Quasi in finale la T&A, quasi fuori la Telemarket

Ai campioni d'Italia basterà vincere stasera l'ultima partita del round robin per andare a disputare la seconda finale scudetto consecutiva, e magari definire senza ulteriori "code" i nomi delle squadre che si giocheranno il titolo dell'Italian Baseball League.

La formazione di Bindi ha infatti dominato anche il match di ieri sera, spazzando via un Cariparma che, con le speranze che a onor del vero erano ormai ridotte al lumicino, esce definitivamente di scena ed a questo punto può già cominciare a pensare alla Coppa Italia. Ieri sera si è assistito all'Hestrada show, nel quale in sette riprese ha concesso solamente due valide mettendo a segno dodici strike out. Meglio ancora ha fatto l'attacco, capace di mettere a segno dieci punti, con tredici valide totali. Dopo tre riprese da zero a zero, San Marino al quarto sblocca il punteggio, con Jansen in base per quattro ball, doppi di De Biase e Suardi intramezzati dalla rimbalzante da rbi di Imperiali. Al sesto la T&A avrebbe l'opportunità di allungare, ma con una situazione di basi cariche arriva solamente un punto grazie ad un singolo di Albanese. Al settimo il divario si allarga ancora, altre due segnature che chiudono definitivamente il match. I quattro punti dell'ottava ripresa servono solo per il tabellino conclusivo, fissato sul 10 a 0.

Al Gianni Falchi invece il Rimini evita un pesantissimo sweep nella terza giornata che l'avrebbe eliminata anzitempo. Si è assistito ad un bel duello tra Ribeiro e Di Roma. I primi due punti arrivano su fuoricampo, ad aprire è Austin al quarto attacco dei padroni di casa. Il pareggio arriva al settimo, con l'homer a destra di Gonzalez. Occasioni per segnare ce ne sarebbero ancora, ma il match finisce ai supplementari. Chiarini apre con un texas dietro l'interbase che si trasforma in un doppio. Arriva il singolo al centro di Rios per il 2 a 1, poi Mazzotti sacrifica Coffie portandolo in seconda. Quattro ball a Carrozza, doppia rubata ed errore, più un successivo doppio di Spinelli regalano al Rimini il 4 a 1. Sembrerebbe fatta, ma c'è ancora da fare i conti con la gran voglia di chiudere subito i conti del Bologna. Dopo aver segnato il 4 a 2 su lancio pazzo quando c'erano corridori in terza e seconda, Austin spinge a casa con un singolo il 4  a 3. Fortuna per i romagnoli che Quattrini costringe Angrisano ad un'innocua battuta in diamante che regala la vittoria, e contemporaneamente la speranza al Rimini.

Ma perché? Appurato che il Parma è fuori, la situazione attuale di classifica del round robin vede Bologna e Rimini appaiate in classifica, con 5 vittorie e 4 sconfitte. San Marino ha un match da recuperare con 5 vittorie e 3 sconfitte. Se San Marino vincerà il recupero di stasera, si avrà San Marino primo, e tra Bologna e Rimini passerebbero i primi in virtù delle due vittorie negli scontri diretti della semifinale. Se invece San Marino perde? Tutto da decidere. Tre squadre a 5-4, e nella classifica degli scontri diretti ognuna ha vinto tre partite perdendone altrettante contro le dirette rivali. Nella fattispecie San Marino è in svantaggio 1-2 con Rimini e in vantaggio 2-1 con Bologna, i felsinei come detto sopra sono in vantaggio 2-1 nei confronti dei "Pirati". Da quanto appreso da fonti Fibs, si andrebbe allora a giocare un gironcino di spareggio da tre partite, la settimana prossima, tutto in un giorno e su campo neutro.

Mauro Cugola

Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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