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Paternò-Milano, pari e patta in diamante

nDoveva essere la sfida del riscatto e lo è stata solo a metà. I guerrieri arancio-neri non riescono a vincere due partite di fila contro il Milano 1946, neanche all'interno delle mura amica con i tifosi che non hanno mai fatto mancare il loro sostegno.n

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nIn gara-1 (terminata 10-2 per i Warriors Paternò) grande prova della difesa. Il manager Benedetto Falcone attua la rivoluzione già annunciata in settimana e sposta Sforza in terza base, Cascio passa in prima, Astuto in seconda. "Non voglio puntare il dito contro nessuno- afferma Falcone- ma le statistiche ci condannavano impietosamente. Sforza è un terza base di ruolo ma lo avevo messo in prima perché il nostro titolare in quel ruolo, Neal Murray, sarà disponibile solo a maggio".n

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nAnche dal punto di vista caratteriale il primo match ha convinto tutti perché " reagire immediatamente dopo le 2 sberle prese al primo inning poteva risultarci fatale".n

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nGrande prestazione, l'ennesima, di Nelwin Sforza che ha realizzato uno splendido fuori campo al quarto inning e collezionando 2 valide su tre turni di battuta con 3 punti prodotti:" Mi sentivo in splendida forma- sottolinea il battitore- ed ho avuto la fortuna di colpirla perfettamente. In difesa finora mi sono sacrificato in prima base per il bene della squadra, ma la mia parte di diamante da sempre è la terza base. Oggi, dopo 26 errori di fila, siamo riusciti ad essere semplicemente perfetti e a non concedere niente alle mazze avversarie" .Sul monte di lancio Franklyn Torres colleziona 8 strike-outs.n

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nIn gara-2, vinta dal Milano per 7-2, la musica è decisamente diversa: lo si capisce quando un Pepito D'Ignoti sotto tono viene sostituito sul monte di lancio con Carlos Novara. In attacco le mazze arancionere non riescono a combinare nulla ed al quarto inning le valide sono appena 2 (Sforza e Sharp) con 7 eliminazioni al piatto. Merito soprattutto dell'italo-argentino del Milano, Lisandro Corba, che nell'arco delle nove riprese concederà appena 5 valide mettendo a segno ben 12 strike-outs. Ma i lombardi avevano già preso un certo vantaggio (5-0) all'inizio del settimo con Parisini straordinario nel box (3 su 4).n

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n"Domenica niente ha girato per il verso giusto- afferma Arcangelo Cibati, salito sul monte di lancio all'ottavo inning dopo aver difeso il cuscino di prima – personalmente non sono riuscito a vedere neanche la prima base, collezionando 3 strike out su tre turni di battuta".n

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