Lou Piniella saluta anticipatamente i Cubs e precorre di un paio di mesi il suo addio al mondo della MLB. Lo stato di salute della novantenne madre di “Sweet Lou” non consente a Piniella di restare ancora al suo posto a Chicago e così i “North Siders”, oramai esclusi da ogni possibilità di rimonta viste le 21 partite che le separano dalla vetta della Central Division di National League, vengono affidati ad interim al coach di terza base Mike Quade. In testa alla Central continuano la loro corsa i Cincinnati Reds che grazie alle 8 vittorie nelle ultime 10 gare hanno messo 3.5 partite di distanza tra loro e St.Louis, unica franchigia in grado di contrastarli. La squadra di Dusty Baker è il vero outsider della stagione insieme a San Diego che nella West Division di NL sta continuando a guardare tutti dall’alto verso il basso. Anche sui Padres nessuno avrebbe scommesso il classico centesimo ad inizio anno ma il sapiente lavoro di Bud Black ha ridato entusiasmo ad un ambiente che sembrava rassegnato a vivere un altro campionato all'insegna dell'anonimato, ed ora San Diego, oltre ad essere prima nel proprio girone con 6 partite di vantaggio su San Francisco che staziona al secondo posto, grazie al suo record stagionale di 74 vittorie e 49 sconfitte è la miglior franchigia della NL. Il “Senior Circuit” in questa stagione sembra divertirsi a sovvertire tutti pronostici. Così nella East Division nella lotta tra i campioni di Lega dei Phillies ed i rivali accreditati dei Mets, si inseriscono gli Atlanta Braves di Bobby Cox che al suo ultimo anno da manager vuole tornare ad assaporare il gusto di un “pennant”. I Braves mantengono 2.5 di vantaggio su Philadelphia che, con circa 40 gare da giocare, sono un gap troppo esiguo per cantare vittoria, ma anche in questo caso visti i presupposti di inizio stagione i fans di Atlanta hanno motivo di rallegrarsi.
Molto meno sorprendente la American League che sta vivendo la caduta di due grandi realtà: Boston e Los Angeles. I Red Sox dopo un decennio vissuto a grandissimi livelli sta segnando il passo. Francona non riesce più a dare quella spinta che ha consentito a questo roster di vincere due anelli in 10 stagioni. La East Division sembra oramai una lotta a due tra i campioni in carica degli Yankees, attualmente primi, ed i ragazzi terribili di Tampa Bay che seguono ad una sola lunghezza. Le 6 vittorie che separano i Red Sox dalla vetta non sono irrecuperabili ma la squadra, che con le 71 vittorie e 54 sconfitte sarebbe in testa nella West ed ad un passo dalla vetta nella Central Division, sembra non avere quella fame che l’ha contraddistinta negli ultimi anni. Decisamente meno brillanti gli Angels che mantengono un poco edificante meno 8 dalla vetta della West Division, saldamente in mano dei Texas Rangers che stanno vivendo nel miglior modo possibile il passaggio di proprietà. I ragazzi di Anaheim sembrano del tutto rassegnati al peggio (con un record di 62-63 non toccano neanche quota .500), ed il grandissimo manager Mike Scioscia, esperto in rimonte straordinarie, sembra lontano dal riuscire a porre rimedio. Tutto come previsto invece nella Central Division di AL dove i Twins si sono appropriati del girone. Dopo aver fatto sfogare i White Sox che hanno tenuto il gruppo per un mesetto, hanno preso il largo grazie alle 8 vittorie nelle ultime 10 gare che consentono a Minnesota di fare il vuoto mettendo tra loro e Chicago, attuali secondi in classifica, 9 vittorie.
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