Bologna-Nettuno, una "classica" di scena al Falchi

Stagione appena cominciata, ma lo spettacolo non si fa attendere. Ed il "Falchi" è già pronto a servire un "piatto forte" come la sfida fra Bologna e Nettuno. Due città, due storie, due culture, due modi di intendere il baseball, due capitali del battiecorri tricolore. Bologna, con la Libertas, ha conquistato il primo scudetto della storia del baseball italiano, poi da oltre 50 anni è rappresentata ai massimi livelli proprio dalla Fortitudo, che ha portato in dote alla città altri 7 scudetti, 2 Coppe dei Campioni, 5 Coppe Italia, compresa l'ultima del 2008, strappata in finale proprio ai tirrenici.
A Nettuno il baseball è invece sbarcato assieme alle truppe americane, nel gennaio del 1944, e la società laziale è sempre stata presente ai massimi livelli, conquistando 17 scudetti (nessuno ha fatto meglio), 3 Coppe Italia, 5 Coppe dei Campioni e anche 5 trofei CEB, fra Coppe e Supercoppa. A Nettuno si "respira baseball" e i bambini sono indecisi se indossare le scarpette da calcio oppure imbracciare mazza e guantone. E' sempre primavera sul Tirreno per la fioritura di talenti del batti e corri. A Bologna, viceversa, il terreno è sempre stato fertile praticamente per ogni disciplina e in particolare quelle più in voga "oltreoceano" hanno sempre incuriosito i petroniani.
Definita "basket city", propensa anche verso il football americano, introdotto negli anni '80 e rifiorito recentemente, ha cullato tuttavia da sempre anche una grande passione per il baseball, con la nascita di numerose società in città e nel territorio provinciale e stipando il Falchi per vedere la Fortitudo difendere l'onore della città negli anni d'oro del baseball, '70 e '80. Analogamente anche a Bologna si sono formati veri e propri talenti del "batti e corri" e la franchigia bolognese ha fra i suoi obiettivi proprio quello di far riassumere a questo territorio un ruolo di eccellenza nella formazione di giovani atleti per il baseball.
Insomma, fra Bologna e Nettuno si è giocata una bella fetta di storia del baseball italiano, e nel presente va evidenziato che queste due squadre rappresenteranno il nostro Paese nella sfida incrociata contro gli olandesi dell'Amsterdam e del Kinheim nella final four dell'European Cup 2009 (Coppa dei Campioni) che si disputerà a giugno a Barcellona.
Il Nettuno si presenta quest'anno con una compagine rinnovata, a partire dalla guida tecnica affidata a Giampiero Faraone, alla testa dei tirrenici proprio nell'anno dell'ultimo scudetto (2001), poi a tempo pieno a guidare fino a un paio di stagioni or sono la nazionale azzurra. Una squadra anche rafforzata, che ha riabbracciato Manuel Gasparri, dopo due stagioni in biancoblu, che va ad integrarsi ad un gruppo di giocatori di scuola italiana di prim'ordine, nel quale spiccano, fra gli altri, atleti del calibro di Giuseppe Mazzanti, Igor Schiavetti, Carlos Richetti, Ramon Tavarez, oltre a giovani già affermati o promettenti, come Renato Imperiali, Ambrosino, Retrosi e Medoro. Una sola conferma, ma di peso, nel settore stranieri è l'esterno dominicano Juan Camilo, che sarà affiancato dai forti connazionali Abraham Nunez e Manny Alexander, ex Rimini, e dal lanciatore americano Jeff Farnsworth, che con Giovanni Carrara e Carlos Richetti forma un gruppo di "partenti" che teme pochi confronti in IBL, ben supportati da rilievi come gli spagnoli Hernandez e Leal, oltre ai già sperimentati Pezzullo, Costantini, Masin e Mariani, per un monte di lancio forte e "profondo".
Gli "addetti ai lavori" sono concordi nel collocare i vicecampioni d'Italia della Danesi Nettuno nel trio delle formazioni favorite del torneo 2009, assieme al San Marino e al Rimini. Previsione confermata nel weekend d'apertura, con i laziali capaci di sbarazzarsi del Godo a suon di valide (34, con 10 doppi, 1 triplo e 1 fuoricampo), trovando difficoltà solo in gara-1 nel completare la prima "tripletta" stagionale, che mette proprio il Nettuno, assieme a Rimini e San Marino, in testa alla classifica provvisoria. Conferma Marco Nanni, manager bianco blu: "Anzi, a mio avviso il Nettuno è la migliore del lotto, ha il roster più forte dell'IBL, lunghi in tutti i reparti, potenti in battuta, vogliosi di far bene con il nuovo manager".
Buono anche l'esordio dei bolognesi nell'anticipo di giovedì scorso contro il Parma, ma nella città ducale i bolognesi hanno poi subito una doppia sconfitta, soffrendo oltre modo la verve dell'attacco parmigiano. Raramente la Fortitudo ha subito 14 punti in due partite, tutti peraltro incassati nelle ultime 11 riprese offensive degli avversari. Va detto che i due partenti hanno retto bene fino a metà incontro, e con il Nettuno occorrerà uno sforzo ulteriore di tenuta da parte del monte di lancio bolognese. Nanni conferma i suoi "starter", Matos in gara1, Ribeiro in gara2 e Betto in gara3. Rodriguez sarà certamente chiamato a dare una mano nella partita dei lanciatori stranieri, mentre nelle due restanti gare non è esclusa una rotazione dei rilievi simile a quella vista a Parma, con la possibilità di utilizzare uno o più di un pitcher per subentrare in entrambi gli incontri.
Brutte notizie dall'infermeria. I riscontri svolti in questi giorni hanno confermato le preoccupazioni in merito all'infortunio muscolare patito dal capitano, Daniele Frignani, nel corso di gara3 a Parma. La Fortitudo dovrà fare a meno di lui almeno per 40 giorni. Più articolata la situazione che riguarda il terza base Giovanni Pantaleoni. Difficilmente sarà a disposizione già per questo weekend, ma si conta di poterlo riavere disponibile al più presto.
In campo si partirà dunque con l'assetto visto a Parma nella seconda parte di gara3, tuttavia il roster della Fortitudo sarà ampliato, come previsto dal regolamento, con giocatori che abitualmente militano nell'Under 21, oppure nel Castenaso in serie A2. Al momento l'unico nome sicuro è quello del terza base Andrea D'Amico, che molto probabilmente sarà affiancato da uno o un altro paio di innesti.
E' ancora ottimista Marco Nanni, consapevole di avere a disposizione un gruppo che non molla mai e capace di tutto, sovvertendo ogni pronostico, come è accaduto a Matino. "Giochiamo in casa, puntiamo sempre al massimo" è la risposta del "Nano", ma ci sembra di capire che anche un bel 2 a 1 per i biancoblu non sarebbe proprio da buttar via.

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