche nelle serie inferiori. Che qualcosa andasse fatto era evidente e, sinceramente, avevamo raccolto diverse indicazioni da più parti che avevano rafforzato questa convinzione. La delibera risale all´inizio del 2004 e gli obblighi in vigore quest´anno sono stati anticipati dalla ´Circolare Attività Agonistica 2006; quindi le società hanno avuto tutto il tempo per attrezzarsi. Addirittura, lo scorso anno c´erano state pressioni per anticipare di un anno l´entrata in vigore della normativa. Trovo del tutto sorprendente che oggi qualcuno si accorga che la normativa gli va un po´ stretta e cerchi di percorrere scorciatoie di vario tipo invocando l’era della ‘globalizzazione’ e della ‘forte immigrazione’. Personalmente, quando desidero del vino non è che bevo un bicchier d´acqua per risolvere il problema…." Oltre gli "Asi" un´altra importante novità sarà quella relativa alla comunicazione. La copertura mediatica sarà ancora garantita da Raisport e dal circuito delle tv locali ma dal 2007 l´ufficio comunicazione e marketing Fibs trasmetterà in "play by play" su internet ogni gara del campionato e aggiornerà in tempo reale le statistiche, in collaborazione con il Cnc, da inserire sul sito federale e da inviare ai media tramite i comunicati stampa. A tale scopo si dovranno attrezzare le società di A/1 con collegamenti e spazi adeguati, disponibilità di una zona-interviste, possibilità per i giornalisti di svolgere senza intralci il loro lavoro.
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