Bologna, "cappotto" al Parma

Sette valide Bologna, tre Parma, undici basi ball concesse dai lanciatori ducali, tre dai felsinei: numeri impietosi per il Cariparma che ha lasciato un'insolita garauno (6-0 il finale) saldamente in mano alla UGF Bologna o se vogliamo nel guanto di Jesus Matos (2 valide in 7 riprese), rilevato ottimamente da Victor Moreno. Il dominicano della Fortitudo non si è trovato di fronte Martinez, la società fa sapere di averlo tenuto a riposo causa un affaticamento muscolare, bensì Mihai Burlea.
Il rumeno ha fatto strabuzzare gli occhi dopo tre eliminazioni al piatto sui primi tre battitori affrontati, ma ben presto lo sparuto pubblico accorso nella invernale notte parmigiana ha fatto i conti con le consuete difficoltà di controllo del Burlea che esce bene da una situazione di basi piene (tre basi ball) col kappa su Santaniello ma deve capitolare al terzo sotto i colpi di Landuzzi, doppio e pbc, ed Angrisano, singolo e pbc.
A poco servono le visite perchè Bologna raddoppia al quinto grazie ancora allo stesso duo, singolo il primo (2/4), volata il secondo. Dopo la settima base ball e la valida di Alaimo la partita è segnata e così si avvicendano sul monte prima Corsaro e poi Giovanelli, sul quale entra il sesto punto bolognese ed in diamante trovano spazio praticamente tutti gli effettivi a disposizione.
Parma non ha avuto buone selezioni nel box e non ha messo pressione agli avversari, anzi ha perso malamente corridori in base quelle poche volte che li ha messi, segnatamente al sesto con De Simoni, lead off dell'inning, che si fa eliminare dal pick off di Matos e con Zileri che sembra voler rubare poi non rientra in tempo sul tiro di Angrisano. Parma paga dunque un monte risicato nel quale se ne manca uno i problemi sono evidenti ma sta anche diminuendo la sua efficacia nel box rispetto alle prime giornate. Gerali conta sulla capacità di reazione che ha mostrato comunque la squadra fino ad ora.
Sugli spalti era presente anche Francis Hughes, manager ducale nel 1984 ora con i Rockies, il quale, chiestogli della sua impressione su Burlea dopo tre riprese afferma che "ha bisogno di aiuto. E' molto alto, deve migliorare la meccanica". Hughes ha un mese di tempo per farlo.

Paolo Mulazzi

Nato a Parma nel 1963, giornalista pubblicista, cominciò a seguire il baseball nel 1974, penultimo anno targato Bernazzoli, e si “abituò subito male” con le vittorie della grande Germal. Provò anche a giocare, per un paio d’anni, nell’allora Parma Pan, ma scelse, forse a ragione, di dedicarsi alla scuola. Così dovette accontentarsi, in età più adulta, di anni e anni di slow pitch. Agli inizi degli anni '80 inizia il suo percorso giornalistico in ambito radiofonico con Radio Emilia prima ed Onda Emilia poi. Un percorso durato sino alla fine degli anni '90 fatto di conduzioni in studio, per un anno anche televisive con la collegata Europarma Tv (l’attuale Teleducato), servizi e radiocronache di baseball e rugby, sport, quest’ultimo, che è sempre andato di pari passo col primo. Nel 2004 inizia la sua avventura col cartaceo collaborando per il settimanale gratuito "Lungoparma" occupandosi, oltre che di sport, anche di inchieste d’attualità. Nell’aprile 2005 nasce a Parma il quotidiano "L’Informazione" con cui comincia a collaborare sin dal primo numero scrivendo sempre dei suoi due sport preferiti. Nel marzo 2008 passa a "Polis Quotidiano". Inoltre, nel novembre del 2007 è co-ideatore del quotidiano sportivo on line www.sportparma.com ma i suoi impegni non finiscono qui: ha collaborato saltuariamente col settimanale locale "Zerosette", occupandosi di inchieste, e scrive regolarmente su "Lameta", settimanale di rugby a diffusione nazionale. Nel mezzo di tutto ciò c’è stato anche spazio, dal 2000 al 2005, per allenare il settore pre-baseball dell’Oltretorrente, esperienza che gli ha dato molto dal punto di vista umano. Ama la natura e gli animali (salutiamo il gatto Gigi) e sogna sempre di rivedere gli stadi pieni come un tempo, almeno a Parma.

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