Mauro Mazzotti, allenatore della Telemarket Rimini, in questi giorni e al prossimo Campionato Europeo in Germania, guida la Spagna. Il manager non si prende la pausa come la sua squadra giunta terza nella regular season dell'IBL, anzi affronta un impegno molto importante. Per Mazzotti è il secondo anno alla guida degli iberici con i quali ha disputato il mondiale 2009 in Italia e Olanda. Lo abbiamo sentito durante lo svolgimento dell'Italian Baseball Week per sapere qualcosa in più della Spagna e un suo pronostico sull'Europeo.
Come si presenterà agli Europei con una squadra più forte o più debole di quella con cui ha disputato i Mondiali?
"Certamente più debole in quanto possiamo contare su un solo aiuto da oltre oceano, mentre ne avevamo diversi per il Mondiale. In particolare ci mancheranno Cruz e Gonzales, mentre avremo un giovane della franchigia degli Arizona Diamondbacks. Rispetto allo scorso anno abbiamo il vantaggio che ci conosciamo di più e quindi abbiamo potuto lavorare meglio nella preparazione".
Come riesce a coniugare la guida del Rimini e quella della nazionale spagnola?
"Devo ringraziare i coach che sono con me in nazionale – tiene a precisare l'allenatore – in quanto essendo tecnici di squadre della massima serie spagnola, mi relazione tutte le settimane sull'andamento dei giocatori che possono interessare alla nazionale. Prima dell'inizio della stagione in Italia abbiamo fatto due raduni a Barcellona e Tenerife, poi una volta al mese sono stato in Spagna".
Anche la nazionale iberica ha molti oriundi, cosa può dirci a proposito?
"Vorrei far presente le differenze con altre nazionali, perché la maggior parte dei giocatori con doppio passaporto sono arrivati in Spagna da giovani o giovanissimi seguendo la famiglia e hanno iniziato, o sono arrivati ad alti livelli, proprio nella nostra nazione".
Quali sono il punto debole e quello di forza della sua nazionale?
"Certamente il monte di lancio non ci dà molte garanzie, i primi lanciatori sono buoni e di esperienza, ma quando ci avviciniamo alla fine del roster (saranno undici i lanciatori su 24 giocatori complessivi, dopo aver tagliato tre tra quelli presenti all'IBW, ndr) devo contare su elementi giovanissimi e questo naturalmente offre meno garanzie. Un punto di forza è rappresentato certamente dalla fiducia e dall'entusiasmo che hanno tutti i convocati".
Se la sente di fare una previsione?
"Indubbiamente l'Olanda è favorita, ma non potendo contare sui rinforzi dagli Stati Uniti perde molto del suo vantaggio sull'Italia che, pur anch'essa senza aiuti dalle Minor League, ha un gruppo di giocatori preso dal campionato italiano che può lottare maggiormente per contrastarla per la vittoria del titolo europeo".
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