L'altra sera c'era da non credere ai propri occhi: girando con il telecomando sui canali satellitari per un appassionato di baseball c'era soltanto l'imbarazzo della scelta: su Raisport Italia-Olanda, su Eurosport Venezuela-Usa e su Espn Colorado-Cincinnati. In tutta la storia del nostro baseball non si era mai verificata una situazione mediatica del genere. Segno che qualcosa finalmente sta cambiando, soprattutto grazie al circuito televisivo europeo (Eurosport) che da qualche anno sta dando una visibilità interessante al baseball, dagli Europei di due anni fa in Spagna alla Coppa dei Campioni.
Tra l'altro abbiamo avuto la piacevole sorpresa di vedere stadi all'altezza della situazione e tribune riempite da migliaia di persone ad esempio a Ratisbona dove la Germania ha dato dei segnali forti al baseball europeo, denotando una forte crescita tecnica e organizzativa. Ma anche a Barcellona il diamante del Monjuic era pieno, quando giocavano gli spagnoli, ma anche i cubani. Finalmente un dato incoraggiante, perché è ovvio che la crescita dal baseball in Italia può passare solo attraverso la crescita di questo sport in Europa. Finchè si gioca sempre tra italiani e olandesi faremo sempre la figura dello sport estremamente limitato.
A fronte di tutto questo, però, spicca ancora una volta la stravaganza della federazione internazionale, di questa Ibaf che riesce sempre a complicarsi la vita sulle cose più banali. Un esempio? Ci piacerebbe sapere chi è l'autore di questo calendario folle che non prevede nemmeno un giorno di riposo tra la prima e la seconda fase. Tenendo conto di due fatti fondamentali: primo, che le squadre qualificate alla seconda fase hanno scoperto solo sabato sera dove avrebbero giocato il giorno dopo, ovvero se dovevano imbarcarsi per l'Italia o per l'Olanda. Secondo: in Italia e in Olanda nessun ha avuto idea fino a domenica mattina di che partita sarebbe andato a vedere in serata. Al momento in cui scriviamo, ad esempio (sabato alle 17) a Firenze sanno che domani serà giocherà l'Italia, ma non sanno contro chi… E a Firenze sono addirittura fortunati, perché nelle altre sedi, da Piacenza a Rotterdam, da Haarlem a Parma, a Reggio Emilia l'incognita è ancora totale. Del tipo: vieni a vedere la partita dei mondiali domani sera? Sì, ma chi gioca? Boh, lo scorpiremo allo stadio. O magari qualcuno più addentro alla formula avrà potuto rispondere: ma come, non sai che c'è la seconda del girone D contro la quarta delle migliori terze? Ah, però…
Forse nemmeno al torneo dell'oratorio di Vidigulfo succedono queste cose. Ma nella Ibaf sì.
E poi parlano di mondiali da vendere, di grande pubblico da conquistare, di Europa da affascinare. Per fortuna non possono più parlare di Olimpiadi da riconquistare, perché almeno il Cio non si accorgerà di queste genialate organizzative. Ma non si poteva iniziare il mondiale un giorno prima e lasciare almeno alla gente un giorno di tempo per capire che cosa succede? O anticipare a domenica il giorno di riposo previsto per mercoledì? Forse chiediamo troppo.
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