Nella primavera americana fioriscono rigogliosi anche i tulipani olandesi.
Prima del previsto, tra i tanti giocatori che si ebiscono con le rispettive squadre tra Grapefruit e Cactus League, gli oranges sono stati da subito schierati dai rispettivi club nelle gare di pre-season guadagnandosi un posto di primo piano.
Così, prima di John Smoltz e Tom Glavine, per aprire il programma dello spring training degli Atlanta Braves, è stato scelto il lanciatore Jair Jurrjens (22 anni in 29 gennaio scorso).
La squadra di Bobby Cox, che doveva incontrare i Los Angels Dodgers lo scorso weekend, ha fatto debuttare proprio l’olandese, lo scorso anno con la casacca dei Tigers (il giorno di ferragosto aveva esordito in casa dei Cleveland Indians incassando l’unica sconfitta nelle Major pur ottenendo in seguito 3 vittorie e 3 no-decision sul monte di Detroit).
Come tutti i lanciatori, in questa fase pre-campionato, anche Jurrjens è rimasto solo due riprese nel match contro peraltro l’ex-Braves e suo connazionale Andruw Jones, esterno dei Dodgers.
Anche se il line-up di Atlanta era farcito di grande nomi (Johnson, Escobar, Chipper Jones, Teixeira, Francoeur, Kotsay, Diaz e Lopez), erano però stati i Dodgers i primi a colpire i lanci dell’olandese Jurrjens, che ha concesso un singolo e un doppio prima di essere rilevato nella terza ripresa, sostituito dal 30enne Buddy Carlile (vincente a fine gara, 10-3 per i Braves).
Venerdi è stata la volta di Rick van den Hurk. Nella partita tra Florida e Baltimore, l’olandese ha difeso il monte dei Marlins durante la terza e la quarta ripresa quando il punteggio era già a favore degli Orioles. Van den Hurk ha tentato di contenere l’attacco di Baltimore subendo un punto, ma gli avversari hanno poi preso il largo sugli altri 5 lanciatori schierati dopo Van den Hurk.
Il presidente dei Marlins, Jeffrey Loria, sta costruendo un nuovo stadio per la squadra di Miami che potrebbe ospitare la All-Star Game ma sopratutto il World Baseball Classic. Chissà se Van den Hurk potrà difendere il vessillo olandese nello stadio di Miami, visto che al momento non ha ancora esordito in Nazionale.
Straordinaria la seconda partita degli spring-training 2008 di Wladimir Balentien, l’esterno olandese dei Seattle Mariners. Dopo aver contribuito alla vittoria di venerdì per 5-3 contro i San Francisco Giants, il 23enne slugger poche ore dopo è tornato di nuovo in campo nella gara contro i San Diego Padres.
Balentien ha portato davvero bene: dopo il recupero dei Mariners (da 0-5 nel quarto inning al 5-4 nella quinta ripresa) Balentien ha battuto un fuoricampo da un punto che valeva il 6-4, ma nella nona ripresa Seattle festeggiava anche il secondo fuoricampo di Balentien, ben più importante, con un corridore in base che consentiva di pareggiare (10-10). Inutile però, perché nel nono turno San Diego segnava il punto decisivo (11-10).
L’ottima prestazione dell’olandese (2 su 3 e 3 punti battuti a casa) è stata premiata con l’inserimento da partente nel line-up dei Mariners (in difesa come esterno sinistro).
Altri olandesi sono scesi in diamante con le rispettive franchigie, anche se provenienti dalle Minors: l’interbase Hainley Statia, l’esterno Rogear Bernadina e il terza base Yurendel de Caster.
I Washington Nationals hanno schierato due olandesi nella stessa gara, Bernadina e De Caster, contro i Baltimore Orioles. Statia è stato utilizzato invece come interbase nella gara dei Los Angeles Angels contro i Texas Rangers (vinta 3-2 con un grande ottavo inning con 3 segnature).
Per finire, l’ex-Atlanta Braves Andruw Jones ha esordito nell’incontro tra Dodgers e New York Mets: 2 valide di Los Angeles, una di Jones. Troppo poco per evitare lo shut-out (1-0) dei Mets.
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