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Phillies-Yankees, a voi le World Series

Finalmente ci siamo. Da mercoledì notte, i Philadelphia Phillies, campioni in carica, ed i New York Yankees, la franchigia che con i suoi 26 anelli vinti nel corso della sua storia (ad oggi record di campionati vinti in tutti gli sport professionistici USA), incroceranno mazze e guantoni. Sabathia e Lee come partenti della prima, attesissima sfida.
E' dal 1903 che il massimo campionato di baseball si chiude con le World Series, fatta eccezione per quelle del 1904 e del 1994. Le prime vennero boicottate a causa di un "dissapore" tra le due Leghe che, come risultato, non vide giocarsi la finalissima tra i Boston Americans (vincitori dell'American League) ed i New York Giants (campioni della National League). In realtà John T. Brush, proprietario dei Giants, rifiutò di giocarsi il titolo contro i vincitori della "Junior League", considerata inferiore rispetto, a suo dire, all'unica vera lega del baseball professionistico americano, la più "anziana" National League. Le seconde non vennero disputate a causa del ben noto sciopero dei giocatori che di fatto fece fermare il campionato al 12 agosto. Le World Series sono da sempre al meglio delle 7 partite, escluse le edizioni degli anni 1903, 1919, 1920 e 1921, quando vennero giocate al meglio delle 9 gare.
Nei 105 anni di storia delle finali, per ben 40 volte è comparso tra i suoi partecipanti il nome dei New York Yankees. Il periodo con il più alto numero di partecipazioni di questa franchigia alle World Series è quello denominato "Yankees dinasty" che va dal 1920 al 1964. In questi 45 anni i Bronx Bombers vantano 29 partecipazioni. All'interno della "Yankee dinasty", precisamente nei 16 anni che vanno dal 1949 al 1964, New York arriva a giocare ben 14 serie (fallendo gli appuntamenti del 1954 e del 1959), vincendo il titolo ben 9 volte. Tra il 1949 ed il 1953, gli Yankees vincono 5 titoli consecutivi, un striscia record che nessun' altra franchigia ha mai eguagliato. In tempi più recenti, la franchigia della Grande Mela ha vinto le ultime World Series nel 2000, in quelle che vennero denominate le "Subway Series", giocate contro i concittadini dei Mets (4-1 il finale). L'anno successivo, il 2001, fu quello dell'ultima partecipazione degli Yankees alle finali. Vennero sconfitti 4-1 dai sorprendenti Arizona Diamondback di Randy Johnson e Curt Schilling.
Per i Phillies si tratta invece solo della settima apparizione alle World Series, pur essendo stata fondata 20 anni prima dei suoi rivali. Le prime giocate dai Phillies risalgono al 1915, contro i Red Sox di Babe Ruth. Da allora bisognerà attendere il 1950, anno della prima sfida tra Yankees e Phillies in questa serie. La prima vittoria giunge al terzo tentativo: siamo nel 1980 ed i malcapitati avversari sono i Kansas City Royals del terza base George Brett guidati da Jim Frey. Ad allenare il roster della Pennsylvania, di cui faceva parte tra gli altri il lanciatore Steve Carlton è Dallas Greeen e l'MVP della serie sarà un certo Mike Schmidt. Philadelphia si aggiudicò le prime due partite giocate al vecchio Veteran Stadium per poi perdere le successive due partite giocate in Missouri. La svolta in gara5, giocata ancora a Kansas City, e vinta in rimonta con 2 punti determinanti realizzati all'ultimo inning. La serie si chiuse ancora in Pennsylvania con una gara-6 che non fu mai in discussione. I Phillies parteciparono alle World Series ancora nel 1983 e nel 1993, ma tornarono a vincerle solo la scorsa stagione contro Tampa Bay (4-1).
L'unico precedente tra queste due franchigie nelle World Series dunque risale al 1950. Alla guida dei due roster c'erano Casey Stengel per gli Yankees ed Eddie Sawyer per i Phillies. New York era costellata di futuri Hall of Fame: l'esterno centro Joe DiMaggio, il catcher Yogi Berra, il lanciatore Whitey Ford, il prima base Johnny Mize e l'interbase Phil Rizzuto. Anche Philadelphia annoverava tra le sue fila giocatori di livello tra cui spiccavano l'esterno Richie Ashburn ed il lanciatore Robin Roberts, anche loro entrati a far parte della Hall of Fame. In gara-1 Sawyer sorprese tutti comunicando che il partente era cambiato: non Robin Roberts, stanco per aver lanciato 3 delle 5 gare per la lotta del pennant della National League, ma Jim Konstanty che si doveva opporre ad un certo Vic Raschi (21 vittorie in stagione). La gara fu dominata dai partenti e si chiuse con un esiguo 1-0 per gli Yankees. Jim Konstanty concesse 4 valide ed 1 solo punto in 8 inning lanciati, ma meglio di lui fece Raschi chiudendo la partita allo Shibe Park di Philadelphia con uno shut-out ed appena 2 valide concesse. Equilibrata e povera di punti anche gara-2. La partita terminò sul 2-1 al decimo inning grazie al determinante fuoricampo di Joe DiMaggio. La serie si sposta a New York ma la musica non cambia. Anche in gara-3 è l'equilibrio a farla da padrone. Dopo essere passati in vantaggio al terzo inning, gli Yankees si fanno recuperare al sesto e superare alla settima ripresa. New York tirerà un sospiro di sollievo tra l'ottava e la nona ripresa quando verranno realizzati i punti del 2-2 prima e del 3-2 poi. Tutto più facile nell'ultima gara di queste World Series con gli Yankees che realizzano subito 2 punti al primo inning con il fuoricampo di Yogi Berra. Il risultato non cambierà più fino alla sesta ripresa quando la squadra di casa realizzerà altri 3 punti portando il parziale sul 5-0. L'attacco di Philadelphia, tenuto sorprendentemente a zero dal rookie Whitey Ford, alla sua prima apparizione alle World Series, si scuoterà solo all'ultimo attacco quando realizzerà due punti che fisseranno il risultato sul 5-2.
Tornando ai giorni nostri, le due franchigie arrivano alle World Series guidate da Charlie Manuel (alla sua seconda finale consecutiva), e dal debuttante Joe Giraldi (al suo secondo anno da manager degli Yankees). I newyorkesi avranno dalla loro il vantaggio del fattore campo visto che, anche quest'anno, l'American League ha sconfitto la National League nella sfida dell'All Star Game. New York ha chiuso la regular season con il miglior record di tutta la MLB grazie alle 103 vittorie e 59 sconfitte, mentre Philadelphia ha fatto registrare il secondo record della NL con 93 vittorie e 69 sconfitte. Yankees e Philadelphia hanno incrociato le loro strade in questa stagione durante le gare di interleague. Nelle tre sfide giocate a New York dal 22 al 24 maggio, I Phillies si sono imposti per 2 volte: 3-7 in gara-1 (vincente Myers, perdente Burnett), e 3-4 in gara-3 (vincente Condrey, perdente Tomko). Nel mezzo la vittoria degli Yankees per 5-4 (vincente Veras, perdente Lidge).

Andrea Tolla

Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.

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