Mentre il baseball USA celebrava la giornata inaugurale del campionato di Major League, il miliardario Sam Zell rilevava l’intero gruppo editoriale statunitense Tribune (che controlla fra gli altri i quotidiani Los Angeles Times e Chicago Tribune) per 8,2 miliardi di dollari.
Al tempo stesso, è stata contestualmente annunciata la vendita alla fine della stagione 2007 dei Chicago Cubs, squadra sulla cui tradizione negativa alle World Series (a secco da quasi 100 anni, l’ultima volta fu nel 1908) sono stati versati fiumi di inchiostro. Che però nonostante tutto mantiene un suo fascino e funziona piuttosto bene in termini di business.
Zell, che è già proprietario dei Chicago Bulls e dei White Sox, non ha rilasciato dichiarazioni sui motivi che lo hanno portato alla decisione di cedere i Cubs, nonostante questi rappresentino uno degli asset più importanti del Tribune (pubblico in crescita negli ultimi anni con record nel 2004 – 3.170.184 presenze e totale spettatori oltre i 3 milioni nel 2005 e 2006).
Partecipare alla gara d’asta per il club del North Side e per lo storico Wrigley Field, è stato di sicuro un atto speculativo. Gli analisti hanno stimato che per acquistare i Cubs occorrerebbero oggi circa 600 milioni di dollari, forse più, ben lontani dai 20 milioni e mezzo di dollari pagati dal Tribune nel 1981.
Non dovrebbe essere quindi battuta la cifra record di 660 milioni di dollari sborsati 5 anni fa per i Boston Red Sox da una cordata capeggiata da John Henry, ma sicuramente sarà ben superiore al totale ai milioni spesi per Washington Nationals (450), Los Angeles Dodgers (430), Milwaukee Brewers (223) e Atlanta Braves (461).
"I Cubs sono una grande franchigia, con una grande storia e tradizione" ha commentato il Commissioner Bud Selig a Chicago, durante l’opening game tra White Sox e Indians.
Che i Cubs potessero essere oggetto di interesse da parte di potenziali acquirenti lo si era capito già lo scorso anno quando si fecero i nomi dei miliardari Mark Cuban, Jerry Colangelo e l’attore Bill Murray insieme ad altri imprenditori dell’area di Chicago.
Ora la missione principale del colosso Tribune, prima della cessione dei Cubs, è di cancellare l’onta di 99 anni di digiuno. Certo che l’inizio non è stato dei migliori vista la sconfitta per 5-1 patita contro i Cincinnati Reds. Prima di scendere in campo Lou Piniella, nuovo allenatore dei Cubs, aveva avvisato i suoi giocatori di non farsi influenzare dalla notizia della cessione.
"Non cambieremo" ha detto "La squadra deve continuare a giocare come ha sempre fatto. Ho detto ai miei ragazzi che quando chiude con un’attività, loro non possono farci proprio nulla. L’unica cosa che possono controllare è ciò che fanno in diamante."
La vendita della squadra deve essere approvata dalla Major League Baseball.
This post was published on 3 Aprile 2007 17:50
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