Prima settimana della nuova stagione di Major League che passa con diverse sorprese e questa, scusate il gioco di parole, non è una sorpresa. Il "meraviglioso mondo del baseball" (per citare gli amici Elio e Faso), ci regala da sempre emozioni incredibili e questo avvio di campionato non ha fatto eccezioni. A pagare, ed ultimamente neanche questa è una novità, sono i roster più attesi, quelli che dovrebbero far sfracelli almeno sulla carta. Ma il diamante è un'altra cosa, così anche per il 2009, seconda stagione di Joe Girardi come manager, gli Yankees iniziano soffrendo e rimediano una sconfitta per 2-1 nella serie di apertura contro gli Orioles (Sabathia ha festeggiato il ritorno in American League con una sconfitta), si riscattano parzialmente in casa contro i non irresistibili Royals portando il record sul 3-3 e cadono pesantemente in gara-1 a Tampa (15-5 il finale). Sempre nella East Division in evidenza i Toronto Blue Jays che grazie alle vittorie nella serie interna contro i Detroit Tigers (3-1) ed in quella esterna contro Cleveland Indians (2-1) sono quasi in vetta al girone, ambizioni confermate anche dalla vittoria in gara-1 contro i Twins. Davanti, seppur di poco, gli Orioles che dopo essersi imposti contro gli Yankees hanno confermato il buon momento nella serie, ancora interna, contro i Rays (2-1) e nella gara esterna vinta in Texas contro i Rangers.
Nella Central Division della AL, gli strafavoriti Indians stanno ripercorrendo la strada dei Tigers edizione 2008. Dati per vincenti prima dell'inizio del campionato, Cleveland si ritrova con 7 sconfitte ed 1 sola vittoria figlie di uno sweep subito in Texas, della gara interna persa contro Toronto (2-1) e del brutto inizio di quella a Kansas City. Così, senza eccellere, sono proprio i Royals ad essere avanti a tutti con 5 vittorie e 3 sconfitte, tallonati dai White Sox.
Anche nella West Division non sono mancate le sorprese e così ecco che Seattle parte alla grande e dopo aver pareggiato la serie esterna contro i Twins per 2-2, si impone con uno sweep da 3 ad Oakland. A due partite di distanza gli Angels che dopo aver perso la serie iniziale contro Oakland per 2-1, si sono imposti con lo stesso ruolino contro i Red Sox. All'Angel Stadium si è respirata un'aria molto particolare dopo la morte del giovanissimo pitcher Nick Adenhart, e sicuramente questo ha provocato la maxi-rissa che in gara-2 contro Boston ha visto protagonisti, tra gli altri, Josh Beckett (squalificato per 6 turni) e l'allenatore di Anaheim, Mike Scioscia.
Nella NATIONAL LEAGUE, fa un certo effetto vedere che c'è una squadra, i Washington Nationals, ancora senza vittorie, unico caso in tutta la MLB. Le sette sconfitte sono arrivate nelle serie esterne contro i Marlins ed i Braves e nella gara d'esordio in casa contro i Phillies. A proposito dei campioni in carica, dopo un inizio poco agevole (persa la serie interna d'esordio 1-2 contro i Braves), Philadelphia ha racimolato 3 vittorie consecutive esterne (2-1 contro Colorado e la vittoria a Washington) e adesso rincorre il duo di testa Braves-Marlins. Atlanta, dopo aver dominato Philadelphia, ha esordito in casa con uno sweep sui Nationals, mentre i Marlins, dopo lo sweep a Washington, hanno vinto 2-1 la serie contro i Mets.
Nella Central Division, dopo aver perso la gara d'esordio in casa contro i Pirates e l'ultima contro Arizona, St. Louis ha inanellato 5 vittorie consecutive: una contro Pittsburgh (la serie è terminata 2-2), sweep interno contro Houston e vittoria in gara-1 contro Arizona. Comandano i Cubs vincitori per 2-1 nelle prime due serie esterne contro Astros e Brewers, e della gara interna contro i Rockies. Deve rivedere qualcosa proprio Milwaukee che, con la nuova gestione di Ken Macha, perde le prime due serie 2-1 (quella esterna contro i Giants e quella interna contro Chicago), e gara-1, ancora al Miller Park, contro Cincinnati.
Nella West Division partono benissimo i Padres che pareggiano la serie d'esordio contro i Dodgers (2-2 a San Diego), per poi infliggere lo sweep a San Francisco e vincere gara-1 a New York contro i Mets. Ad una partita di distanza ci sono proprio i Dodgers di Joe Torre che dopo l'esordio al Petco Park si sono imposti 1-2 nella serie esterna in Arizona e poi hanno vinto l'opening day interno contro San Francisco con un sonoro 11-1. E proprio in quell'incontro, il seconda base Orlando Hudson è entrato nella storia dei Dodgers (non accadeva dal 7 maggio 1970 con Wes Parker) e della Major battendo un cycle.
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