Il Nettuno2 torna da Livorno con un pareggio che vale un passo in più verso la quota salvezza fissata dal manager Trinci a 15 vittorie, come aveva sottolineato a Baseball.it la scorsa settimana.
Quello andato in scena alla "Banditella" è stato un Nettuno2 dai due volti: debole sul monte e poco costante nel box di battuta. Il rientro di Gianni Ricci come lanciatore partente non ha dato i frutti sperati, cosa comprensibile dopo il lungo periodo di inattività del giocatore che ha concesso sei punti nei 3.1 inning lanciati. Subito dopo palla a Valerio Simone, che è riuscito a tenere a bada le mazze toscane, dando il là, con una grande prova difensiva, alla rincorsa del Nettuno2 che è riuscito a recuperare solo 5 dei 6 punti di svantaggio accumulati negli inning iniziali dal Livorno.
Gara-2 mostra la squadra laziale delle grandi occasioni con una prova di altissimo livello in un match che non è mai stato in discussione. La partenza è di quelle che fanno male. Al secondo Catanzani con un singolo all'esterno centro apre il big-inning da 5 punti, condito dal fuoricampo di Martone che spinge a casa Amato, anche lui in base per un singolo, e Scerrato, arrivato in prima grazie all'errore dell'interbase sulla sua valida interna.
L'attesa risposta del Livorno non arriva, mentre prosegue inesorabile lo show nettunese che nel terzo inning segna altri 9 punti. Lionetti apre le danze con un triplo che spinge a casa Di Mattia e Golisano, poi è lo stesso Lionetti a segnare su un lancio pazzo di Nencini. A seguire i singoli di Amato, Danilo Mercuri e Golisano ed i doppi di Salciccia e Catanzani fanno entrare altri 6 punti che portano il totale a 14, resi meno amari dal Livorno con le tre segnature messe a segno nella parte bassa del terzo inning che però non bastano per portare la partita fino al nono inning. La partita termina per manifesta al settimo.
E' l'esterno nettunese Emanuele Amato a parlare di questa serie: "Non è mai bello perdere una partita, soprattutto se gli errori sono sempre gli stessi: siamo poco presenti nel box e non siamo solidi sul monte. Nella seconda partita invece è andato tutto per il meglio, anche perché con il lanciatore straniero riusciamo sempre a dare quel qualcosa in più".
Ormai il sogno playoff sembra essere definitivamente sfumato: nelle parole di Amato si legge il rimpianto per l'occasione perduta, anche se questa è una squadra costruita per raggiungere una salvezza tranquilla. "Il rimpianto c'è perché noi giocatori puntiamo sempre al massimo risultato quando scendiamo in campo, quello della salvezza è un obiettivo realistico fissato dalla società".
Ora la formazione del manager Guglielmo Trinci andrà a far visita al Castenaso, ultima forza del girone. Un incontro che appare più che abbordabile per la formazione nettunese, visto che gli emiliani non sono più quelli che si presentavano come sorpresa del campionato.
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