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Un occhio al campo, un occhio agli scontri diretti

Un ultima giornata con i verdetti già scritti? Proprio così. A meno di clamorosi rovesci, nella settima giornata di ritorno c’è solo da capire quali saranno gli incroci delle due semifinali che inizieranno subito da venerdì prossimo.
Cominciamo con la squadra che ha tratto di più dallo scorso fine settimana, quello in cui la classifica ha vissuto una svolta per certi versi definitiva. La Danesi Nettuno ospita sul proprio campo un Avigliana già matematicamente retrocesso, che ormai ha poco o niente da chiedere a questo campionato se non chiudere a testa alta. Motivazioni valide, ma certo un po’ deboli di fronte agli stimoli di un Nettuno rinfrancato dalle due vittorie di Parma e dalla classifica che gli regala un quarto posto insperato sette giorni fa e da difendere assolutamente.
La formazione di Bagialemani sa però benissimo che non può concedersi distrazioni di sorta. Uno, perché già all’andata i piemontesi le giocarono un brutto scherzo. Due, perché in teoria la Telemarket Rimini anche se con il morale sotto i tacchi è ancora virtualmente in gioco, e in caso di arrivo a pari merito con i tirrenici passerebbe il turno. La formazione di Mike Romano riceverà proprio la visita del Cariparma, che è in lotta per la prima posizione con l’Italeri Bologna, la quale a sua volta ospita una T&A San Marino anch’essa teoricamente ancora in gioco, fermo restando che dovrebbe compiere un’autentica impresa (cosa che gli sta riuscendo peraltro abbastanza facilmente negli ultimi tempi) e sperare in buone notizie dagli altri campi. Un’altra squadra che ormai ha poco da chiedere al campionato è il De Angelis Godo, che ospita un Mps Grosseto che è ad una sola partita di distanza dal duo di vetta.
Sostanzialmente, nemmeno in questa ultima giornata ci si dovrebbe annoiare. Non fosse altro che ci sarà chi vorrà rendersi la vita più facile nei play off. Chi evitare? Difficile dirlo su due piedi, ognuno ha la sua. Per capire meglio che tipo di calcoli potrebbero essere fatti, vale la pena riassumere quelle che sono le situazioni negli scontri diretti in caso di arrivo a pari merito, considerando tutte le squadre ancora matematicamente in lotta per un posto in semifinale. In caso di ulteriore parità, si considera la squadra immediatamente superiore in classifica, e poi dopo essere arrivati sino alla prima si scende verso quelle che seguono.
Partiamo dalle due prime della classe. L’Italeri è in vantaggio 4-2 sia contro Parma che contro Rimini, è in pareggio con il Nettuno, è sotto 2-4 contro Grosseto. Col San Marino all’andata vinse tre partite. Il Cariparma è avanti solo col San Marino (5-1), è pari col Grosseto ed è sotto 2-4 sia contro Bologna che contro Nettuno. Col Rimini all’andata vinse tre volte.
Scendendo si arriva all’Mps Grosseto, che è in vantaggio con San Marino (5-1) e con Bologna (4-2), è pari con Nettuno e Parma ed è sotto solo contro Rimini (2-4). La Caffè Danesi Nettuno è avanti 4-2 solo con Parma, poi è pari con Bologna, Grosseto e San Marino ed è sotto 2-4 con Rimini.
Infine le due romagnole. La Telemarket Rimini è avanti 4-2 sia contro Nettuno che contro Grosseto, è sotto con Bologna (2-4) e San Marino (1-5). La T&A San Marino è avanti contro il Rimini, pari col Nettuno e sotto 1-5 con Grosseto e Parma.
Il venerdì si giocherà senza far calcoli di sorta, ma da sabato pomeriggio la tentazione di dare un’occhiata a questa ‘matrice matematica” degli scontri diretti che vi abbiamo appena elencato sarà… molto alta.

Mauro Cugola

Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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