Categories: Punto e a capo

Il Cariparma punta dritto ai playoff

Dire che questa stagione di Ibl è appassionante è forse dire poco. E questo al di là del fatto che in un campionato ad otto squadre l'equilibrio è probabile debba giocare un ruolo importante. Prendiamo Nettuno. Sette partite vinte consecutivamente, tra cui le tre piuttosto inaspettate contro Rimini, prima di impattare il recupero con San Marino e perdere due partite su due, la terza è stata rinviata per l'abbondante pioggia che continua a cadere, a Parma.

Nella prima si è fatto rimontare da 6-2 a metà partita venendo doppiato nel punteggio, nella seconda non è riuscito a rimontare da 0-5 fermandosi a -1. Nettuno ha perso diverse occasioni in attacco e non è stato sorretto dal monte venerdì sera: La Macchia ha fatto il suo, ma il bullpen è stato demolito e nonostante 13 basi ball ricevute ed il doppio di valide è arrivata una sconfitta che nelle proporzioni lascia sicuramente allibiti i tifosi nettunesi. In gara2 Richetti e Corradini sono stati tolti proprio alla frutta ma la differenza l'ha fatta uno dei tanti ex in campo, Gasparri che col suo doppio a basi piene a consentito ai ducali il break decisivo. Nettuno ha poi giocato malamente il nono attacco perdendo il primo uomo dell'inning sulle basi, letta la rubata e Caradonna intrappolato con successo, e subendo due kappa guardati da uomini del calibro di Alexander e Connell. La squadra di Gerali ha dato conferma di una tempra che ricorda quella del 2007, hanno della finale scudetto sfumata in gara7 di semifinale, con un monte che seppur non lunghissimo tiene in tutti i suoi elementi, con un Burlea sempre troppo poco controllato, e con la continuità di un attacco fin da subito identificato tra i punti forti e che non può prescindere da uno come Munoz che Gerali pur di avere a disposizione si è "inventato" esterno sinistro (poteva usarlo dh ma avrebbe perso un'altra mazza d'esperienza e pericolosa come quella di Gasparri). Con questa importantissima doppietta Parma, ora in testa da sola, fa un passo probabilmente decisivo verso la post season.

Nella categoria "appassionante" va messa sicuramente la sfida tra San Marino e Rimini. La squadra di Mazzotti veniva da un paio di settimane tribolate ma ha saputo rialzare la testa al cospetto della capoclassifica, ora ex. Solo Da Silva si salva per San Marino dando a Bindi l'unica vittoria della serie mentre è da incorniciare il weekend per Chris Di Roma che ha firmato due salvezze. Ci si aspettava sicuramente una solidità diversa dal duo Bonilla-Brower che invece hanno fatto fatica ed hanno dovuto lasciare ad altri il compito di ergersi a protagonisti: oltre al già citato Di Roma, Serrano, il vincente riminese, e Chapelli, ora leader del campionato con il suo .381, che con 3/4 e 3pbc ha fatto la differenza. Il partente sammarinese ha alzato considerevolmente la media pgl nell'ultimo mese, da sotto l'1 a oltre i 2, mentre Brower sembrava destinato ad essere l'assoluto protagonista del campionato invece si è ben presto "normalizzato". Rimini resta così sul quarto trampolino di lancio con due sconfitte in meno del Nettuno, ma che deve recuperare la gara degli stranieri con Parma, ed una di ritardo proprio da San Marino e Bologna.

La Fortitudo ha reso ancora più arduo il cammino del Grosseto verso i playoff vincendo la serie per due partite ad una. Se il duo Matos-Moreno ha trovato la giornata storta, Figueroa ha avuto quella di gloria con un complete game e tanto di shut out. Nel prosieguo però il monte bolognese ha mostrato maggior solidità e la squadra di Bagialemani al Falchi ha confermato tutta la sua incostanza, condizione che la sta allontanando sempre più dai playoff anche se sulla carta ha un calendario non troppo difficile, a patto che faccia suo l'intero bottino contro le squadre "materasso".

A proposito di materasso, è incommentabile la prestazione dei Catania Warriors contro una squadra che aveva il loro stesso record di vinte e perse. Se le recenti esternazioni del presidente Consiglio dovevano servire da molla per una "battaglia all'ultima valida" per la penultima piazza, ebbene queste hanno sortito l'effetto opposto: contro Godo è arrivato addirittura il "cappotto" con due sconfitte per manifesta.     

Paolo Mulazzi

Nato a Parma nel 1963, giornalista pubblicista, cominciò a seguire il baseball nel 1974, penultimo anno targato Bernazzoli, e si “abituò subito male” con le vittorie della grande Germal. Provò anche a giocare, per un paio d’anni, nell’allora Parma Pan, ma scelse, forse a ragione, di dedicarsi alla scuola. Così dovette accontentarsi, in età più adulta, di anni e anni di slow pitch. Agli inizi degli anni '80 inizia il suo percorso giornalistico in ambito radiofonico con Radio Emilia prima ed Onda Emilia poi. Un percorso durato sino alla fine degli anni '90 fatto di conduzioni in studio, per un anno anche televisive con la collegata Europarma Tv (l’attuale Teleducato), servizi e radiocronache di baseball e rugby, sport, quest’ultimo, che è sempre andato di pari passo col primo. Nel 2004 inizia la sua avventura col cartaceo collaborando per il settimanale gratuito "Lungoparma" occupandosi, oltre che di sport, anche di inchieste d’attualità. Nell’aprile 2005 nasce a Parma il quotidiano "L’Informazione" con cui comincia a collaborare sin dal primo numero scrivendo sempre dei suoi due sport preferiti. Nel marzo 2008 passa a "Polis Quotidiano". Inoltre, nel novembre del 2007 è co-ideatore del quotidiano sportivo on line www.sportparma.com ma i suoi impegni non finiscono qui: ha collaborato saltuariamente col settimanale locale "Zerosette", occupandosi di inchieste, e scrive regolarmente su "Lameta", settimanale di rugby a diffusione nazionale. Nel mezzo di tutto ciò c’è stato anche spazio, dal 2000 al 2005, per allenare il settore pre-baseball dell’Oltretorrente, esperienza che gli ha dato molto dal punto di vista umano. Ama la natura e gli animali (salutiamo il gatto Gigi) e sogna sempre di rivedere gli stadi pieni come un tempo, almeno a Parma.

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