Chi è causa del suo mal pianga se stesso. Sarà stato lo scotto della finale, sarà stato il caso, fatto sta che Parma è stata battuta dagli episodi. Fondamentalmente tre, di cui due errori "di testa" che hanno spostato l'esito della gara «Senza nulla togliere alla Fortitudo, abbiamo fatto tutto noi – esordisce Gilberto Gerali -. Non abbiamo concretizzato in attacco e abbiamo pagato gli errori in difesa e sulle basi, errori di testa». Già, la concretizzazione. Così come in gara1 di playoff, Parma ha battuto di più (10 valide contro 6) ma è rimasta a secco; tranne il 6° e l'8° i ducali hanno sempre messo l'uomo in base ed escludendo l'inning del punto sono arrivati in terza tre volte ma sempre con due out e non è così semplice trovare la giocata giusta in quel frangente, specie se di fronte ti rovi un certo Matos. Il partente bolognese si conferma tabù non sfatabile e nonostante le sette valide subite in 6.2 il tabellino dei punti subiti resta a zero così come lo era stato nei tre precedenti incontri di quest'anno. Per contro Martinez è stato all'altezza; ha tirato una bella partita concedendo solo 4 valide, buona velocità e buon controllo ma non è stato assistito dai compagni.
Eccoli gli episodi. 3° inning. Santaniello è in seconda e c'è un out, Infante nel box. Il corridore si stacca troppo, arriva oltre metà corsia ma Bertagnon subito dopo la finta di tiro anziché mirare alla base più vicina a casa tira in seconda e Santaniello può arrivare tranquillamente in terza. Errore concettuale che Mazzuca punisce prontamente con la volata che consente al compagno di segnare l'1-0.
6° inning. Con un out ci sono Mazzuca in terza dopo un doppio ed una base rubata (finta di bunt di Ramos Gizzi, nessuno a coprire la terza) e Angrisano in prima colpito. Landuzzi batte una pallina da doppio gioco che non si chiude per il tiro molto basso di Dallospedale che Sambucci non riesce a raccogliere: è 2-0 Bologna.
8° inning. Con Moreno sul mound, entrato per chiudere il 7°, tutti danno la partita per finita e invece si riapre. Singolo di Camilo, kappa Sambucci e Gasparri mette a segno una gran linea lungo l'out di sinistra, doppio, che porta Camilo fino a casa. Gerali, come già successo altre volte, toglie il dh, il più lento insieme a Munoz, ed inserisce il giovane Bianchini, pinch runner designato di stagione; questi però si fa cogliere fuori base: leggerezza imperdonabile perché Bertagnon spara una bordata contro la recinzione che avrebbe portato al pareggio. In un primo momento c'è stata l'illusione del fuoricampo (la pallina è sparita dalla visuale) e dopo il rilancio in diamante di Alaimo sia il dugout ducale che il pubblico chiedeva il fuoricampo; pubblico che accresceva la sua vibrante protesta con "buu" e fischi ma a mettere pace interveniva giustamente lo speaker confermando che i replay televisivi avevano chiarito trattarsi di doppio contro la recinzione (il telone pubblicitario col fondo bianco aveva tratto visivamente in inganno tutti). La partita finisce col successivo out di Zileri.
In conferenza stampa qualcuno punta l'indice su quella sostituzione e con la gioventù del pinch runner ma Gerali rimanda al mittente la critica «Ho sostituito il corridore più lento che ho con il mio più veloce, la logica per la situazione di gara diceva questo ed è già successo altre volte. Purtroppo questa volta lo abbiamo perso sulle basi». Un 2-1 quindi maturato su episodi con un Bologna cinico che ha sfruttato al massimo le occasioni presentatesi come è accaduto spesso in questo campionato ed in particolar modo nei playoff «E' la nostra caratteristica di quest'anno – spiega Marco Nanni – quella di essere concentrati fino al ventisettesimo out; partendo da questo presupposto stasera siamo riusciti a sfruttare qualche incertezza loro, merito dei miei ragazzi che si sono fatti trovare pronti a concretizzare».
Parma non aveva concretizzato al primo attacco quando aveva portato corridori in prima e seconda con out, grazie anche ad un'assistenza imprecisa di Matos in seconda su bunt di Yepez, con un out ma né Camilo, battuta sul prima base che fa avanzare i corridori, né Sambucci hanno prodotto effetti. Sambucci che non era stato fortunato al 5°: la sua secca linea (con seconda e terza occupate) è stata colta al volo in tuffo da Infante, out che ha sancito la fine dell'inning (anche se resta più di un dubbio sul contatto della pallina col terreno). Anche Bologna non aveva concretizzato all'8° una situazione di basi piene con Cicatello sul monte: il rilievo se l'è cavata con l'out al volo di Santaniello.
Se si guardano le statistiche degli ultimi anni verrebbe da dire che Bologna è ben messo per la conquista del tricolore: a far data, ad esempio, dall'ultimo scudetto ducale, 1997, solo in un'occasione chi ha vinto gara1 non ha vinto lo scudetto (Rimini nel 2001, Nettuno vince la serie 4-2 ).Si attendono conferme, o smentite. Questa sera in campo Cillo per la Fortitudo, Corradini, anche se Gerali si tiene un minimo dubbio, per Parma.
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