"Mi ero preso un po' di tempo nel weekend e fino a oggi, perché avevo bisogno di riflettere ancora… ma stasera sono convinto di aver fatto davvero la cosa più giusta. Vado via dal Nettuno a testa alta, comunque sereno di aver fatto fino in fondo il mio dovere da giocatore, da dirigente e per ultimo da allenatore". Sono le prime parole di Ruggero Bagialemani, dopo l'ufficializzazione della Danesi Nettuno nel tardo pomeriggio delle sue dimissioni da manager, già anticipate da Baseball.it
Una giornata particolare per "Pantera", come lo chiamavano affettuosamente i suoi tifosi. Da oggi non è più l'allenatore del Nettuno, di quella squadra di cui aveva fatto parte per quasi 40 anni: "Esco dal baseball. E' stata la mia vita dal 1969 fino ad oggi, da quando avevo 6 anni. Altre proposte? Sì, ne ho già ricevute, anche interessanti, come pure tanti attestati di stima da tutta Italia. Ringrazio tutti quelli che mi hanno dimostrato così tanto affetto e simpatia, però adesso ho bisogno di riposarmi un po' e stare lontano dal baseball. Non lo so se ne riparleremo ancora, però adesso sento di dovermi dedicare alla mia vita privata e di mettere un po' di ordine alle mie cose".
Lo staff dirigenziale del Nettuno ha preso atto delle dimissioni e attraverso il DS De Carolis fa sapere che la società si riunirà presto: "Dobbiamo fare una riflessione e poi decidere". Sulla stessa linea anche il vice presidente Franco Piras: "Prendiamo atto delle dimissioni di Bagialemani, al più presto sentiremo anche Ruggero e poi prenderemo la decisione migliore per le sorti del Nettuno".
Bagialemani ha confermato di aver consegnato nei giorni scorsi la famosa lettera con cui si allontanava dal Nettuno: "Ho rimesso il mio mandato alla società perché non c'erano più le condizioni per andare avanti. Ringrazio i dirigenti per questi anni trascorsi insieme, e lo staff tecnico che ha collaborato con me. Ritengo che è stato fatto un ottimo lavoro. Ho preso la squadra in una fase di ricambio generazionale, ed oggi lascio un gruppo da anni al vertice del baseball italiano e campione d'Europa. Non ho rimpianti e recriminazioni, ma sono deluso ed amareggiato, mi sento di aver dato il massimo per il Nettuno. Della squadra non voglio parlare, dico solo che secondo me è un gruppo pronto per vincere e gli auguro di farlo sin dal prossimo anno".
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