Dopo la firma da parte di tredici club isolani dell'accordo quadro su cui si basa la realizzazione della "Franchigia Siciliana", le due maggiori società della provincia di Catania si sono unite in un unico sodalizio. Catania Baseball Project e Warriors Paternò hanno dato infatti il via all'operazione di fusione societaria creando il "Catania Warriors Paternò" che oltre al campionato di serie A2 parteciperà alla serie C1 e al campionato Under 21. Ma l'obiettivo principale è e resta quello di portare una squadra sicilia in alto, per poterla presentare ai nastri di partenza dell'Italian Baseball League 2010 sotto l'emblema della Franchigia Siciliana.
Varato anche il nuovo organigramma. Presidente del Catania Warriors Paternò è stato nominato Antonio Consiglio, Direttore Generale Mario Raciti, vicepresidente Natale Rizzo, mentre la carica di Direttore Sportivo spetta a Nunzio Botta.
Della nuova struttura dirigenziale fanno anche parte Marcello Montalto (promozione e sviluppo delle attività giovanili), Michele Consiglio (Direttore Tecnico), Benedetto Falcone (Responsabile Aerea Tecnica), Giuseppe Corallo (Responsabile Logistica), Sebastiano Fontanarosa (Dirigente Accompagnatore) e Sebastiano D'amico (Responsabile Magazzino).
E proprio il Presidente della neonata società, Antonio Consiglio, parla di questo passo come una "scelta consapevole oggi, affinché le società unite possano costruire insieme un futuro roseo, domani. L'obiettivo è quello di realizzare insieme progetti estremamente ambiziosi e solo unendo le nostre forze potremmo raggiungerli. In questo momento ad unirsi sono due importanti gruppi dirigenziali siciliani che vogliono fare grande il baseball dell'isola. Tutto questo fa parte di una crescita, una maturazione del nostro movimento. Insieme si riesce a sviluppare meglio, ciò che è difficile fare da soli. Lo spirito è quello giusto. La nostra forza deve essere l'unione. I due gruppi di dirigenti hanno deciso in perfetta sintonia e armonia, di unire le loro forze e quindi i budget, per moltiplicare e rafforzare le proprie attività e le proprie possibilità. Con la prospettiva della franchigia abbiamo già dato un'accelerata ai tempi anche da questo punto di vista".
"Per la ormai prossima stagione presenteremo tre squadre, il Catania Warriors Paternò in serie A2, i Red Sox Paternò in C1 e il Cus Catania Paternò per il campionato di Under 21 – continua Consiglio – oltre ovviamente a tutte le attività giovanili. Questa è per noi una nuova sfida, una nuova avventura, un nuovo percorso, è una scelta consapevole per affrontare in maniera diversa il futuro di questa disciplina e del nostro movimento".
"Noi stiamo facendo questo sforzo economico – ha spiegato il Direttore Generale del Catania Warriors Paternò, Mario Raciti – per acquisire sul campo, il diritto di partecipare alla IBL nel 2010. Vogliamo entrare dalla porta principale nel baseball che conta, come abbiamo sempre fatto. Unire due organici sin da ora vuol dire mettere sul diamante delle forze concrete passando dunque dalle parole ai fatti. I due gruppi azzerano la loro storia personale per iniziare insieme un percorso che speriamo sia più radioso. Si crea una nuova identità insieme, perché i tempi sono maturi per una scelta come questa".
"Questa società nasce dalla maturità tecnica e umana di questi due gruppi di lavoro del baseball siciliano – ha dichiarato il Direttore Sportivo, Nunzio Botta – L'unico elemento apparentemente negativo potrebbe essere quello di aver perso una squadra di C2, conquistata sul campo con forza e spirito di sacrificio, ma questo passo speriamo porti a risvolti molto più rilevanti in futuro; questo era dunque un sacrificio che si doveva fare. Raggiungere la A1 vuol dire rendere professionistico il baseball locale. Con il Catania Warriors Paternò si fondono due gruppi che avranno unità di intenti e strategie, perché gli uomini che compongono questa nuova società parlano tutti la stessa lingua, quella del diamante. Tutti i componenti della nuova società hanno già scritto importanti pagine del baseball siciliano e vogliono scriverne di ancora più importanti insieme. Adesso non dobbiamo fare altro che rimboccarci le maniche e andare avanti con il nostro progetto".
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