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I Mondiali ed i dilemmi della Comunicazione

Ci siamo sbagliati. Si, avete capito bene. Abbiamo preso un abbaglio. Anche noi. Pur facendo verifiche e controverifiche. Si può essere tratti in inganno e alle volte… ci si casca. Ma iniziamo con ordine, da una certezza, che è poi derivante da un nostro errore, visto che avevamo scambiato per ufficiale un sito del Mondiale che invece raccoglieva solo info generiche con un bel countdown in bella evidenza.
In definitiva, a meno di nove mesi dall'inizio di una manifestazione che si preannuncia di portata globale e di importanza vitale per il baseball e il suo rapporto con le Olimpiadi, la IBAF, massimo organismo associativo internazionale, non ha rilasciato alcun sito Internet a cui fare riferimento per l'evento. Unico portale che contiene informazioni ufficiali è al momento quello della IBAF stessa. A questo si stanno affiancando le edizioni locali predisposte dalle federazioni ospitanti le varie fasi della manifestazione. A tal proposito vi segnaliamo l'eccellenza: il sito predisposto dalla Federbaseball tedesca . Per quanto completamente visibile utilizzando i browser tipici del sistema Mac, si tratta di un portale graficamente notevole, ma aspetto ancor più importante è la possibilità di acquistare già ora i biglietti per le partite ospitate nella città di Ratisbona la prossima estate. Uno sforzo di comunicazione questo che premierà certamente gli organizzatori locali che già nel mese di novembre dello scorso anno, dopo la costituzione di una Operating Company, avevano ottenuto dalla stessa IBAF un contributo di 50.000 euro a sostegno delle spese legate all'ospitalità dei quattro team assegnati alla sede tedesca oltre ad una serie di concessioni di autonomia operativa per la ricerca di partner pubblicitari disposti ad investire nella manifestazione. Una comunicazione quella messa in campo dalla locale società dei Legionari di Ratisbona, responsabile del comitato organizzativo locale, che nulla ha da invidiare a realtà contraddistinte da possibilità di investimenti ben maggiori. Basta visitare il sito del club per capire di cosa stiamo parlando: aggiornamenti periodici sullo stato d'avanzamento dei lavori di ampliamento del Armin-Wolf Arena (fino ad oltre 11.000 posti a sedere), link al minisito legato alla Coppa del Mondo, etc. …
Una differenza, quella con i tedeschi, difficile da colmare in poco tempo anche perchè agli italiani non è ancora dato sapere dove poter andare a seguire le gesta dei propri atleti. A nove mesi dal Mondiale, ed a tre circa dall'inizio dei campionati nazionali, non è stato ancora diramato l'elenco delle città ospitanti la manifestazione continentale. Ciò significa che con tutta la buona volontà dei singoli comitati organizzativi locali interessati difficilmente si riuscirà a realizzare quei lavori di restauro e aggiornamento dei nostri diamanti necessari a renderli maggiormente accoglienti e, soprattutto, a norma rispetto ai requisiti IBAF. Ma anche i tempi "tecnico-burocratici" per l'ottenimento di fondamentali sussidi pubblici per la realizzazione dei suddetti lavori saranno difficilmente conciliabili con i tempi "pratico-realizzativi" necessari.
Conseguentemente di difficile smentita è il fatto che un nuovo stadio a Roma volto ad ospitare la finale del Torneo sicuramente non sarà pronto per l'evento stesso. Ciò nonostante in Italia le cose le abbiamo fatte in grande: conferenza stampa in pompa magna con tanto di Ministri ed Onorevoli. Quello ci viene bene…
Per dovere di cronaca dobbiamo anche menzionare cosa sta facendo la IBAF in Svezia, in collaborazione con la locale Federazione, ovvero sta da tempo provvedendo alla realizzazione di un nuovo diamante appositamente progettato per il Mondiale ormai alle porte.
Passano le ore, i giorni e le settimane. Febbraio è ormai alle porte ma di comunicazioni ufficiali, via web o altri canali tradizionali, dalla nostra Federazione nulla traspare all'orizzonte. Probabilmente si spera che, sul filo di lana e col sorriso sulle labbra, la tipica simpatia "italica" sia sufficiente a sopperire a tutto ciò. Speriamo.

 

Marco Micheli

Nato nel 1980, metà trentino e metà vicentino (ma veronese d'adozione), vive e lavora a Milano dove si occupa della comunicazione nel Sud-Europa per Boston Consulting Group (BCG), la multinazionale della consulenza aziendale. Grande appassionato di tutto ciò che è USA, dallo sport ai "dunkin' donuts", dai grattacieli della East Cost alle spiagge assolate della West. Marco scopre il baseball all´età di 10 anni quando, complice un regalo della madre insegnante, inizia a calpestare lo storico diamante della Polisportiva Praissola sotto la guida del "mitico" Bissa. Gli anni dell´università lo allontanano dalla terra rossa, prima a Feltre e poi a Milano. Ma è con il conseguimento della laurea in Relazioni Pubbliche allo IULM di Milano e il conseguente viaggio-premio a Boston che si ritrova e decide di curare la comunicazione dei Dynos Verona. Due anni favolosi, densi di soddisfazioni e ricordi indimenticabili, impegnato nella promozione del sodalizio scaligero sulla stampa locale e sportiva. Per Baseball.it scrive del "batti e corri" giocato nella sua terra, il Nord-Est, ma non disdegna di "intrufolarsi" anche in questioni a carattere nazionale e internazionale.

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