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La Telemarket resta da sola in vetta

Nonostante l'immancabile zampino della pioggia, l'Italian Baseball League ha portato a termine il suo secondo turno proponendo partite spettacolari non senza risparmiare qualche sorpresa.

La copertina positiva del week-end se la guadagna la Telemarket Rimini, capace di piegare due volte la resistenza di un coriaceo Cariparma, e la Fortitudo Bologna che ha letteralmente strapazzato la Danesi Nettuno nelle due partite conclusive del trittico. Dietro la lavagna finiscono proprio i laziali, peraltro alle prese con qualche assenza significativa e soprattutto i campioni d'Italia della T&A San Marino, ancora alle prese con un evidente ritardo di condizione specialmente sul mound.

Rispettando l'ordine della classifica, l'apertura spetta di diritto ai Pirati di Mauro Mazzotti, isolatisi al comando della graduatoria dell'IBL, e nonostante siamo soltanto all'inizio, si tratta già di un buon segnale per la squadra riminese reduce da due stagioni da dimenticare.

Contro il Cariparma sono andate in scena tre bellissime partite, caratterizzate da equilibrio e incertezza nel risultato dal primo all'ultimo out e infarcite di numerose giocate d'alta scuola. Insomma un vero e proprio spot per il nostro baseball. Il valore della formazione di Gerali, dotata di un line-up pericoloso e profondo che non potrà non portarla lontano, accresce l'importanza della doppietta neroarancione, costruita su un monte solido e una difesa perfetta nei momenti chiave della partita. Significativo il fatto che i due pitcher vincenti rispondano al nome di Chris Di Roma e Sandy Patrone, trasformati in positivo rispetto all'anno scorso o forse per meglio dire, tornati ad essere i veri Di Roma e Patrone. Trascinati nel box da un devastante Eddie Rios, arrivato già a quota 4 fuoricampo con 14 pbc, i Pirati hanno ritrovato potenza (9 gli homer all'attivo) e aspettano all'appello Coffie, sottotono contro il Parma nonostante il kilometrico homer in garauno. Al Cariparma va dato merito di essere sempre stato in partita dal 1° al 27° inning conquistando la vittoria nella partita che sulla carta sembrava più difficile.

Doccia fredda invece sul Titano per la T&A San Marino, superata due volte da una De Angelis Godo per certi versi sorprendente. Che la società ravennate avesse lavorato bene sul mercato era cosa nota, ma certo strappare le prime due vittorie stagionali proprio in casa dei campioni d'Italia era un risultato forse non preventivabile alla vigilia. La squadra di Bindi ha avuto vita facile in garauno quando Zoli non ha potuto disporre del dominicano Ulloa, ma il bull-pen l'ha tradita in garadue una volta sceso il solito ottimo Da Silva (male Crudale e Gregorius), Tonellato è partito ancora a rilento in garatre in cui la De Angelis ha avuto il merito di crederci fino alla fine ribaltando la partita negli inning finali (decisivo il fuoricampo di Sanchez al 9° su Orta) e consegnando la vittoria a Roberto Cabalisti, la prima  per il campione vicentino dopo vent'anni con addosso una casacca diversa da quella riminese. Intanto Godo si coccola il suo Camardese e ovviamente l'ex Yankees Felix Escalona.

Al Falchi di Bologna è invece franata la Danesi Nettuno, che aveva cominciato bene il trittico imponendosi di forza in garauno sul bull-pen emiliano incapace di sorreggere Matos (bene invece Farnsworth e Leal) ma che è poi letteralmente naufragata nelle due partite di sabato, finendo per essere travolta sotto una valanga di 23 punti. Assenza pesante quella di Richetti in garatre (alla fine sul monte nettunese si è visto addirittura Gasparri) ma le cose erano andate anche peggio in garadue con un Carrara ancora molto indietro e la deludente coppia Hernandez-Pezzullo incapace di frenare le mazze di Nanni. La Fortitudo ha saputo ovviare nel migliore dei modi alle sue assenze confermando gli ottimi innesti di Garabito e Infante oltre a quello di Ribeiro, sempre più punto fermo sul mound di garadue.

Infine il Montepaschi si è ripreso dalla triplice sberla iniziale contro la Telemarket, centrando la tripletta sul diamante della Palfinger Reggio Emilia. L'accoppiata Nunez-Ermini ha firmato l'1-0 di garauno (Figueroa pitcher vincente), secondo ko con questo punteggio per la matricola emiliana che mette in mostra ancora un buon Abe Alvarez ma che soffre parecchio con il suo line-up, al momento ultimo nella media battuta sotto quota 200. Cooper e D'Amico hanno controllato garadue mentre garatre si è tenuta in equilibrio finchè la Palfinger ha potuto contare su Nielsen. Entrambe le squadre hanno comunque ampi margini di miglioramento.

Cristiano Cerbara

Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

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