Giocano in nome delle loro origini, per onorare la memoria dei nonni. Di chi partito dall'Italia per le "americhe" ha consentito loro di avere un futuro roseo. Anche per questo saranno ricevuti oggi nel primo pomeriggio al Consolato e non a caso la comunità italiana di Toronto è mobilitata per la "sua" nazionale. I giocatori, invece, vestono la maglia dell'Italia per dire che i "paisà" ce l'hanno fatta e loro ne sono la dimostrazione più lampante.
Contratti milionari, carriere male che vada nelle "minors", il sogno del baseball a livello professionistico che hanno tutti i ragazzini americani. Loro l'hanno realizzato e ora vogliono aiutare l'Italia a fare una bella figura, perché come ha ricordato Mike Piazza – tre anni fa dietro al piatto di casa base, oggi coach dei battitori: "Questa è la strada giusta per far crescere il baseball anche in Italia. Certo non sarà mai come il calcio, ma può essere uno sport importante e io sono eccitato dall'idea di far parte di coloro che possono far diventare questa ambizione una realtà".
E con lui i giocatori che hanno accettato di far parte dell'avventura, alcuni dei quali avevano già i documenti pronti quando la FIBS li ha contattati. Come Mark Di Felice, originario dell'Abruzzo: aveva già con sé il certificato di naturalizzazione del bisnonno. Stesso discorso per BJ Lamura, origini siciliane e documenti già in mano al primo contatto. Ci sono, intorno ai giocatori di major che giocheranno con l'Italia, tante storie di emigrazione che sono sogni realizzati dall'altra parte del mondo. Ma c'è anche chi avrà in Italia una tifosa speciale, come Chris Denorfia: la nonna vive in provincia di Benevento. E ancora Jason Grilli che sarà in campo a difendere anche le sue origini emiliane, Dan Serafini che ha il nonno, Vito, proveniente dalla Romagna, come Francisco Cervelli del quale il papà è ancora cittadino italiano e arriva da Reggio Emilia. Si "scende" verso l'Abruzzo, Pescara, per trovare i parenti di Valentino Pascucci. Era di Potenza, invece, il bisnonno di Lenny Di Nardo.
Folta la presenza di originari della Campania: Adam Ottavino ha il nonno Adamo proveniente dalla provincia di Napoli che non ha mai rinunciato alla cittadinanza e ha ancora in mano il suo passaporto; Vinne Rottino ha i bisnonni originari di Napoli e il suo secondo nome è Antonio; il bisnonno di Nick Punto, invece, è emigrato negli Usa da Sorrento e Peter Ciofrone ha il bisnonno originario di Salerno. Dalla provincia di Catanzaro entrambi i rami della famiglia di Mike Costanzo, mentre hanno origini siciliane Phil Barzilla e Frank Catalanotto. "In qualche maniera, giocherò per i miei antenati – ha detto proprio Costanzo – e per onorare il loro sogno che si è realizzato. Non si deve mai dimenticare da dove si viene, per me è un onore rappresentare l'Italia".
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