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Eenhoorn in corsa per il premio di “Allenatore dell’anno”

Per la terza volta il manager della nazionale olandese di baseball, Robert Eenhoorn, è in nomination per il prestigioso riconoscimento di ‘Manager of the year”. Martedì prossimo,18 dicembre, durante l’atteso Gran Gala dello Sport olandese, sarà possibile eleggere Eenhoorn oppure l’allenatore di calcio Foppe de Haan (due campionati europei consecutivi con la Nazionale juniores) o del pattinaggio di velocità Gerard Kemkers (due titoli mondiali, con Irene Wust e Sven Kramer).
Eenhoorn è ancora in lizza con il baseball dopo le due precedenti apparizioni del 2003 e del 2005, quando aveva avuto sempre gli allenatori di calcio e di pattinaggio come diretti concorrenti. La serata di gala verrà trasmessa in diretta TV dalla rete nazionale NOS ed includerà anche le votazioni per il miglior atleta maschile e femminile del 2007, nonché la squadra sportiva dell’anno.
Eenhoorn si è detto dispiaciuto che ‘la sua squadra non ha conquistato la nomination, l’avrebbe meritato molto più di me dopo le due semifinali mondiali consecutive”.
Una gran bella soddisfazione per il manager della nazionale olandese che pochi giorni fa, dopo l’annuncio del suo ritiro al termine delle Olimpiadi di Pechino, aveva detto al quotidiano fiammingo ‘De Telegraaf” di sentirsi particolarmente desideroso di voler migliorare il baseball europeo, anche fuori dall’Olanda.
‘Dopo Pechino saranno 8 gli anni trascorsi alla guida della squadra nazionale e sarò quindi pronto per un´altra sfida – ha rivelato Eenhoorn attraverso le pagine del ‘De Telegraaf” – E questa mia intenzione si è rafforzata recentemente, perché penso che posso fare ancora di più per tutto il mondo del baseball, non solo olandese, ma anche nel resto d’Europa che può quindi diventare molto più forte. Occorre però realizzare un movimento più strutturato nel continente. Nel modo attuale non riusciremo mai a sfondare e, per questo motivo, voglio concentrarmi su questo obiettivo”.
La decisione di Eenhoorn di lasciare la guida della nazionale era stata comunicata ai suoi giocatori prima della partenza da Taipei verso Amsterdam. Solo successivamente è arrivata la nota ufficiale della federazione olandese KNBSB in cui si comunicava che il 39enne Robert Eenhoorn avrebbe abbandonato dopo Pechino 2008 (oppure dopo il secondo World Baseball Classic nel caso in cui l’Olanda venisse invitata).
Come giocatore Eenhoorn ha vestito la maglia del Neptunus Rotterdam, degli Haarlem Nicols, dei New York Yankees, degli Anaheim Angels e dei New York Mets.
Come allenatore è stato nel dug-out del Neptunus ed, appunto, 8 anni con la nazionale ‘orange”, assistito da coach americani di primo piano come Davey Johnson e Jack Hubbard.
Con Eenhoorn la nazionale olandese ha sempre vinto il Campionato Europeo, è arrivata in semifinale nel Campionato del Mondo due volte consecutive ed ha conquistato la medaglia d’argento alla Coppa Intercontinentale dopo aver perso ai supplementari contro Cuba.
Qualche tempo fa, Eenhoorn aveva espresso la propria opinione in merito alla questione del ricorso presentato dalla Federazione Olandese sulla posizione dell’azzurro Giovanni Carrara, respinto dalla Commissione Tecnica del 29esimo Campionato Europeo. Secondo la Federazione Olandese, Carrara non poteva essere eleggibile per il torneo avendo rappresentato il Venezuela nel World Baseball Classic 2006 e non aveva quindi rispettato il periodo di 3 anni prima di tornare sulla ribalta internazionale come giocatore dell’Italia. Il ricorso era stato però respinto in quanto il WBC non era un torneo riconosciuto dalla federazione mondiale IBAF.
‘Ho letto con stupore la notizia in inglese riportata dal sito della FIBS – ha affermato Eenhoorn – traspariva l’irritazione italiana per la protesta olandese contro la partecipazione di Giovanni Carrara al Campionato Europeo, riportata anche dal sito Honkbalsite. Lo staff tecnico olandese ha sempre portato rispetto alla squadra italiana e al suo staff, così come rispettiamo la Germania, la Spagna e tutti gli altri paesi. Non sono stati gli olandesi ma gli italiani ad aver avanzato dubbi in due occasioni per irregolarità sulla nazionalità di giocatori”.
Subito dopo l’allenatore della nazionale olandese, anche il presidente della KNBSB, Ruud van Zetten, ha detto la sua: ‘E’ importante per il baseball europeo e quello mondiale che vengano prese decisioni chiare con relativi follow-up. Nel caso di Carrara noi ci siamo opposti perchè non aveva il diritto di giocare per l’Italia, ma il comitato del Torneo ha deciso in altro modo. Abbiamo accettato quella decisione, ma adesso stiamo cercando di avere regole trasparenti dalla CEB e dalla IBAF”.
Ancora Robert Eenhoorn: ‘Per quanto riguarda la nostra nazionale, 23 dei 24 giocatori sono nati in Olanda e hanno la nazionalità olandese da sempre. Le Antille Olandesi appartengono all’Olanda come la Sicilia appartiene all’Italia. Soltanto Leon Boyd, nato in Canada da madre olandese ha scelto una seconda nazionalità. In aggiunta, 20 dei 24 giocatori hanno giocato nella Hoofdklasse, il massimo campionato olandese, la KNBSB Major League, e prima ancora sono cresciuti nelle nostre leghe minori. Infine, credo che usare parole come fear for losing, paura di perdere, non è molto saggio, ma accetto la libertà di espressione per il responsabile top di un altro paese”.

EUROPEAN COACH CLINIC – Record assoluto di partecipanti, oltre 100, per la ventunesima edizione dello ‘European Coach Clinic” svoltosi lo scorso weekend a Rotterdam ed organizzato dalla KNBSB. Eenhoorn è stato uno dei protagonisti sia nella preparazione che come docente. Dieci i coach provenienti da Bielorussia, Serbia, Svezia, Germania e Belgio, ma erano presenti anche istruttori americani della International Sports Group. Uno dei momenti più importanti del clinic è stato il contributo di Rick van den Hurk intervistato da Brian Farley circa la sua straordinaria stagione con i Florida Marlins. Il video registrato dell’intervista a van den Hurk, persona spontanea e sincera anche in TV, è stato lanciato dalla KNBSB sul sito federale.

Pim Van Nes

E' corrispondente dall'Olanda per Baseball.it e per Mister-Baseball.com. ma segue le vicende del baseball e softball italiano anche per i siti olandesi Honkbalsite.com e Softbalsite.com. In passato, Pim Van Nes ha collaborato con la testata "Tuttobaseball" e con le riviste olandesi "Inside" e "Honkbal en Softbal Nieuws". Nel biennio 1984-1985 ha contribuito all'Enciclopedia del Baseball di Giorgio Gandolfi e Enzo Di Gesù realizzando uno speciale di 5 pagine sulla storia del baseball in Olanda. Tra il 1982 e il 2005, ha svolto la sua attività professionale presso le Ambasciate olandesi di Parigi, Kuwait City, Cairo, Algeri, Rabat, Ankara e Dubai.  

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