Il rammarico è tanto in casa Parma, ma non c'è tempo per rimpiangere quello che (non) fu: occorre pensare a quello che sarà. La vittoria per 6-3 in gara3 contro Rimini tiene Parma ancora in vita obbligandola però a vincere tre partite contro San Marino nell'ultimo turno e sperare nelle combinazioni vincenti nell'altro scontro per avere la quasi certezza della finale. Gli uomini di Gerali hanno sempre avuto la partita in pugno, ma proprio in dirittura d'arrivo si sono creati le condizioni per soffrire oltremodo. Ci sono voluti tre lanciatori di rilievo per ottenere i tre out del nono, ma alla fine la grande esperienza di Newman, chiamato per fare l'ultimo, ha avuto la meglio sull'altro mancino Coffie. Parma ha approfittato della partenza ad handicap dell'ex Di Roma (4bv, 3pti al primo) per poi vivere di rendita, allungando in modo decisivo al quinto quando Gutierrez non è riuscito a congelare la situazione. Il sesto punto ducale è arrivato all'ottavo con Bertagnon sull'assistenza sballata di Gonzalez in prima; un settore, quello difensivo riminese, piuttosto deficitario in questa serie. Bene Grifantini, su cui Gerali contava molto per portare via questa fondamentale partita, pur se con qualche base ball in più, cinque di cui quattro alla parte "pesante" del line up ma ha scongiurato guai peggiori. Solo un passaggio a vuoto nel quarto, ma con quattro valide Rimini segna solo un punto. Rimini che spreca anche al sesto lasciando tre uomini sulle basi dopo il punto automatico arrivato sulla quarta base gratis dell'inning, due di Grifantini altrettante di Burlea. A Rimini comunque basta poco per poter agguantare la finale, da verificare le condizioni di Garcia.
Pathos a go-go invece nell'ultima partita della serie tra Bologna e San Marino. La vittoria bolognese al tie-break, 7-6, su San Marino, rilancia prepotentemente le ambizioni della Fortitudo e mette ancor più pepe in vista del prossimo decisivo turno. Con la nuova invenzione non si può mai essere tranquilli, nemmeno dopo aver segnato due punti come è capitato alla squadra di Bindi grazie al doppio di Vasquez su Milano con i due uomini in base per regola con un out. Bologna "non si gioca" De Biase e punta su Imperiali il quale è il terzo out. Al cambio campo, Schiavoni, entrato ad inizio ottavo per Da Silva, viene colpito da due singoli consecutivi, Liverziani e Austin che costano il pari. Nanni non lo toglie, lui colpisce Angrisano poi fa eliminare Mazzuca al volo, ma capitola sulla valida di Stocco. Bologna ha legittimato la vittoria battendo 14 valide contro 8 degli avversari (le cinque del terzo hanno fruttato tre punti); ancora una volta Austin sugli scudi con 2/6 e 3pbc. San Marino però ha recuperato in fretta la gara, prima col solo homer di Imperiali, poi con i due punti del quinto, inning nel quale gli ospiti lasciano, però, tre uomini sulle basi. Dopo il botta e risposta del settimo la gara si trascina sino al clou dell'undicesimo. Questa volta Norrito non è stato un fattore negativo e si è esibito nel miglior rilievo dei questo girone di semifinale.
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