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Enzo Sanna protagonista nel derby del "Reatini"

Nei due derby giocati al “Reatini” e vinti dall’Anzio contro il Nettuno2 spicca su tutti la prestazione del terza base Enzo Sanna, che ha chiuso i due incontri battendo a 1000, sei valide su sei turni nei box. “E quando mi ricapita”. Questo il commento di un Sanna come sempre molto umile. “Mi sembra sia la prima volta che chiudo una serie a 1000. E’ andata molto bene, sia a livello personale che di squadra, mi sono allenato molto bene in settimana e i risultati si sono visti”. In casa anziate c’era una gran voglia di portare a casa la doppietta nel derby. “Si, eravamo tutti molto stimolati dalla stracittadina e avevamo tutti una gran voglia di vincere entrambe le partite, anche perché i risultati delle partite dello scorso campionato (due vittorie e due sconfitte, ndr) non ci erano andate giù”.

I risultati delle due partite lasciano intendere che l’Anzio abbia avuto vita facile, ma chi era al “Reatini” ha potuto vedere due partite equilibrate ed emozionanti. “I risultati mentono, si sono allargati verso la fine delle due partite. Il Nettuno2 è sempre stato aggressivo, c’è sempre stato, ha elementi molto interessanti come ad esempio Caradonna, un furetto che non si fermava mai. Sono giovani, corrono e sono mancati un po’ in battuta, ma sono stati duri da battere”.

Dopo queste due belle affermazioni l’Anzio è attesa sabato prossimo, ancora sul proprio diamante, dove riceverà la visita del Marina di Ravenna, ultima in classifica con zero vittorie in quattro gare disputate. Di fronte gli anziati avrebbero dovuto trovarsi il ricevitore portodanzese Simone Bosco, messo fuori causa da un infortunio. “A guardare la classifica dovrebbe esse una passeggiata, ma in questo sport non ti puoi permettere di prendere nessun avversario sotto gamba. Come per esempio ci è già successo quest’anno contro il Livorno che non era una grande squadra ma con il lanciatore straniero ci ha messo in difficoltà e abbiamo perso. Dobbiamo entrare in campo con lo stesso spirito e la stessa voglia messe in diamante contro il Nettuno2. Per Bosco mi dispiace che non possa giocare, perché anche se è il loro miglior elemento è un portodanzese doc e per lui sarebbe stata di sicuro un emozione particolare”.

Lo scorso anno l’avventura dell’Anzio si è fermata alla settima partita della semifinale dei play off . Quest’anno ci sono i presupposti per fare meglio? “Quest’anno abbiamo un monte più corto, di numero, ma più completo tecnicamente. Salciccia e Florian sono due lanciatori di serie A1 e hanno gli attributi. A fine girone d’andata cominceremo a tirare le somme”. Attualmente due matricole, Arezzo e Castenaso, si stanno comportando molto bene, sono rispettivamente prima e seconda, al pari dell’Anzio. “Non so se sono un fuoco di paglia o meno, ma per vincere devi esse-re bravo. Sicuramente queste squadre hanno dalla loro una maggiore grinta venendo da campionato inferiore”.

Le prime quattro partite giocate hanno mostrato la qualità migliore dell’Anzio di questa stagione, ovvero l’attacco: media battuta .410, 59 valide e 41 punti segnati. “Battiamo tutti, come lo scorso anno d’altronde. Abbiamo tutti una gran voglia di migliorare quanto fatto nella scorsa stagione. La sconfitta in gara sette nei play-off con l’Avigliana non c’è andata giù”. Nella ormai famosa gara sette ad Avigliana ci sono stati tanti errori difensivi. “Si e io sono stato tra quelli che ne hanno commessi di più. In terza base avevo giocato poco ma quest’anno quello sarà il mio ruolo e devo allenarmi di più per cercare di far passare meno palle. Preferisco fare qualche valida in meno e commettere meno errori. E’ si bello battere, è una soddisfazione per gli allenamenti che fai, però quando sbagli in difesa metti in difficoltà il tuo lanciatore e questo non va assolutamente bene”.

Francesco Cenci

Esperto di tennis, Francesco entra a Baseball.it grazie all'amicizia di Giovanni Del Giaccio collega della rivista "Il Granchio" di Anzio, con cui collabora da sei anni occupandosi dell'Anzio baseball. Dopo venti anni passati sui campi da tennis, raggiungendo buoni risultati, appende la racchetta al chiodo per problemi di lavoro. Da quattro anni lavora nel caotico e frettoloso mondo del cartone.

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Francesco Cenci

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