La serie più lunga di tutte le Division Series 2009, l'unica tra American e National League a non concludersi con uno sweep (3-1), è terminata ieri sera con un finale al cardiopalma che porta i Phillies a giocarsi il pennant della NL contro i Los Angeles Dodgers. È stata la valida di Werth, battuta in faccia al peggior Huston Street (35 salvezze su 37 in regular season) che si sia mai visto, a coronare una rimonta di 3 punti realizzata al nono inning e che ha letteralmente gelato il Coors Field. Un recupero inaspettato che ha tagliato le gambe ai Colorado Rockies estromettendoli dalle post-season.
Ma andiamo con ordine. In gara-1, giocata al Citizen park, sugli scudi è stato senza dubbio Cliff Lee. Il partente mancino di Philadelphia lancia in maniera impeccabile realizzando un "complete game" ma anche un quasi "shutout", sporcato solo al nono inning e con già 2 out all'attivo da una valida di Tulowitzki che porta a casa Gonzalez per il definitivo 5-1. In tutto Lee concede in 9 inning appena 6 hit: un vero capolavoro. I punti dei padroni di casa arrivano tra il quinto ed il sesto con una serie di valide tra le quali spiccano in successione il doppio di Howard ed il triplo di Werth.
Forse troppo rassicurati da un avvio tanto travolgente, in gara-2 i Phillies scendono in campo certi di avere la vittoria in tasca, anche perché sul monte di lancio schierano Cole Hamels, MVP 2008 delle Championship Series e delle World Series. Ecco invece i Rockies che non ti aspetti: dopo essere passati in vantaggio 1-0 già al primo inning, il fuoricampo da 2 punti di Torralba nella quarta frazione di gioco fissa il parziale sul 3-0. I Rockies continuano ad aggredire i padroni di casa ed al quinto allungano ancora con la volata di sacrificio di Fowler che porta a casa Cook. Nella ripresa successiva Philadelphia si sveglia e rientra in gioco: le valide di Victorino e Utley ed il doppio di Howard chiudono la partita di Cook che verrà rilevato da Contreras, il quale viene colpito dalla valida da due punti di Ibanez. Alla fine del sesto il parziale è di 4-3 per Colorado e gara riaperta. Teoricamente, perché dal settimo a fine gara i Phillies non andranno oltre le 3 valide con un solo punto, successivo però a quello realizzato al settimo da Colorado ed insufficiente per pareggiare i conti (5-4 il finale). Un perfetto Huston Street, closer dei Rockies, termina il match che porta la serie a Denver sul 1-1.
Ritardata di un giorno per la neve che scende su Denver, gara-3 vede l'inizio della parabola discendente di Huston Street che sarà sconfitto in entrambe le sfide casalinghe. In un Coors Field quasi ghiacciato (si è giocato ad una temperatura di circa due gradi), Utley apre per Philadelphia già al primo inning con un fuoricampo da 1 punto a cui però fanno seguito le tre valide di Gonzalez, Fowler ed Helton che chiudono la ripresa con il parziale di 2-1 per i padroni di casa. Il doppio di Atkins nella parte bassa del terzo fa allungare Colorado che subirà poi il ritorno dei Phillies nella frazione di gioco successiva. Le basi per ball a Victorino, Werth ed Ibanez, intervallate dalle valide di Utley e Howard valgono 3 punti ed il parziale (3-4) viene poi riequilibrato nel successivo attacco di Colorado dal fuoricampo di Gonzalez. Al sesto sul monte di lancio dei Rockies viene chiamato Contreras che regala due basi per ball consecutive a Ibanez e Feliz prima di essere colpito dalla valida di Ruiz che vale il nuovo vantaggio di Philadelphia. Ci pensa ancora Gonzalez a dare ai suoi la spinta giusta per pareggiare ancora: al settimo doppio dell'esterno sinistro che poi verrà portato a casa dalla volata di sacrificio di Tulowitzki. Si arriva così al nono inning con il risultato di 5-5. A spezzare definitivamente gli equilibri la volata di sacrificio di Howard che porta a casa Rollins (5-6 il finale).
Si arriva così a gara-4 con Jimenez, il partente di casa, che dopo aver subito il fuoricampo di Victorino in avvio, concederà nei 5 inning successivi appena 4 valide. L'ultima, al sesto, gli costerà il secondo punto dei Phillies con l'homerun di Werth. Purtoppo per lui Cliff Lee, starting-pitcher degli ospiti, farà altrettanto bene e concederà il punto del momentaneo 2-1 solo al sesto inning con il doppio di Tulowitzki che permette ad Helton di segnare. Le cose sembrano virare al meglio per Colorado all'ottava ripresa quando un singolo di Giambi spinge Fowler a punto, quindi il doppio di Torrealba che regala i due punti di Helton e Giambi. Il sorpasso ad un solo attacco dalla conclusione (4-2 il parziale) fa ben sperare i tifosi sugli spalti che verranno poi congelati non solo per le avverse condizioni climatiche, ma soprattutto dal doppio di Howard (che vale due punti) e dalla valida di Werth che chiude la serie grazie al 5-4 finale.
In regular season i Cardinals avevano dimostrato di saper gestire i Dodgers (5 vittorie contro 2 sconfitte nelle 7 gare giocate nel 2009 di cui 4 disputate nel Missouri) ed il precedente nelle Division Series del 2004, nel quale i "Cards" si imposero per 3-1, aveva dato forse eccessiva sicurezza alla squadra campione della Central Division della National League. Fatto sta che ci hanno pensato i Dodgers a far tornare sulla terra i ragazzi di Tony La Russa imponendo agli sventurati avversari un pesante sweep con il quale Los Angeles vola verso le Championship Series della National League. In gara-1, al Dodgers Stadium, i lanciatori partenti subiscono gli attacchi avversari che già nella prima frazione di gioco realizzano punti. Uno per gli ospiti, con Ludwick che porta a casa Schumaker (il primo battitore del line up aveva ricevuto una base per ball), e due per i padroni di casa, che con un fuoricampo di Kemp sparecchia le basi occupate. Tutti aspettavano e temevano, a secondo delle simpatie, i colpi dei "bomber" Manny Ramirez e Albert Pujol che però deludono le aspettative. Alla fine prestazioni personali fiacche, 1 su 4 per l'esterno dei Dodgers e 0 su 3 per il prima base dei Cardinals. Nel terzo inning Carpenter, lanciatore partente di St. Louis, mostra di non essere in forma: colpito Ethier, base per ball a Ramirez e, dopo aver eliminato Loney, valida di Blake per il 3-1. Un doppio di Schumaker nella frazione di gioco successiva porta a casa Rasmus e prova a far rientrare in gara gli ospiti che al quinto e sesto inning realizzeranno un punto a ripresa grazie ad una volata di sacrificio di Furcal e ad un altro colpito, Martin con Reyes sul monte di lancio che nel frattempo aveva sostituito Carpenter. La partita si trascina sul 5-2 fino all'ultima frazione di gioco quando un doppio di Mark DeRosa fissa il risultato sul 5-3.
Di tutt'altro tenore gara-2, con i Cardinals (10 valide contro le 5 degli avversari), che aprono le danze al secondo inning con un homerun di Matt Holliday che poi verrà pareggiato al quarto dal fuoricampo di Ethier. Le sorti del match restano equilibrate fino alla settima ripresa quando un doppio di Rasmus spinge a casa DeRosa e porta avanti i Cardinals per 2-1. Il risultato sembra oramai acquisito visto che resta inchiodato così fino al nono inning. Nell'ultimo attacco per i padroni di casa, con 2 out e nessun uomo in base succede l'impensabile. Loney arriva salvo in seconda base per un erroraccio di Holliday. Pierre subentra a Loney come pinch-runner, Blake viene spedito in prima base con una base per ball. Belliard con un singolo ottiene l'insperato pareggio, mentre sarà poi un singolo di Loretta a decretare l'incredibile vittoria dei Dodgers.
La sfida si sposta quindi a St. Louis dove una selva di fischi accoglie l'ingresso in campo di Holliday. La partita non ha storia ed il 5-1 finale lo conferma. I padroni di casa si lasciano inchiodare a zero punti per 7 inning dal partente Padilla che concederà solo 4 valide ed una base per ball per la durata del suo match. I Dodgers già al terzo inning sono sul 3-0 al quale concorre l'ennesimo fuoricampo, stavolta da 2 punti, di Ethier. L'esterno destro dei Dodgers realizzerà anche un triplo al settimo inning. Sarà poi Ramirez a portarlo a casa per il definitivo quinto punto.
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